Sbk
SBK: le pagelle di Magny Cours
"Dieci" solo a Lascorz e alla Ducati, ancora una volta iridata fra le marche. Insufficienza a Checa, Kiyonari e Triumph
Ben Spies – 9
In Gara-1 si è fatto raggiungere da Haga e ha rischiato, con un errore all'ultimo giro, di cedergli la vittoria. Però ha vinto e a questo risultato va aggiunta la splendida superpole. In Gara-2 senz'altro ha dato il massimo a prescindere dal piazzamento.
Noriyuki Haga – 9
In Gara-1 ci ha messo troppo ad aver ragione di Biaggi. Si è riscattato con la successiva rimonta, ma ormai era tardi per pensare a vincere. In Gara-2 non ha perso tempo, è andato in testa ed ha vinto; chi ha provato a strappargli la vittoria - e lo hanno fatto sia Biaggi, sia Rea - ha dovuto rinunciare.
Jonathan Rea – 7
E' velocissimo, ma a volte incostante. In Gara-1 è stato fermato dalla rottura del motore della sua Honda, ma in Gara-2 è bastato un errore per indurlo a più miti consigli, e nel finale si è arreso.
Max Biaggi – 8,5
Due eccellenti prestazioni del campione dell'Aprilia, caparbio, veloce come non lo vedevamo da tempo. Ha messo in difficoltà Haga in Gara-1 e ha messo in riga il giovane e arrembante Rea in Gara-2.
Michel Fabrizio – 6
E' stato il dominatore delle prove prima della Superpole, ma se in Gara-1 dopo una cattiva partenza ha rimontato fino al quarto posto, in Gara-2 è presto caduto ed ha perso così la possibilità, che certamente era alla sua portata, di arrivare davanti a Spies che era in difficoltà e dare quindi una mano importantissima, forse fondamentale ad Haga.
Leon Haslam – 7,5
Rendimento costante in entrambe le gare e buon bottino finale: due quinti posti.
Carlos Checa – 5
Che cosa sta succedendo al campione spagnolo? Non ne ha più voglia? Non c'è più feeling col team? Quello visto a Magny Cours non è certo il Checa che conosciamo e che ancora l'anno scorso era capace di grandi vittorie. Peccato.
Yukio Kagayama – 6
Un sesto e un settimo posto non sono degni né della moto che guida, né della sua qualifica di pilota ufficiale, ma solo di un onesto lavoratore del manubrio.
Shane Byrne – 7
Non è un gran bottino un settimo e un ottavo posto, però il più veloce dei piloti privati oggi è stato lui in entrambe le gare.
Troy Corser – 7,5
In prova e in gara ha dato molto e il voto premia il suo impegno professionale a prescindere dalle posizioni di classifica. Senza una moto vincente non si va molto in là.
Ryuichi Kiyonari – 4
Ha demolito più moto dall'inizio dell'anno di quanto avesse fatto in tutta la carriera precedente. Dove vuole arrivare? Se continua così riuscirà davvero a farsi del male.
Joan Lascorz – 10
Combattivo e veloce come sempre, lo spagnolo questa volta ha vinto una corsa conducendola come meglio non avrebbe potuto fare.
Cal Crutchlow – 9
Il suo talento e anche la sua moto sono da 10, ma questa volta non ha vinto.
Xavier Simeon – 9,5
E' il nuovo campione del mondo della Superstock 1000 e un titolo vale il sacrificio di una vittoria e il calcolo del secondo posto. Però così anche mezzo punto se ne va...
Ayrton Badovini – 7
Con una caduta inutile ha gettato al vento un terzo posto sicuro dopo una bellissima progressione. Lui e l'Aprilia adesso sono pari... Speriamo in Portimao.
Aprilia – 9
Due podi e grande competitività che non è più saltuaria, ma costante e ad altissimo livello. Che cosa si può chiedere di più a una debuttante?
In Gara-1 si è fatto raggiungere da Haga e ha rischiato, con un errore all'ultimo giro, di cedergli la vittoria. Però ha vinto e a questo risultato va aggiunta la splendida superpole. In Gara-2 senz'altro ha dato il massimo a prescindere dal piazzamento.
Noriyuki Haga – 9
In Gara-1 ci ha messo troppo ad aver ragione di Biaggi. Si è riscattato con la successiva rimonta, ma ormai era tardi per pensare a vincere. In Gara-2 non ha perso tempo, è andato in testa ed ha vinto; chi ha provato a strappargli la vittoria - e lo hanno fatto sia Biaggi, sia Rea - ha dovuto rinunciare.
Jonathan Rea – 7
E' velocissimo, ma a volte incostante. In Gara-1 è stato fermato dalla rottura del motore della sua Honda, ma in Gara-2 è bastato un errore per indurlo a più miti consigli, e nel finale si è arreso.
Max Biaggi – 8,5
Due eccellenti prestazioni del campione dell'Aprilia, caparbio, veloce come non lo vedevamo da tempo. Ha messo in difficoltà Haga in Gara-1 e ha messo in riga il giovane e arrembante Rea in Gara-2.
Michel Fabrizio – 6
E' stato il dominatore delle prove prima della Superpole, ma se in Gara-1 dopo una cattiva partenza ha rimontato fino al quarto posto, in Gara-2 è presto caduto ed ha perso così la possibilità, che certamente era alla sua portata, di arrivare davanti a Spies che era in difficoltà e dare quindi una mano importantissima, forse fondamentale ad Haga.
Leon Haslam – 7,5
Rendimento costante in entrambe le gare e buon bottino finale: due quinti posti.
Carlos Checa – 5
Che cosa sta succedendo al campione spagnolo? Non ne ha più voglia? Non c'è più feeling col team? Quello visto a Magny Cours non è certo il Checa che conosciamo e che ancora l'anno scorso era capace di grandi vittorie. Peccato.
Yukio Kagayama – 6
Un sesto e un settimo posto non sono degni né della moto che guida, né della sua qualifica di pilota ufficiale, ma solo di un onesto lavoratore del manubrio.
Shane Byrne – 7
Non è un gran bottino un settimo e un ottavo posto, però il più veloce dei piloti privati oggi è stato lui in entrambe le gare.
Troy Corser – 7,5
In prova e in gara ha dato molto e il voto premia il suo impegno professionale a prescindere dalle posizioni di classifica. Senza una moto vincente non si va molto in là.
Ryuichi Kiyonari – 4
Ha demolito più moto dall'inizio dell'anno di quanto avesse fatto in tutta la carriera precedente. Dove vuole arrivare? Se continua così riuscirà davvero a farsi del male.
Joan Lascorz – 10
Combattivo e veloce come sempre, lo spagnolo questa volta ha vinto una corsa conducendola come meglio non avrebbe potuto fare.
Cal Crutchlow – 9
Il suo talento e anche la sua moto sono da 10, ma questa volta non ha vinto.
Xavier Simeon – 9,5
E' il nuovo campione del mondo della Superstock 1000 e un titolo vale il sacrificio di una vittoria e il calcolo del secondo posto. Però così anche mezzo punto se ne va...
Ayrton Badovini – 7
Con una caduta inutile ha gettato al vento un terzo posto sicuro dopo una bellissima progressione. Lui e l'Aprilia adesso sono pari... Speriamo in Portimao.
Aprilia – 9
Due podi e grande competitività che non è più saltuaria, ma costante e ad altissimo livello. Che cosa si può chiedere di più a una debuttante?
Il titolo della SBK verrà assegnato a Portimao il 25 ottobre
Ducati – 10
Una vittoria e un secondo posto in volata. La moto c'è, non c'è dubbio, e il team anche. Sarebbe stato un 9, ma il 10 è per festeggiare l'ennesimo titolo mondiale marche.
Kawasaki Pedercini – 8
Le sue ZX-10R sono spesso più veloci delle ufficiali e i mezzi economici sono decisamente inferiori. Merita decisamente il nostro apprezzamento.
Honda Ten Kate – 6
Ha fatto molti progressi dall'inizio dell'anno, ma senza Rea andrebbe poco lontano e in più questa volta il suo miglior pilota è stato appiedato da un guasto in Gara-1.
Triumph BE1 – 5
Un gran premio decisamente da dimenticare per la squadra italiana che rappresenta la Triumph nel mondiale Supersport. Bene a Imola, malissimo in Francia.
Una vittoria e un secondo posto in volata. La moto c'è, non c'è dubbio, e il team anche. Sarebbe stato un 9, ma il 10 è per festeggiare l'ennesimo titolo mondiale marche.
Kawasaki Pedercini – 8
Le sue ZX-10R sono spesso più veloci delle ufficiali e i mezzi economici sono decisamente inferiori. Merita decisamente il nostro apprezzamento.
Honda Ten Kate – 6
Ha fatto molti progressi dall'inizio dell'anno, ma senza Rea andrebbe poco lontano e in più questa volta il suo miglior pilota è stato appiedato da un guasto in Gara-1.
Triumph BE1 – 5
Un gran premio decisamente da dimenticare per la squadra italiana che rappresenta la Triumph nel mondiale Supersport. Bene a Imola, malissimo in Francia.