SS: Sofuoglu incalzato dalle Kawasaki

Phillip Island – La Superbike brilla ma la Supersport soffre. Il Mondiale scatterà con appena diciassette piloti al via del round australiano, decisamente pochini per una 600 che fino a poco tempo fa traboccava di partecipanti e spettacolo. E dire che questo calo interessa a pochi: non alle aziende, che in tempi di crisi hanno preferito dirottare gli investimenti sulla Superbike, come ha fatto la Yamaha che non difenderà il numero uno conquistato nel 2009 da Crutchlow.

E neanche al promoter Infront che con questa Superbike stellare (sette marche e quattordici ufficiali in griglia) non ha problemi. Anzi, dal punto di vista dell'organizzatore, la Supersport ridotta ai minimi termini fa pure gioco, perché sicuramente non sottrarrà interesse alla top class.
Nei primi test australiani ha brillato Sofuoglu, ma la miglior prestazione di marca viene dalla Kawasaki, che ha occupato in maniera massiccia tre posti nelle prime cinque posizioni della graduatoria dei giri più veloci della giornata. Secondo è infatti Fujiwara davanti a Lascorz e quinto è Foret, tutti in sella alle ZX6-R. Si è inserito al quarto posto Michele Pirro, che da quando è salito per la prima volta sulla Honda Ten Kate si sta mantenendo costantemente ai piani alti della classifica, pronto a salire in vetta.
Dopo le deludenti prove di Portimao, sta invece risalendo Charpentier, che nella prima giornata dei test australiani ha conquistato il settimo tempo e primo dei piloti della Triumph.