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Brno: una a Biaggi, una a Spies
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In Gara-1 vince Biaggi dopo la caduta di Spies e Fabrizio causata da un errore del pilota della Ducati. In Gara-2 Biaggi fa l'impossibile per concedere il bis, ma Spies lo batte in volata
Brno – Altre due corse da seguire dal primo all'ultimo giro col fiato sospeso. Due corse piene di colpi di scena, di duelli, di sorpassi, di voglia di vincere. Tre grandi protagonisti: Ben Spies, Max Biaggi e Michel Fabrizio. Un quarto nell'ombra: Noriyuki Haga, fisicamente menomato, probabilmente tormentato per quaranta eterni giri da un dolore che altri forse non avrebbero sopportato, eppure arrivato al traguardo in entrambe le manche e anche in buona posizione, tanto da aver accumulato, nel GP probabilmente più difficile della sua carriera, punto preziosi per rimanere aggrappato con le unghie e coi denti alla vetta della classifica del campionato mondiale 2009.
Grande Haga, dunque, ma chi ha esaltato il foltissimo pubblico di Brno non è stato lui, ma chi si è giocato la vittoria. Innanzitutto Biaggi, che merita l'onore della prima citazione non solo per aver vinto, meritatamente, con una condotta di gara esemplare, Gara-1 e per aver tentato di concedere il bis in Gara-2 contrastando fino all'ultimo metro uno Spies scatenato, furioso, probabilmente imbattibile. La vittoria di Biaggi in Gara-1 è di portata storica: l'Aprilia con lui è tornata sul gradino più alto del podio nel mondiale Superbike che aveva abbandonato, dopo aver sfiorato il titolo, per inseguire la gloria in MotoGP. E c'è tornata nell'anno del debutto, dopo essere salita sul podio fin dalle prime corse della stagione. Complimenti dunque a Biaggi, ma anche al team Aprilia, al direttore tecnico ing. Dall'Igna e al direttore delle attività sportive della Piaggio, Giampiero Sacchi, che al termine di Gara-1 non è riuscito a trattenere lacrime di commozione.
Gara-1, come leggerete nella cronaca, ha avuto una svolta sostanziale quando Spies e Fabrizio, in quel momento primo e secondo con Biaggi a ruota, sono entrati in collisione finendo entrambi a terra. Fabrizio aveva tentato il sorpasso all'interno con la Ducati al limite estremo dell'aderenza; l'americano, forse ignaro, aveva seguito la sua traiettoria entrando in rotta di collisione. A quel punto, Fabrizio ha toccato il freno, ma questo ha compromesso definitivamente la stabilità della moto: la ruota anteriore ha perso aderenza e la moto, cadendo, ha coinvolto anche la Yamaha mettendo Spies fuori gioco. Fabrizio si è subito scusato, ma ormai la frittata era fatta. Va detto che, a parte un po' di nervoso, più che comprensibile, da parte di Spies, che aveva l'occasione per passare al comando della classifica generale, l'episodio è stato giudicato ed accettato da entrambe le parti con la massima sportività.
In Gara-2 Spies ha cercato di involarsi al via, ma Fabrizio e Biaggi non lo hanno mai mollato, anzi Biaggi alla fine, superato il pilota della Ducati dopo diversi tentativi andati a vuoto, ha raggiunto la Yamaha e fino agli ultimi metri ha dato l'impressione di potercela fare. Un Biaggi così carico, così determinato e veloce, e un'Aprilia tanto competitiva, sono stati la miglior testimonianza dell'eccezionale valore del pilota americano, che non è riuscito nell'impresa di sorpassare Haga, ma non ha certo rinunciato a vincere il titolo mondiale SBK nel suo anno d'esordio.
Il pubblico di Brno, accorso in massa per sostenere Smrz, non è stato deluso: il suo beniamino ha concluso due eccellenti gare nonostante due cattive partenze, e come lui, in sella alla Ducati privata, va citato Shane Byrne, il cui rendimento migliora di gara in gara.
Buona la prova complessiva delle Honda, ma insoddisfacente nonostante gli ottimi piazzamenti in entrambe le gare, per una moto che era abituata a lottare per vincere. Entusiasmanti invece i primi due giri in testa in Gara-1 e mezzo giro in Gara-2, di Corser e della BMW, che a Brno ha dimostrato di aver compiuto grandi passi verso la massima competitività.
SBK Gara-1: Biaggi-Aprilia in trionfo
Brno – Max Biaggi suona la nona sinfonia a Brno e porta l'Aprilia RSV4 al successo ad appena dieci gare dal rientro Superbike. Patatrac di Michel Fabrizio che scivola tentando di superare Ben Spies coinvolgendo anche l'incolpevole texano. L'incidente spiana la strada a Biaggi - che ha tenuto comunque un ritmo eccezionale – e ha salvato il primato Mondiale di un superstoico Noriyuki Haga finito ottavo con la scapola sinistra fratturata salendo a + 22 punti su Spies. L'Aprilia, nove successi in SBK, torna sul gradino più alto dopo otto anni: l'ultimo centro nel 2001 ad Imola con Règis Laconi.
Clamoroso: la BMW scatta come un fulmine dalla seconda fila con Troy Corser che compie il primo giro al comando. L'altra S1000RR di Ruben Xaus invece vola via, rischia di essere travolto dalla moto e subisce una forte contusione all'anca destra. Corser è punzecchiato da Spies ma non cede e a sua volta è insidato da Biaggi, Rea e Fabrizio. Noriyuki Haga parte undicesimo e difende la posizione.
Al terzo dei venti giri Spies riesce a passare Corser, tirandosi dietro anche Biaggi che non vuole far scappare l'americano. Anche Fabrizio passa la BMW e si accoda ai due di testa. Lanzi, decimo, cade e cede la posizione ad Haga. L'ultima chicane è il pezzo forte di Fabrizio che al quarto passaggio si sbarazza di Biaggi e si incolla alla coda di Spies. Max però non cede.
Ma nello stesso punto, al giro cinque, Fabrizio punta l'interno di Spies, perde appoggio, cade e travolge il texano. Entrambi rotolano nella sabbia lasciando il primato nelle mani di Biaggi. Che, da volpone, forza subito il ritmo e guadagna quasi due secondi su Checa, Rea e Corser che tiene botta. Intanto Haga sale in ottava posizione e ringrazia: il giapponese, a denti stretti, è ad appena sei secondi dalla vetta!
Adesso Biaggi è in testa solitario, la condizione che preferisce, e tiene un ritmo altissimo. Al decimo passaggio, cioè metà cammino, l'Aprilia ha 1"6 di vantaggio su Checa, Rea, Corser e Byrne autore di un gran recupero. Quattro secondi dietro il gruppetto con Haga preso in mezzo da Haslam, Tamada e Smrz. Intanto è ferma per un problema tecnico l'Aprilia RSV4 di Nakano.
Al giro undici cade John Hopkins, volato anche nei test di Imola e nelle qualifiche di Brno: il californiano in versione SBK non ingrana. Smrz supera Haga che scende in nona posizione. Sorprende la Kawasaki finalmente protagonista con il ritrovato Tamada: la cura Ichiro Yoda, direttore tecnico arrivato a Brno con parecchie novità, funziona alla grande.
A sei tornate dalla fine Byrne supera Corser e guadagna la quarta posizione. Si scuote anche Haga che supera Tamada e riprende l'ottavo posto. Biaggi è sempre più solo: il suo ritmo è sempre impressionante, le Honda ormai sono piegate. Nel finale il poubblico esulta per Smrz, che a completamento di una bellissima rimonta conquista il sesto posto.
Clamoroso: la BMW scatta come un fulmine dalla seconda fila con Troy Corser che compie il primo giro al comando. L'altra S1000RR di Ruben Xaus invece vola via, rischia di essere travolto dalla moto e subisce una forte contusione all'anca destra. Corser è punzecchiato da Spies ma non cede e a sua volta è insidato da Biaggi, Rea e Fabrizio. Noriyuki Haga parte undicesimo e difende la posizione.
Al terzo dei venti giri Spies riesce a passare Corser, tirandosi dietro anche Biaggi che non vuole far scappare l'americano. Anche Fabrizio passa la BMW e si accoda ai due di testa. Lanzi, decimo, cade e cede la posizione ad Haga. L'ultima chicane è il pezzo forte di Fabrizio che al quarto passaggio si sbarazza di Biaggi e si incolla alla coda di Spies. Max però non cede.
Ma nello stesso punto, al giro cinque, Fabrizio punta l'interno di Spies, perde appoggio, cade e travolge il texano. Entrambi rotolano nella sabbia lasciando il primato nelle mani di Biaggi. Che, da volpone, forza subito il ritmo e guadagna quasi due secondi su Checa, Rea e Corser che tiene botta. Intanto Haga sale in ottava posizione e ringrazia: il giapponese, a denti stretti, è ad appena sei secondi dalla vetta!
Adesso Biaggi è in testa solitario, la condizione che preferisce, e tiene un ritmo altissimo. Al decimo passaggio, cioè metà cammino, l'Aprilia ha 1"6 di vantaggio su Checa, Rea, Corser e Byrne autore di un gran recupero. Quattro secondi dietro il gruppetto con Haga preso in mezzo da Haslam, Tamada e Smrz. Intanto è ferma per un problema tecnico l'Aprilia RSV4 di Nakano.
Al giro undici cade John Hopkins, volato anche nei test di Imola e nelle qualifiche di Brno: il californiano in versione SBK non ingrana. Smrz supera Haga che scende in nona posizione. Sorprende la Kawasaki finalmente protagonista con il ritrovato Tamada: la cura Ichiro Yoda, direttore tecnico arrivato a Brno con parecchie novità, funziona alla grande.
A sei tornate dalla fine Byrne supera Corser e guadagna la quarta posizione. Si scuote anche Haga che supera Tamada e riprende l'ottavo posto. Biaggi è sempre più solo: il suo ritmo è sempre impressionante, le Honda ormai sono piegate. Nel finale il poubblico esulta per Smrz, che a completamento di una bellissima rimonta conquista il sesto posto.
SBK Gara-1: classifica
1 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 40'18.306 (160,863 kph)
2 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 3.631
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 9.948
4 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 12.952
5 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 14.599
6 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 19.359
7 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 19.680
8 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 20.731
9 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 21.923
10 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 27.807
11 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 35.263
12 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 36.535
13 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 38.586
14 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 40.061
15 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 40.280
16 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 40.641
17 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'10.529
18 94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'14.874
19 88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'42.979
20 51 Cihak M. (CZE) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'43.111
2 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 3.631
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 9.948
4 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 12.952
5 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 14.599
6 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 19.359
7 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 19.680
8 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 20.731
9 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 21.923
10 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 27.807
11 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 35.263
12 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 36.535
13 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 38.586
14 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 40.061
15 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 40.280
16 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 40.641
17 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'10.529
18 94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'14.874
19 88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'42.979
20 51 Cihak M. (CZE) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'43.111
SBK Gara-2: la vendetta di Spies
Brno – In Gara-2 non prende il via Ruben Xaus che nella caduta al primo giro di Gara-1 si è fratturato il collo del femore destro. Verrà operato nei prossimi giorni a Barcellona e la prognosi è sui quaranta giorni: quindi è a rischio la partecipazione al prossimo round del Nurburgring (6 settembre). Spies parte con la moto di riserva perché il motore della uno è rimasto accelerato nell'incidente e la Yamaha ha preferito non utilizzarlo.
La BMW ha un launch control eccezionale che permette a Troy Corser di scattare di nuovo davanti a tutti al via. Spies però attacca e passa, portandosi dietro Fabrizio e – poco dopo – Biaggi. Nori Haga è ottavo, caricatissimo dalla bella manche iniziale. Al secondo giro Spies abbatte il record della pista ma Fabrizio perde pochi millesimi e resta attaccato e difende tre decimi su Biaggi. Seguono Rea, Corser, Checa e Haga piombato come un falco su Byrne.
Nei tre giri successivi le posizioni non cambiano ma Fabrizio e Biaggi recuperano decimi su decimi. Tra gli inseguitori Haga supera anche Corser e si impossessa del preziosissimo sesto posto. Intanto Jakub Smrz, partito di nuovo malissimo, si riaffaccia alla decima posizione in furiosa rimonta. Yukio Kagayama, annaspando ai margini della zona punti, travolge John Hopkins e distrugge l'ennisima Suzuki K09. Scivolata anche per l'americano, la terza del week end. Nella parte bassa della pista vola anche Luca Scassa, senza danni: era diciannovesimo.
Al giro otto Biaggi prova ad attaccare Fabrizio ma nell'incrocio di traiettorie la Ducati resta davanti. La tornata successiva, la curva dopo, stessa storia: Max entra dentro ma esce largo e Michel riprende il secondo posto. Ci guadagna Spies che resta sette decimi davanti. Terzo tentativo dell'Aprilia al giro dodici, ma Fabrizio non cede neanche stavolta. Spies resta 4 decimi davanti. Bis il giro dopo, con lo stesso esito: nel tornante in discesa Biaggi affonda la staccata, ma finisce di nuovo largo e Fabrizio non fa una piega. La schermaglia tra romani però permette a Big Ben di portare il vantaggio attorno al secondo.
Haga gira un secondo più lento dei tre davanti, ma ha conquistato due secondi di margine rispetto a Sykes, Corser, Smrz e Byrne.
Al giro quindici Biaggi riesce finalmente a passare e si lancia all'inseguimento del texano realizzando il nuovo primato della pista: 1'59"961. In appena un giro Max recupera quasi un secondo e mette nel mirino la Yamaha.
Verdetto all'ultimo giro: Biaggi spinge ma Spies di più. Chiude tutte le porte il texano, allunga le frenate e non concede alcuna possibilità al talento Aprilia. Fabrizio completa il podio. Staccate di otto secondi le due Honda di Rea e Checa. Noriyuki Haga finisce sesto, un risultato incredibile e inatteso viste le sue condizioni fisiche. Il Samurai tiene a bada Sykes, Byrne, Smrz e Corser: finalmente un raggio di luce anche per la BMW.
La BMW ha un launch control eccezionale che permette a Troy Corser di scattare di nuovo davanti a tutti al via. Spies però attacca e passa, portandosi dietro Fabrizio e – poco dopo – Biaggi. Nori Haga è ottavo, caricatissimo dalla bella manche iniziale. Al secondo giro Spies abbatte il record della pista ma Fabrizio perde pochi millesimi e resta attaccato e difende tre decimi su Biaggi. Seguono Rea, Corser, Checa e Haga piombato come un falco su Byrne.
Nei tre giri successivi le posizioni non cambiano ma Fabrizio e Biaggi recuperano decimi su decimi. Tra gli inseguitori Haga supera anche Corser e si impossessa del preziosissimo sesto posto. Intanto Jakub Smrz, partito di nuovo malissimo, si riaffaccia alla decima posizione in furiosa rimonta. Yukio Kagayama, annaspando ai margini della zona punti, travolge John Hopkins e distrugge l'ennisima Suzuki K09. Scivolata anche per l'americano, la terza del week end. Nella parte bassa della pista vola anche Luca Scassa, senza danni: era diciannovesimo.
Al giro otto Biaggi prova ad attaccare Fabrizio ma nell'incrocio di traiettorie la Ducati resta davanti. La tornata successiva, la curva dopo, stessa storia: Max entra dentro ma esce largo e Michel riprende il secondo posto. Ci guadagna Spies che resta sette decimi davanti. Terzo tentativo dell'Aprilia al giro dodici, ma Fabrizio non cede neanche stavolta. Spies resta 4 decimi davanti. Bis il giro dopo, con lo stesso esito: nel tornante in discesa Biaggi affonda la staccata, ma finisce di nuovo largo e Fabrizio non fa una piega. La schermaglia tra romani però permette a Big Ben di portare il vantaggio attorno al secondo.
Haga gira un secondo più lento dei tre davanti, ma ha conquistato due secondi di margine rispetto a Sykes, Corser, Smrz e Byrne.
Al giro quindici Biaggi riesce finalmente a passare e si lancia all'inseguimento del texano realizzando il nuovo primato della pista: 1'59"961. In appena un giro Max recupera quasi un secondo e mette nel mirino la Yamaha.
Verdetto all'ultimo giro: Biaggi spinge ma Spies di più. Chiude tutte le porte il texano, allunga le frenate e non concede alcuna possibilità al talento Aprilia. Fabrizio completa il podio. Staccate di otto secondi le due Honda di Rea e Checa. Noriyuki Haga finisce sesto, un risultato incredibile e inatteso viste le sue condizioni fisiche. Il Samurai tiene a bada Sykes, Byrne, Smrz e Corser: finalmente un raggio di luce anche per la BMW.
SBK Gara-2: classifica
1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 40'15.420 (161,055 kph)
2 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 0.213
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 0.657
4 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 8.311
5 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 8.915
6 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 21.175
7 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 21.384
8 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 21.599
9 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 21.726
10 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 25.180
11 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 25.612
12 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 25.622
13 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 26.246
14 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 31.098
15 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 32.706
16 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 33.173
17 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 34.953
18 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 57.751
19 94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'00.273
20 88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'29.794
2 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 0.213
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 0.657
4 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 8.311
5 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 8.915
6 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 21.175
7 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 21.384
8 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 21.599
9 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 21.726
10 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 25.180
11 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 25.612
12 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 25.622
13 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 26.246
14 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 31.098
15 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 32.706
16 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 33.173
17 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 34.953
18 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 57.751
19 94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'00.273
20 88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'29.794
SS: Crutchlow rompe, vince Foret
Brno – Beffa atroce per Cal Crutchlow che domina, ma è appiedato dalla Yamaha. Fuori il più forte, vince allo sprint il compagno di squadra Fabien Foret precedendo il redivivo Anthony West, primo hondista, e la Kawasaki di Juan Lascorz. Giornata difficile anche per l'altro candidato al titolo Eugene Laverty che termina quinto ma guadagna terreno sul battistrada Crutchlow riportandosi a -17 punti dalla vetta. Foret era a digiuno da oltre un anno (Monza 2008) e raggiunge 12 vittorie, una in meno del primatista Sofuoglu.
Il tempo di far allungare il gruppo degli scatenati Supersport e poi via davanti. Cal Crutchlow ha impiegato poche curve a riprendersi il primato schiacciante sancito dalla pole capolavoro: ha messo nel mirino Lascorz e Laverty, più scattanti al via, e li ha superati in poche curve. Una volta davanti ha preso il suo ritmo, insostenibile per tutti gli altri. E sulla gara è calato il sipario, anche se mancavano sedici dei diciotto giri previsti.
Sempre al secondo giro Michele Pirro ha preso la pit line per un problema tecnico alla Yamaha Lorenzini. A metà distanza, la supremazia del 23enne di Coventry è schiacciante. Lascorz tiene la Kawasaki ad un paio di secondi ma il battistrada dà l'impressione di gestire a piacimento la situazione. Per il terzo posto duellano Foret, con l'altra R6 ufficiale, e Fujiwara seconda guida Kawasaki. Poi le Honda di Laverty, caduto pesantemente nel warm up, e West. L'ottimo McCoy mantiene la Triumph in settima posizione mentre l'altra tre cilindri di Gianluca Nannelli, quinto tempo in prova, è costretta ai box.
Al dodicesimo passaggio Lascorz va in crisi d'aderenza finendo nelle grinfie di Foret e Fujiwara, mentre, dietro, West ha superato Laverty complicando ulteriormente la giornata dell'unico antagonista di Crutchlow nella corsa al titolo. Disastro Honda Ten Kate, con Sofuoglu che naviga in decima posizione, Pitt poco dietro: il passaggio dalle sospensioni WP alla Ohlins non ha risolto i problemi.
La tornata seguente Foret supera Lascorz mentre Massimo Roccoli, unico italiano superstite nella top ten, passa ottavo superando il sudafricano Sheridan Morais. A tre giri dalla fine il colpo di scena: la Yamaha tradisce Crutchlow che si rialza e dice addio ai sogni di gloria tornando mestamente nel box. La corsa si rianima con il duello tra Foret, Lascorz, Fujiwara e il redivivo West, che adesso vale la vittoria.
Ultimo giro da infarto. Foret lo inizia davanti, ma Lascorz passa alla prima chicane imitato due curve dopo da West. L'australiano si lancia all'attacco dello spagnolo all'inizio della salita ma sul dritto finale la R6 di Foret sembra un aeroplano. Così il francese all'ultima staccata si beve sia Lascorz che West acciuffando un successo insperato.
Nel frattempo Roccoli beffa McCoy e si aggiudica la settima posizione. Dall'Omo è dodicesimo, Vizziello quattordicesimo.
Il tempo di far allungare il gruppo degli scatenati Supersport e poi via davanti. Cal Crutchlow ha impiegato poche curve a riprendersi il primato schiacciante sancito dalla pole capolavoro: ha messo nel mirino Lascorz e Laverty, più scattanti al via, e li ha superati in poche curve. Una volta davanti ha preso il suo ritmo, insostenibile per tutti gli altri. E sulla gara è calato il sipario, anche se mancavano sedici dei diciotto giri previsti.
Sempre al secondo giro Michele Pirro ha preso la pit line per un problema tecnico alla Yamaha Lorenzini. A metà distanza, la supremazia del 23enne di Coventry è schiacciante. Lascorz tiene la Kawasaki ad un paio di secondi ma il battistrada dà l'impressione di gestire a piacimento la situazione. Per il terzo posto duellano Foret, con l'altra R6 ufficiale, e Fujiwara seconda guida Kawasaki. Poi le Honda di Laverty, caduto pesantemente nel warm up, e West. L'ottimo McCoy mantiene la Triumph in settima posizione mentre l'altra tre cilindri di Gianluca Nannelli, quinto tempo in prova, è costretta ai box.
Al dodicesimo passaggio Lascorz va in crisi d'aderenza finendo nelle grinfie di Foret e Fujiwara, mentre, dietro, West ha superato Laverty complicando ulteriormente la giornata dell'unico antagonista di Crutchlow nella corsa al titolo. Disastro Honda Ten Kate, con Sofuoglu che naviga in decima posizione, Pitt poco dietro: il passaggio dalle sospensioni WP alla Ohlins non ha risolto i problemi.
La tornata seguente Foret supera Lascorz mentre Massimo Roccoli, unico italiano superstite nella top ten, passa ottavo superando il sudafricano Sheridan Morais. A tre giri dalla fine il colpo di scena: la Yamaha tradisce Crutchlow che si rialza e dice addio ai sogni di gloria tornando mestamente nel box. La corsa si rianima con il duello tra Foret, Lascorz, Fujiwara e il redivivo West, che adesso vale la vittoria.
Ultimo giro da infarto. Foret lo inizia davanti, ma Lascorz passa alla prima chicane imitato due curve dopo da West. L'australiano si lancia all'attacco dello spagnolo all'inizio della salita ma sul dritto finale la R6 di Foret sembra un aeroplano. Così il francese all'ultima staccata si beve sia Lascorz che West acciuffando un successo insperato.
Nel frattempo Roccoli beffa McCoy e si aggiudica la settima posizione. Dall'Omo è dodicesimo, Vizziello quattordicesimo.
SS: classifica
1
Foret F
Yamaha YZF R6
2'03.224
2 West A Honda CBR600RR 2'03.299
3 Lascorz J Kawasaki ZX-6R 2'03.083
4 Fujiwara K Kawasaki ZX-6R 2'03.437
5 Laverty E Honda CBR600RR 2'03.578
6 Morais S Yamaha YZF R6 2'03.893
7 Roccoli M Honda CBR600RR 2'03.466
8 McCoy G Triumph Daytona 675 2'03.895
9 Sofuoglu K Honda CBR600RR 2'03.889
10 Pitt A Honda CBR600RR 2'04.625
11 Veneman B Honda CBR600RR 2'04.766
12 Dell'Omo D Honda CBR600RR 2'04.481
13 Laverty M Honda CBR600RR 2'04.805
14 Vizziello G Honda CBR600RR 2'05.376
15 Günther J Honda CBR600RR 2'05.770
16 Muresan R Triumph Daytona 675 2'05.654
17 Vos A Honda CBR600RR 2'05.886
18 Lowes S Honda CBR600RR 2'07.189
19 Guerra Y Yamaha YZF R6 2'07.277
20 Broz J Honda CBR600RR 2'09.409
2 West A Honda CBR600RR 2'03.299
3 Lascorz J Kawasaki ZX-6R 2'03.083
4 Fujiwara K Kawasaki ZX-6R 2'03.437
5 Laverty E Honda CBR600RR 2'03.578
6 Morais S Yamaha YZF R6 2'03.893
7 Roccoli M Honda CBR600RR 2'03.466
8 McCoy G Triumph Daytona 675 2'03.895
9 Sofuoglu K Honda CBR600RR 2'03.889
10 Pitt A Honda CBR600RR 2'04.625
11 Veneman B Honda CBR600RR 2'04.766
12 Dell'Omo D Honda CBR600RR 2'04.481
13 Laverty M Honda CBR600RR 2'04.805
14 Vizziello G Honda CBR600RR 2'05.376
15 Günther J Honda CBR600RR 2'05.770
16 Muresan R Triumph Daytona 675 2'05.654
17 Vos A Honda CBR600RR 2'05.886
18 Lowes S Honda CBR600RR 2'07.189
19 Guerra Y Yamaha YZF R6 2'07.277
20 Broz J Honda CBR600RR 2'09.409
STK 1000: errore di Berger, Simeon ringrazia
Brno – Il francese Maxime Berger (Honda Ten Kate) cade a due giri dalla fine di una gara dominata e regala successo e forse il titolo a Xavier Simeon, pupillo della Ducati Xerox. Il belga sale a +26 su Claudio Corti (Suzuki Alstare) finito solo sesto. Miglior italiano Daniele Beretta, quinto con l'altra Ducati 1098R: il bergamasco che viene dalla Stock 600 sta crescendo.
Simeon è scattato alla perfezione dalla pole tirandosi in scia Berger e Fores. I protagonisti delle qualifiche hanno preso subito un piccolissimo margine su Corti, Barrier, Beretta e Baz. Al terzo dei dodici giri Berger ha superato Simeon cercando di andare in fuga. Simeon, punzecchiato anche dallo spagnolo Fores, però non si è fatto sorprendere restando agganciato al francese. Subito fuori gara per scivolata Loris Baz, stellina francese che sembra aver perso un po' di smalto: era in ottava posizione.
Intanto, dietro i due di testa, si complica la situazione di Corti, superato da Barrier ed incalzato da Jezek e Beretta, con la seconda Ducati Xerox.
Colpo di scena all'ultimo giro: Berger sembrava avere la vittoria in pugno, con Simeon ormai irrimediabilmente staccato, ma forse non se ne era accorto. Così è uscito troppo forte nella variante che immette sul salitone finale, volando via in accelerazione, senza danni. Simeon ha ringraziato.
Fores ha difeso il secondo posto dall'attacco di Jezek mentre Barrier è riuscito a tenersi dietro Beretta, in crescita, e Corti che invece perde terreno in classifica. Altra giornata grigia per Davide Giugliano (nono) mentre l'Aprilia RSV4 comincia a vedere raggi di luce con Federico Sandi dodicesimo. A punti anche Massei e Sacchetti che ha lasciato la KTM, sempre in crisi, per la Honda.
Simeon è scattato alla perfezione dalla pole tirandosi in scia Berger e Fores. I protagonisti delle qualifiche hanno preso subito un piccolissimo margine su Corti, Barrier, Beretta e Baz. Al terzo dei dodici giri Berger ha superato Simeon cercando di andare in fuga. Simeon, punzecchiato anche dallo spagnolo Fores, però non si è fatto sorprendere restando agganciato al francese. Subito fuori gara per scivolata Loris Baz, stellina francese che sembra aver perso un po' di smalto: era in ottava posizione.
Intanto, dietro i due di testa, si complica la situazione di Corti, superato da Barrier ed incalzato da Jezek e Beretta, con la seconda Ducati Xerox.
Colpo di scena all'ultimo giro: Berger sembrava avere la vittoria in pugno, con Simeon ormai irrimediabilmente staccato, ma forse non se ne era accorto. Così è uscito troppo forte nella variante che immette sul salitone finale, volando via in accelerazione, senza danni. Simeon ha ringraziato.
Fores ha difeso il secondo posto dall'attacco di Jezek mentre Barrier è riuscito a tenersi dietro Beretta, in crescita, e Corti che invece perde terreno in classifica. Altra giornata grigia per Davide Giugliano (nono) mentre l'Aprilia RSV4 comincia a vedere raggi di luce con Federico Sandi dodicesimo. A punti anche Massei e Sacchetti che ha lasciato la KTM, sempre in crisi, per la Honda.
STK 1000: classifica
1 19 Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 24'52.839 (156,353 kph)
2 112 Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 8.022
3 69 Jezek O. (CZE) Honda CBR1000RR 8.079
4 20 Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 9.607
5 29 Beretta D. (ITA) Ducati 1098R 9.666
6 71 Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 9.922
7 3 Lundh A. (SWE) Honda CBR1000RR 18.270
8 7 Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 19.494
9 34 Giugliano D. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.679
10 51 Barragan S. (ESP) Honda CBR1000RR 24.936
11 30 Savary M. (SUI) Honda CBR1000RR 30.534
12 23 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 30.733
13 22 Lowes A. (GBR) MV Agusta F4 312 R 30.739
14 117 Sacchetti D. (ITA) Honda CBR1000RR 32.616
15 84 Massei F. (ITA) Yamaha YZF R1 38.379
16 93 Lussiana M. (FRA) Yamaha YZF R1 38.599
17 11 Tutusaus P. (ESP) KTM RC8 R 40.930
18 57 Sletten K. (NOR) Yamaha YZF R1 46.815
19 72 Pouhair N. (FRA) Yamaha YZF R1 47.024
20 12 Vivarelli N. (ITA) KTM RC8 R 47.108
21 41 Baroni L. (ITA) Yamaha YZF R1 50.166
22 120 Walkowiak M. (POL) Yamaha YZF R1 53.286
23 36 Thiriet P. (BRA) Honda CBR1000RR 1'02.486
24 14 Biaggi F. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'18.020
25 64 Andric D. (BRA) Yamaha YZF R1 1'18.885
2 112 Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 8.022
3 69 Jezek O. (CZE) Honda CBR1000RR 8.079
4 20 Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 9.607
5 29 Beretta D. (ITA) Ducati 1098R 9.666
6 71 Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 9.922
7 3 Lundh A. (SWE) Honda CBR1000RR 18.270
8 7 Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 19.494
9 34 Giugliano D. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.679
10 51 Barragan S. (ESP) Honda CBR1000RR 24.936
11 30 Savary M. (SUI) Honda CBR1000RR 30.534
12 23 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 30.733
13 22 Lowes A. (GBR) MV Agusta F4 312 R 30.739
14 117 Sacchetti D. (ITA) Honda CBR1000RR 32.616
15 84 Massei F. (ITA) Yamaha YZF R1 38.379
16 93 Lussiana M. (FRA) Yamaha YZF R1 38.599
17 11 Tutusaus P. (ESP) KTM RC8 R 40.930
18 57 Sletten K. (NOR) Yamaha YZF R1 46.815
19 72 Pouhair N. (FRA) Yamaha YZF R1 47.024
20 12 Vivarelli N. (ITA) KTM RC8 R 47.108
21 41 Baroni L. (ITA) Yamaha YZF R1 50.166
22 120 Walkowiak M. (POL) Yamaha YZF R1 53.286
23 36 Thiriet P. (BRA) Honda CBR1000RR 1'02.486
24 14 Biaggi F. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'18.020
25 64 Andric D. (BRA) Yamaha YZF R1 1'18.885
STK 600: volata a 7, vince Lombois
Brno – Vincent Lombois ha fulminato gli italiani all'ultimo giro di una infuocata Stock 600 che ha visto sette piloti giocarsi il successo in volata. Danilo Petrucci, secondo per 191 millesimi, comunque può consolarsi: il britannico Gino Rea, diretto avversario per l'Europeo, ha fatto parecchi errori nel giro finale ritrovandosi solo sesto. Il 18enne ternano quindi sale a 102 punti contro gli 89 di Rea. Restano in corsa anche il francese Guarnoni (83 punti) e Marco Bussolotti (81) finiti rispettivamente quarto e settimo.
Lombois ha attaccato nella prima parte della pista e nelle ultime curve ha chiuso abilmente la porta ai tentativi di Petrucci e dell'ottimo Eddi La Marra, 20enne laziale al primo podio Stock della carriera.
Lombois ha attaccato nella prima parte della pista e nelle ultime curve ha chiuso abilmente la porta ai tentativi di Petrucci e dell'ottimo Eddi La Marra, 20enne laziale al primo podio Stock della carriera.
STK 600: classifica
1 55 Lonbois V. (BEL) Yamaha YZF R6 19'19.920 (150,922 kph)
2 9 Petrucci D. (ITA) Yamaha YZF R6 0.191
3 47 La Marra E. (ITA) Honda CBR600RR 0.247
4 11 Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 0.315
5 72 Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 1.087
6 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 1.207
7 5 Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 1.262
8 89 Kerschbaumer S. (AUT) Yamaha YZF R6 5.866
9 7 Guittet B. (FRA) Honda CBR600RR 5.900
10 23 Von Gunten C. (SUI) Suzuki GSX-R600 32.579
11 6 Martinez J. (FRA) Honda CBR600RR 32.920
12 191 Krajci T. (SVK) Yamaha YZF R6 33.035
13 10 Calero N. (ESP) Yamaha YZF R6 33.059
14 65 Svitok T. (SVK) Honda CBR600RR 33.235
15 26 Vrajitoru M. (ROU) Yamaha YZF R6 33.499
16 81 Látr D. (CZE) Honda CBR600RR 40.365
17 48 Waterman C. (RSA) Yamaha YZF R6 52.416
18 12 Cecchini R. (ITA) Honda CBR600RR 56.216
19 132 Manfrinati D. (ITA) Honda CBR600RR 1'05.032
20 30 Vrajitoru B. (ROU) Yamaha YZF R6 1'43.414
2 9 Petrucci D. (ITA) Yamaha YZF R6 0.191
3 47 La Marra E. (ITA) Honda CBR600RR 0.247
4 11 Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 0.315
5 72 Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 1.087
6 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 1.207
7 5 Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 1.262
8 89 Kerschbaumer S. (AUT) Yamaha YZF R6 5.866
9 7 Guittet B. (FRA) Honda CBR600RR 5.900
10 23 Von Gunten C. (SUI) Suzuki GSX-R600 32.579
11 6 Martinez J. (FRA) Honda CBR600RR 32.920
12 191 Krajci T. (SVK) Yamaha YZF R6 33.035
13 10 Calero N. (ESP) Yamaha YZF R6 33.059
14 65 Svitok T. (SVK) Honda CBR600RR 33.235
15 26 Vrajitoru M. (ROU) Yamaha YZF R6 33.499
16 81 Látr D. (CZE) Honda CBR600RR 40.365
17 48 Waterman C. (RSA) Yamaha YZF R6 52.416
18 12 Cecchini R. (ITA) Honda CBR600RR 56.216
19 132 Manfrinati D. (ITA) Honda CBR600RR 1'05.032
20 30 Vrajitoru B. (ROU) Yamaha YZF R6 1'43.414
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