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Fabrizio primatista sul Santerno

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Temperatura elevatissima anche oggi. In pista, dopo le Superstock, le Superbike e le Supersport. Al romano della Ducati il miglior tempo. Nella categoria inferiore svetta Crutchlow

Michel Fabrizio
Imola – Sotto il solleone che ha infierito sull'autodromo del Santerno per tutta la giornata, i piloti della Superbike hanno fatto conoscenza col nuovo tracciato e in particolare con la nuova chicane. I giudizi espressi a questo proposito non differiscono da quelli emessi ieri dai loro colleghi della Superstock: una strettoia banale e pericolosa adatta più ad una pista da go-kart che ad un autodromo di caratura internazionale.

Tutto questo non ha impedito loro, naturalmente, di andare alla ricerca del limite. Così i tempi sono scesi rapidamente: nella mattinata Carlos Checa con la Honda Ten Kate aveva stabilito il giro più veloce in 1'50"342, un crono che sembrava già molto interessante; nel pomeriggio però parecchi si sono scatenati e fra questi il più redditizio è stato Michel Fabrizio, che ha portato la sua Ducati al vertice della classifica in 1'49"164 battendo Spies, staccato di 98 millesimi, Rea, a mezzo secondo, e Xaus, sorprendentemente quarto con la BMW davanti a Checa e Byrne. Buono anche il tempo di Lanzi, nono, mentre Nieto, al debutto sulla Ducati-DFX, per ora è diciannovesimo.
Tragica, come quasi sempre, la performance della Kawasaki, che occupa il ventesimo e ventunesimo posto col rientrante Tamada e Parkes nell'ordine. Dietro a loro c'è solo Iannuzzo. D'accordo, non si cercano i tempi in questi test, o almeno si deve dire così, però anche non cercandoli i piloti della Kawasaki ufficiale dovrebbero essere un po' più su in questa classifica. O no?
Rientrante dopo Monza, come Tamada, anche Neukirchner, che ha ripreso il suo posto in sella alla Suzuki GSX-R 1000 Alstare. Oggi il tedesco ha ottenuto, sgranchendosi le gambe e le braccia, il quattordicesimo tempo. Domani ci aspettiamo di vederlo più in alto.
1 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1'49.164
2 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 1'49.262
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'49.684
4 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1'49.823
5 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 1'49.842
6 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1'50.305
7 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 1'50.402
8 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 1'50.586
9 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1'50.797
10 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'50.861
11 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 1'50.868
12 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1'51.055
13 121 Hopkins J. (USA) Honda CBR1000RR 1'51.270
14 76 Neukirchner M. (GER) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'51.276
15 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 1'51.339
16 53 Polita A. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'51.683
17 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'51.738
18 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'51.746
19 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 1'51.909
20 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 1'52.008
21 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 1'52.482
22 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 1'53.535
Imola – I cronometristi, come di consueto, hanno diviso il tracciato in quattro settori, in modo che si possa rilevare quali piloti siano più veloci nei differenti punti della pista. Vediamo che due volte Laverty e due volte Sofuoglu sono al secondo posto nei quattro settori, ma al primo c'è sempre e solo lui: Cal Crutchlow, il castigamatti della Supersport 2009, il pilota che ha riportato prima la speranza, poi l'entusiasmo nel Team Yamaha, da anni abituato alle cocenti sconfitte da parte della Honda Ten Kate.
Anche qui a Imola, dunque, l'inglese debuttante nel mondiale ha imposto la sua legge. Lo ha fatto sia nel primo turno, sia nel secondo e alla fine ha concluso col tempo di 1'52"990, lasciando il bravo Sofuoglu a oltre 6 decimi di distacco.
Crutchlow tra l'altro è stato il solo a scendere sotto 1'53", mentre Sofuoglu, Laverty e Foret si sono piazzati nell'ordine alle sue spalle con 1'53" alto e Aitchison con la Honda Althea si è aggiudicato il quinto tempo in 1'54"1.
Per adesso quindi fra il primo e il quinto corre già oltre 1". Domani vedremo se le distanze da Crutchlow verranno accorciate. O se il fenomenale inglese con la sua fenomenale R6 si allontanerà ancora di più.
1 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 1'52.990
2 54 Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 1'53.627
3 50 Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 1'53.759
4 99 Foret F. (FRA) Yamaha YZF R6 1'53.988
5 8 Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 1'54.104
6 117 Praia M. (POR) Honda CBR600RR 1'54.403
7 1 Pitt A. (AUS) Honda CBR600RR 1'54.459
8 24 McCoy G. (AUS) Triumph Daytona 675 1'54.737
9 9 Dell'Omo D. (ITA) Honda CBR600RR 1'55.096
10 13 West A. (AUS) Honda CBR600RR 1'55.269
11 25 Laverty M. (IRL) Honda CBR600RR 1'55.502
12 69 Nannelli G. (ITA) Triumph Daytona 675 1'55.868
13 105 Vizziello G. (ITA) Honda CBR600RR 1'56.148
14 15 O'Halloran J. (AUS) Honda CBR600RR 1'56.464
15 16 Lowes S. (GBR) Honda CBR600RR 1'56.697
Giacomo Guidotti e Max Neukirchner
Max Biaggi
Cal Crutchlow
Leon Haslam
Fabrizio primatista sul Santerno
Fonsi Nieto
Il Team Kawasaki ufficiale
Biaggi in azione
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