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Monza SBK: benvenuta, Yoshimura
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La famosa azienda nippo/americana di parti speciali per moto scende in campo con una Suzuki GSX-R 1000. Punta a vincere e a realizzare un kit per i corridori privati
Monza – Dopo aver disertato per colpa delle ceneri del vulcano islandese il GP di Assen, inizialmente fissato per il debutto nel mondiale Superbike 2010, il Team Yoshimura ha rischiato di dover rinunciare anche a Monza, a causa dell'indisponibilità di Yukio Kagayama, malamente caduto durante una corsa del campionato inglese SBK.
Ma l'azienda fondata dal celebre preparatore giapponese Pop Yoshimura ha voluto essere presente al GP d'Italia e, ospite della Pirelli nel paddock monzese, ha indetto una conferenza stampa per presentarsi agli "addetti ai lavori" del Mondiale.
Ma l'azienda fondata dal celebre preparatore giapponese Pop Yoshimura ha voluto essere presente al GP d'Italia e, ospite della Pirelli nel paddock monzese, ha indetto una conferenza stampa per presentarsi agli "addetti ai lavori" del Mondiale.
"Yukio si era detto pronto a risalire in sella – ha raccontato Yohei Kato, direttore del reparto corse Yoshimura-Japan e nipote del mitico Pop – ma il dottore glielo ha vietato. Così lo abbiamo sostituito con Daisaku Sakai, un pilota esperto, che ha al suo attivo la vittoria nella 8 Ore di Suzuka ed ha vinto anche gare del campionato giapponese Superbike con la nostra moto".
"Ciao, ciao" è stato lo sfoggio di lingua italiana di Sakai, quando gli è stata ceduta la parola, dopodiché ha mantenuto per un'ora di seguito il sorriso sulle labbra senza più profferir verbo.
Il Team Yoshimura parteciperà a tre corse del corrente campionato mondiale Superbike: oltre a Monza sono in programma Imola e Magny Cours. L'obiettivo lo spiega ancora Yohei Kato: "È nostra intenzione, visto che siamo costruttori di parti speciali per moto, mettere a punto un kit racing espressamente studiato per correre nel Mondiale SBK. La moto con cui correremo qui a Monza deriva da quella con cui abbiamo corse alla 8 Ore di Suzuka nel 2009 e si distingue per un peso ridottissimo, per una diversa distribuzione dei pesi e per le caratteristiche speciali delle sospensioni. Il motore mantiene la maggior parte dei componenti di serie: noi abbiamo lavorato sulla forma della camera di combustione, abbiamo adottato nuovi pistoni, bielle e alberi a camme, molle valvole, trasmissione e impianto di scarico. La potenza che abbiamo letto al banco è di 210 CV, raggiunta mantenendo una grande affidabilità e costi di elaborazione contenuti. La spinta ad iscrivere la nostra moto al mondiale Superbike è nata da una considerazione: noi sappiamo che le Suzuki GSX-R 1000 sono moto che possono confrontarsi senza problemi con le più potenti concorrenti, ma questo attualmente non avviene, visto che nel Mondiale sono presenti solo due Suzuki, quelle ufficiali del Team Alstare. Noi vogliamo mettere a disposizione di chi voglia correre con la Suzuki un kit che possa rendere la sua GSX-R competitiva con una spesa ragionevole".
- Come va considerata – abbiamo chiesto – la vostra partecipazione al mondiale SBK? Privata o ufficiale?
"Noi abbiamo stretti rapporti con la Suzuki – ha risposto Yohei Kato – ma quasi esclusivamente dal punto di vista commerciale, mentre le nostre attività sportive sono gestite solo da noi, privatamente".
- La partecipazione del Team Yoshimura al Mondiale 2011 è già stata pianificata con certezza, oppure è ancora solo un'ipotesi?
"È nostra ferma intenzione essere presenti in tutte le corse del mondiale Superbike 2011, ma potremo realizzare questo obiettivo solo disponendo del notevole budget necessario. Lo stiamo cercando. Il problema è che gli sponsor giapponesi non sono interessato a questa iniziativa, e questo complica certamente la faccenda, ma siamo egualmente fiduciosi e determinati".
"Ciao, ciao" è stato lo sfoggio di lingua italiana di Sakai, quando gli è stata ceduta la parola, dopodiché ha mantenuto per un'ora di seguito il sorriso sulle labbra senza più profferir verbo.
Il Team Yoshimura parteciperà a tre corse del corrente campionato mondiale Superbike: oltre a Monza sono in programma Imola e Magny Cours. L'obiettivo lo spiega ancora Yohei Kato: "È nostra intenzione, visto che siamo costruttori di parti speciali per moto, mettere a punto un kit racing espressamente studiato per correre nel Mondiale SBK. La moto con cui correremo qui a Monza deriva da quella con cui abbiamo corse alla 8 Ore di Suzuka nel 2009 e si distingue per un peso ridottissimo, per una diversa distribuzione dei pesi e per le caratteristiche speciali delle sospensioni. Il motore mantiene la maggior parte dei componenti di serie: noi abbiamo lavorato sulla forma della camera di combustione, abbiamo adottato nuovi pistoni, bielle e alberi a camme, molle valvole, trasmissione e impianto di scarico. La potenza che abbiamo letto al banco è di 210 CV, raggiunta mantenendo una grande affidabilità e costi di elaborazione contenuti. La spinta ad iscrivere la nostra moto al mondiale Superbike è nata da una considerazione: noi sappiamo che le Suzuki GSX-R 1000 sono moto che possono confrontarsi senza problemi con le più potenti concorrenti, ma questo attualmente non avviene, visto che nel Mondiale sono presenti solo due Suzuki, quelle ufficiali del Team Alstare. Noi vogliamo mettere a disposizione di chi voglia correre con la Suzuki un kit che possa rendere la sua GSX-R competitiva con una spesa ragionevole".
- Come va considerata – abbiamo chiesto – la vostra partecipazione al mondiale SBK? Privata o ufficiale?
"Noi abbiamo stretti rapporti con la Suzuki – ha risposto Yohei Kato – ma quasi esclusivamente dal punto di vista commerciale, mentre le nostre attività sportive sono gestite solo da noi, privatamente".
- La partecipazione del Team Yoshimura al Mondiale 2011 è già stata pianificata con certezza, oppure è ancora solo un'ipotesi?
"È nostra ferma intenzione essere presenti in tutte le corse del mondiale Superbike 2011, ma potremo realizzare questo obiettivo solo disponendo del notevole budget necessario. Lo stiamo cercando. Il problema è che gli sponsor giapponesi non sono interessato a questa iniziativa, e questo complica certamente la faccenda, ma siamo egualmente fiduciosi e determinati".
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