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Bayliss finisce in gloria
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Due splendide vittorie a conclusione del campionato 2008 e della sua formidabile carriera. Due gare emozionanti ed altamente spettacolari in un circuito che ha esordito col massimo dei voti. Giornata no per Biaggi e Haga
Portimao – Le ultime due corse del mondiale Superbike 2008, le ultime due vittorie di Troy Bayliss. Così ci si aspettava, così è accaduto. Ed è stato piacevole che questo doppio evento sia stato celebrato in un circuito nuovissimo, bello, sicuro, come quello di Portimao, che davanti a sé ha senz'altro un grande avvenire, ma che appartiene fin d'ora alla storia come quello in cui chiuse la sua carriera il campionissimo Troy Bayliss.
Due corse entusiasmanti che non hanno avuto altro possibile vincitore che l'asso della Ducati. Forse Haga avrebbe potuto metterne in discussione la superiorità assoluta, ma il giapponese ha vissuto una delle giornate più nere della sua stagione 2008: un problema al cambio lo ha fermato in Gara-1 e una partenza anticipata gli è costata uno "stop and go" in Gara-2, dove però, una volta rientrato in pista, si è prodotto in una forsennata rimonta durante la quale è stato spesso il più veloce in pista.
Peccato per Noriyuki: la giornata no qui in Portogallo l'ha pagata con la perdita del secondo posto nella classifica finale del campionato, a favore del suo compagno di squadra, Troy Corser, che oggi ha guadagnato una buona manciata di punti con un terzo e un sesto posto.
Si è rivisto il Checa dei giorni migliori, quello capace di puntare al bersaglio grosso, come in Gara-1, quando ha visto assottigliarsi sempre più il margine che lo divideva da Bayliss, ed ha spinto fortissimo tagliando il traguardo al secondo posto a soli 2" dal vincitore.
La lotta in entrambe le gare è stata vivacissima ed altamente spettacolare perché tanti sono stati i protagonisti. Da Xaus, ancora una volta aggressivo più di ogni altro pilota in pista (Haslam ricorderà a lungo quel sorpasso dello spagnolo in Gara-2) e portato naturalmente ad esagerare con le conseguenze che anche oggi hanno inciso pesantemente sul budget del Team Sterilgarda, al trio inglese formato da Rea, Crutchlow e Haslam, che ha stupito per tenacia e concretezza. L'anno prossimo tutti dovranno fare i conti anche con loro ed è un peccato che Crutchlow sia stato ingaggiato in Supersport, perché ha dimostrato che potrebbe dire benissimo la sua anche in Superbike.
Un altro protagonista è stato Nieto, caparbio, molto deciso e costante, mentre Neukirchner, la rivelazione del 2008, ha avuto, come gli capita da un po', i suoi alti e bassi sui quali bisognerebbe indagare meglio.
Infine il fattaccio di Gara-1 e il mistero di Gara-2, entrambi riguardanti Biaggi. Nella prima manche Max è stato steso da Fabrizio al primo giro, un vero peccato perché entrambi avrebbero senz'altro animato la lotta per le posizioni importanti, e ne è scaturita la solita polemica, per via di un accennato – solo accennato – scontro in pista (Biaggi ha spintonato con un gesto il casco di Michel e si è fermato lì) e di un rimprovero di Tardozzi in TV per questo gesto, cui ha fatto da replica una dichiarazione di Max su Tardozzi. Nella seconda manche Biaggi è partito in testa, poi si è lasciato superare da diversi piloti, quindi ha comesso altri errori e nella parte centrale della gara era molto arretrato e girava con tempi molto alti. Nel finale – forse quando gli hanno segnalato che Haga stava per arrivare su di lui – ha riaperto il gas e girato coi tempi dei primi, a dimostrazione del fatto che la moto era ancora in ottime condizioni. "Ho fatto degli errori – ha ammesso – succede", ma questa dichiarazione non basta per spiegare l'andamento di Gara-2.
Gara-1: Bayliss comincia bene
Portimao – A fine gran premio si ritirerà, però quando il semaforo dà il via a Gara-1, Bayliss è il più rapido a scattare, quello che allunga di più, quello che alla prima curva ha già un po' di vantaggio su Corser, Rea, Xaus e Crutchlow, che lo inseguono ruota a ruota. Intanto alle spalle del gruppo di testa succede il primo fattaccio: Fabrizio e Biaggi sono affiancati, Fabrizio allarga, va a toccare Biaggi ed entrambi carambolano nello spazio di fuga. Nessun danno fisico, ma una rabbia tremenda che Biaggi fatica a controllare.
Al quinto giro Bayliss, unico a girare sotto 1'45", è primo con già largo margine, 4"7, su Crutchlow, che a ruota ha Xaus, Haslam, Corser, Rea, Haga e Carlos Checa. Sette piloti si giocano il secondo posto e ogni curva è teatro di sorpassi e sgomitate. Lo spettacolo è fenomenale. Tre giri più tardi il vantaggio di Bayliss è salito a 7" e il gruppone si è spezzato in due tronconi: davanti Haslam, Haga e Xaus, poi Checa, Crutchlow, Corser e Rea. Nono è Smrz seguito da Lavilla, Laconi, Kiyonari e Nieto. Neukirchner è fuori gara per caduta.
A metà gara Bayliss tira un po' i remi in barca e il vantaggio scende a 6"6, ma Haslam ha altro a cui pensare: c'è un Haga cattivissimo attaccato al codone della sua Honda e il suo secondo posto è decisamente in pericolo. Al dodicesimo giro Haslam cede: Haga gli si infila all'interno con autentica violenza e il britannico va sotto shock: lascia strada al giapponese allargando la traiettoria, poi, prima di riprendersi, lascia passare anche Corser e Checa: uno spavento che gli è costato 2"6! Mica male...
Bayliss riaffonda i remi e al quindicesimo giro ha 7"7 su Haga, che per un attimo cede a Checa, poi riprende subito la seconda posizione. Ma Checa è in giornata, insiste, ci riprova, e un giro più tardi la piazza d'onore è sua, mentre anche Corser supera Haga, che molla, probabilmente vittima di una noia meccanica. Infatti resiste ancora un giro poi si ritira.
A tre giri dal termine, Bayliss amministra il vantaggio, Checa è secondo con un certo vantaggio su Corser, mentre per il quarto posto c'è guerra aperta fra Haslam, Rea, Lavilla, che con un passo superiore ha rimontato dalle posizioni arretrate, e Nieto.
Inizia l'ultimo giro con un Bayliss decisamente rilassato: Checa gira 1" più veloce di lui e il distacco è ridotto a 3"3: troppi comunque per pensare al colpaccio dell'ultimo istante. Infatti Bayliss taglia il traguardo trionfalmente con 2"2 su Checa, 6"9 su Corser e 15"2 su Rea, che vince la battaglia per il quarto posto prcedendo Nieto, Lavilla e Haslam. Primo degli italiani è Ayrton Badovini, 11° davanti a Rolfo.
Al quinto giro Bayliss, unico a girare sotto 1'45", è primo con già largo margine, 4"7, su Crutchlow, che a ruota ha Xaus, Haslam, Corser, Rea, Haga e Carlos Checa. Sette piloti si giocano il secondo posto e ogni curva è teatro di sorpassi e sgomitate. Lo spettacolo è fenomenale. Tre giri più tardi il vantaggio di Bayliss è salito a 7" e il gruppone si è spezzato in due tronconi: davanti Haslam, Haga e Xaus, poi Checa, Crutchlow, Corser e Rea. Nono è Smrz seguito da Lavilla, Laconi, Kiyonari e Nieto. Neukirchner è fuori gara per caduta.
A metà gara Bayliss tira un po' i remi in barca e il vantaggio scende a 6"6, ma Haslam ha altro a cui pensare: c'è un Haga cattivissimo attaccato al codone della sua Honda e il suo secondo posto è decisamente in pericolo. Al dodicesimo giro Haslam cede: Haga gli si infila all'interno con autentica violenza e il britannico va sotto shock: lascia strada al giapponese allargando la traiettoria, poi, prima di riprendersi, lascia passare anche Corser e Checa: uno spavento che gli è costato 2"6! Mica male...
Bayliss riaffonda i remi e al quindicesimo giro ha 7"7 su Haga, che per un attimo cede a Checa, poi riprende subito la seconda posizione. Ma Checa è in giornata, insiste, ci riprova, e un giro più tardi la piazza d'onore è sua, mentre anche Corser supera Haga, che molla, probabilmente vittima di una noia meccanica. Infatti resiste ancora un giro poi si ritira.
A tre giri dal termine, Bayliss amministra il vantaggio, Checa è secondo con un certo vantaggio su Corser, mentre per il quarto posto c'è guerra aperta fra Haslam, Rea, Lavilla, che con un passo superiore ha rimontato dalle posizioni arretrate, e Nieto.
Inizia l'ultimo giro con un Bayliss decisamente rilassato: Checa gira 1" più veloce di lui e il distacco è ridotto a 3"3: troppi comunque per pensare al colpaccio dell'ultimo istante. Infatti Bayliss taglia il traguardo trionfalmente con 2"2 su Checa, 6"9 su Corser e 15"2 su Rea, che vince la battaglia per il quarto posto prcedendo Nieto, Lavilla e Haslam. Primo degli italiani è Ayrton Badovini, 11° davanti a Rolfo.
SBK Gara-1: classifica
1
T. Bayliss
Ducati
1098 F08
2 C. Checa Honda CBR1000RR 2.207
3 T. Corser Yamaha YZF-R1 6.972
4 J. Rea Honda CBR1000RR 15.228
5 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 16.126
6 G.Lavilla Honda CBR1000RR 18.152
7 L. Haslam Honda CBR1000RR 18.939
8 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 20.942
9 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 32.018
10 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 32.871
11 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 36.778
12 R. Rolfo Honda CBR1000RR 36.848
13 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 41.667
14 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 41.806
15 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 48.337
16 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 50.295
17 C.Walker Honda CBR1000RR 50.840
18 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'05.928
19 M.Tamada Kawasaki ZX-10R 1'06.813
20 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'07.007
21 L. Carreira Suzuki GSX-R1000 K8 1 Lap
2 C. Checa Honda CBR1000RR 2.207
3 T. Corser Yamaha YZF-R1 6.972
4 J. Rea Honda CBR1000RR 15.228
5 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 16.126
6 G.Lavilla Honda CBR1000RR 18.152
7 L. Haslam Honda CBR1000RR 18.939
8 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 20.942
9 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 32.018
10 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 32.871
11 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 36.778
12 R. Rolfo Honda CBR1000RR 36.848
13 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 41.667
14 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 41.806
15 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 48.337
16 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 50.295
17 C.Walker Honda CBR1000RR 50.840
18 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'05.928
19 M.Tamada Kawasaki ZX-10R 1'06.813
20 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'07.007
21 L. Carreira Suzuki GSX-R1000 K8 1 Lap
SBK Gara-2: vittoria e saluto
Portimao – La prima curva vede arrivare Biaggi in testa seguito da una muta scatenata che gli è addosso: tre piloti lo passano: Xaus, Bayliss e Rea; Xaus passa a condurre, resiste qualche curva, poi cede a Bayliss che accumula subito qualche lunghezza di vantaggio. La Ducati n. 21 gira in 1'43"939, nuovo record ufficiale della pista, e al secondo passaggio guida con otto decimi su Xaus che fatica a difendersi da Rea; all'inizio del terzo giro, Rea rischia di tamponare Xaus, frena di colpo e si vede a fianco Corser e Haga che lo infilano l'uno dopo l'altro. Bayliss abbassa ulteriormente il suo primato, ma anche Haga tiene quel passo e questo gli consente di aver ragione di Corser, poi anche di Xaus, che gli cede la seconda posizione. Intanto non si capisce che cosa sia capitato a Biaggi, che arretra giro dopo giro e al quinto è quindicesimo a 12"2 dall'apripista.
Ma le sorprese non sono finite: la partenza di Haga è stata giudicata anticipata e al pilota giapponese viene esposto il cartello di "stop and go". Haga esegue e rientra subito in pista, ma in ventottesima posizione.
All'ottavo giro Bayliss conduce con 5"2 su Xaus che ha in scia Fabrizio, rinvenuto fortissimo dalle posizioni di rincalzo, seguito a sua volta da Rea, Corser, Checa, Crutchlow, Neukirchner, Haslam e Lavilla. Rea sbaglia un ingresso di curva, finisce nella ghiaia, riesce a rimanere in piedi e rientra sedicesimo. Non riesce invece ad evitare la caduta Xaus, la cui Ducati impazzisce in mezzo alla pista disarcionando il pilota e Checa, per evitare l'impatto, è costretto a un'uscita fuori pista che gli costa molte posizioni.
A metà gara le prime tre posizioni sono ormai delineate: primo Bayliss, secondo, a 6" è Fabrizio, terzo a poco meno di 8" è Neukirchner, che ha un margine di 2" su Corser. L'australiano della Yamaha difende con le unghie e coi denti il suo quarto posto, ma prima Haslam, poi Nieto vincono la sua resistenza e lo respingono al sesto posto. Stupisce intanto la gara di Biaggi, che a quattro giri dalla fine è tredicesimo e gira con tempi non distanti dai migliori, mentre prima accusava notevoli ritardi. Una spiegazione può essere l'avvicinarsi di Haga, che nel suo recupero gli è arrivato alle spalle.
A due giri dalla fine Haslam completa il suo inseguimento a Neukirchner con un sorpasso che gli vale il terzo gradino del podio; il tedesco della Suzuki non replica e si tiene stretto il quarto posto. La corsa termina con la seconda e ultima vittoria di Bayliss; 3"6 più tardi taglia il traguardo Fabrizio con poco più di mezzo secondo di vantaggio su Haslam. Neukirchner è il primo degli esclusi dal podio.
Ma le sorprese non sono finite: la partenza di Haga è stata giudicata anticipata e al pilota giapponese viene esposto il cartello di "stop and go". Haga esegue e rientra subito in pista, ma in ventottesima posizione.
All'ottavo giro Bayliss conduce con 5"2 su Xaus che ha in scia Fabrizio, rinvenuto fortissimo dalle posizioni di rincalzo, seguito a sua volta da Rea, Corser, Checa, Crutchlow, Neukirchner, Haslam e Lavilla. Rea sbaglia un ingresso di curva, finisce nella ghiaia, riesce a rimanere in piedi e rientra sedicesimo. Non riesce invece ad evitare la caduta Xaus, la cui Ducati impazzisce in mezzo alla pista disarcionando il pilota e Checa, per evitare l'impatto, è costretto a un'uscita fuori pista che gli costa molte posizioni.
A metà gara le prime tre posizioni sono ormai delineate: primo Bayliss, secondo, a 6" è Fabrizio, terzo a poco meno di 8" è Neukirchner, che ha un margine di 2" su Corser. L'australiano della Yamaha difende con le unghie e coi denti il suo quarto posto, ma prima Haslam, poi Nieto vincono la sua resistenza e lo respingono al sesto posto. Stupisce intanto la gara di Biaggi, che a quattro giri dalla fine è tredicesimo e gira con tempi non distanti dai migliori, mentre prima accusava notevoli ritardi. Una spiegazione può essere l'avvicinarsi di Haga, che nel suo recupero gli è arrivato alle spalle.
A due giri dalla fine Haslam completa il suo inseguimento a Neukirchner con un sorpasso che gli vale il terzo gradino del podio; il tedesco della Suzuki non replica e si tiene stretto il quarto posto. La corsa termina con la seconda e ultima vittoria di Bayliss; 3"6 più tardi taglia il traguardo Fabrizio con poco più di mezzo secondo di vantaggio su Haslam. Neukirchner è il primo degli esclusi dal podio.
SBK Gara-2: classifica
1
T. Bayliss
Ducati
1098 F08
2 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 3.638
3 L. Haslam Honda CBR1000RR 4.356
4 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 4.983
5 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 6.775
6 T. Corser Yamaha YZF-R1 7.403
7 C. Checa Honda CBR1000RR 7.578
8 G.Lavilla Honda CBR1000RR 16.113
9 C.Crutchlow Honda CBR1000RR 16.284
10 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 16.446
11 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 21.633
12 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 22.098
13 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 24.089
14 N.Haga Yamaha YZF-R1 24.117
15 J. Rea Honda CBR1000RR 31.003
16 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 31.136
17 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 31.330
18 R. Rolfo Honda CBR1000RR 32.272
19 C.Walker Honda CBR1000RR 34.049
20 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 35.028
21 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 41.669
22 D. Checa Yamaha YZF-R1 44.889
23 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 47.366
24 M.Tamada Kawasaki ZX-10R 48.733
25 T. Bridewell Suzuki GSX-R1000 1'07.702
26 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'14.242
27 L. Scassa Honda CBR1000RR 1'34.781
28 L. Carreira Suzuki GSX-R1000 1'37.326
29 C. Zaiser Yamaha YZF-R1 1 Lap
2 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 3.638
3 L. Haslam Honda CBR1000RR 4.356
4 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 4.983
5 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 6.775
6 T. Corser Yamaha YZF-R1 7.403
7 C. Checa Honda CBR1000RR 7.578
8 G.Lavilla Honda CBR1000RR 16.113
9 C.Crutchlow Honda CBR1000RR 16.284
10 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 16.446
11 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 21.633
12 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 22.098
13 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 24.089
14 N.Haga Yamaha YZF-R1 24.117
15 J. Rea Honda CBR1000RR 31.003
16 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 31.136
17 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 31.330
18 R. Rolfo Honda CBR1000RR 32.272
19 C.Walker Honda CBR1000RR 34.049
20 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 35.028
21 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 41.669
22 D. Checa Yamaha YZF-R1 44.889
23 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 47.366
24 M.Tamada Kawasaki ZX-10R 48.733
25 T. Bridewell Suzuki GSX-R1000 1'07.702
26 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'14.242
27 L. Scassa Honda CBR1000RR 1'34.781
28 L. Carreira Suzuki GSX-R1000 1'37.326
29 C. Zaiser Yamaha YZF-R1 1 Lap
SS: Sofuoglu torna campione
Portimao – Sofuoglu sfreccia via dalla pole e si porta subito al comando seguito da Pitt, Veneman, Lascorz e Parkes. Pitt lo attacca e prima della fine del giro iniziale è leader, mentre Sofuoglu cede anche a Veneman. Discreto inizio degli italiani, con Vizziello settimo, Nannelli decimo, Sanna undicesimo e Roccoli quattordicesimo.
Veneman e la sua Suzuki sono in formissima e lo dimostrano a Pitt, che raggiungono e superano dopo un gomito a gomito lunghissimo in una traiettoria veloce. Poi Pitt cede anche a Lascorz e viene attaccato da Parkes, mentre Sofuoglu è arretrato al sesto posto alle spalle di Hayes.
Ma la corsa è ben lungi dall'essere definita: Pitt si riprende, accelera e al quarto giro è nuovamente al comando, che gli viene strappato un giro dopo da Lascorz con una staccata mozzafiato.
Dopo cinque giri, sei piloti lottano per la vittoria nello spazio di un secondo. Conduce Lascorz, seguito da Pitt, Veneman, Hayes, Parkes e Sofuoglu. Settimo è Nannelli che precede Brookes, Harms, Sanna, Vizziello e Aitchison.
Al settimo giro Lascorz entra lungo in una curva, allarga tanto da uscire di pista, poi rientra al sesto posto. Poco dopo, Sofuoglu ingrana un'altra marcia: arriva sul rettilineo del traguardo, succhia la scia agli avversari e li infila senza pietà. Arriva all'altezza di Hayes e addirittura gli fa ampi e plateali segni di scostarsi per lasciarlo passare. Insomma, Sofuoglu torna in testa e questa volta ci rimane con determinazione, anzi tiene un passo che in pochi giri gli garantisce un margine di 2" abbondanti sul più vicino inseguitore, il compagno di squadra Pitt, che ha approfittato del KO che Veneman si è auto-inflitto cadendo. Per il terzo posto sono in lotta Hayes e Lascorz, mentre Parkes cerca di difendere il suo quinto posto da Nannelli, che precede Sanna e Vizziello. Nel frattempo sono caduti anche Harms e Lagrive.
A cinque giri dal termine, il vantaggio di Sofuoglu su Pitt è salito a 3"7, mentre prosegue, durissimo, il duello fra Hayes e Lascorz. L'ultimo giro vede l'arrivo solitario, con lunga impennata, di Kenan Sofuoglu, tornato alla vittoria nella categoria di cui è stato campione del mondo, le congratulazioni rivoltegli dal compagno di squadra e campione del mondo 2008, Andrew Pitt, e l'arrivo in volata, spalla a spalla, di Lascorz e Hayes, che si risolve a favore dello spagnolo per pochi millesimi. Quinto è Parkes, autore di una gara incolore che ha concluso davanti al trio italiano: Nannelli, Sanna e Vizziello.
Veneman e la sua Suzuki sono in formissima e lo dimostrano a Pitt, che raggiungono e superano dopo un gomito a gomito lunghissimo in una traiettoria veloce. Poi Pitt cede anche a Lascorz e viene attaccato da Parkes, mentre Sofuoglu è arretrato al sesto posto alle spalle di Hayes.
Ma la corsa è ben lungi dall'essere definita: Pitt si riprende, accelera e al quarto giro è nuovamente al comando, che gli viene strappato un giro dopo da Lascorz con una staccata mozzafiato.
Dopo cinque giri, sei piloti lottano per la vittoria nello spazio di un secondo. Conduce Lascorz, seguito da Pitt, Veneman, Hayes, Parkes e Sofuoglu. Settimo è Nannelli che precede Brookes, Harms, Sanna, Vizziello e Aitchison.
Al settimo giro Lascorz entra lungo in una curva, allarga tanto da uscire di pista, poi rientra al sesto posto. Poco dopo, Sofuoglu ingrana un'altra marcia: arriva sul rettilineo del traguardo, succhia la scia agli avversari e li infila senza pietà. Arriva all'altezza di Hayes e addirittura gli fa ampi e plateali segni di scostarsi per lasciarlo passare. Insomma, Sofuoglu torna in testa e questa volta ci rimane con determinazione, anzi tiene un passo che in pochi giri gli garantisce un margine di 2" abbondanti sul più vicino inseguitore, il compagno di squadra Pitt, che ha approfittato del KO che Veneman si è auto-inflitto cadendo. Per il terzo posto sono in lotta Hayes e Lascorz, mentre Parkes cerca di difendere il suo quinto posto da Nannelli, che precede Sanna e Vizziello. Nel frattempo sono caduti anche Harms e Lagrive.
A cinque giri dal termine, il vantaggio di Sofuoglu su Pitt è salito a 3"7, mentre prosegue, durissimo, il duello fra Hayes e Lascorz. L'ultimo giro vede l'arrivo solitario, con lunga impennata, di Kenan Sofuoglu, tornato alla vittoria nella categoria di cui è stato campione del mondo, le congratulazioni rivoltegli dal compagno di squadra e campione del mondo 2008, Andrew Pitt, e l'arrivo in volata, spalla a spalla, di Lascorz e Hayes, che si risolve a favore dello spagnolo per pochi millesimi. Quinto è Parkes, autore di una gara incolore che ha concluso davanti al trio italiano: Nannelli, Sanna e Vizziello.
SS: classifica
1
K. Sofuoglu
Honda
CBR600RR
2 A. Pitt Honda CBR600RR 3.844
3 J. Lascorz Honda CBR600RR 7.403
4 J. Hayes Honda CBR600RR 7.445
5 B. Parkes Yamaha YZF-R6 17.271
6 G.Nannelli Honda CBR600RR 17.297
7 S. Sanna Honda CBR600RR 25.803
8 G.Vizziello Honda CBR600RR 29.749
9 M.Aitchison Triumph 675 29.960
10 F. Foret Yamaha YZF-R6 30.155
11 J. Brookes Honda CBR600RR 30.697
12 M.Praia Honda CBR600RR 30.719
13 G.Mccoy Triumph 675 40.033
14 R. Holland Honda CBR600RR 40.839
15 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 44.266
16 D.Salom Yamaha YZF-R6 45.672
17 J. Günther Honda CBR600RR 46.765
18 I. Silva I. Yamaha YZF-R6 51.205
19 B. Nemeth Honda CBR600RR 51.626
20 P. Vostárek Honda CBR600RR 57.092
21 I. Clementi Triumph 675 57.584
22 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 1'04.848
23 S. Barragan Honda CBR600RR 1'26.940
24 C. Martin Kawasaki ZX-6R 1'27.010
25 T. Dias Yamaha YZF-R6 1 Lap
26 H. Silva H. Honda CBR600RR 1 Lap
2 A. Pitt Honda CBR600RR 3.844
3 J. Lascorz Honda CBR600RR 7.403
4 J. Hayes Honda CBR600RR 7.445
5 B. Parkes Yamaha YZF-R6 17.271
6 G.Nannelli Honda CBR600RR 17.297
7 S. Sanna Honda CBR600RR 25.803
8 G.Vizziello Honda CBR600RR 29.749
9 M.Aitchison Triumph 675 29.960
10 F. Foret Yamaha YZF-R6 30.155
11 J. Brookes Honda CBR600RR 30.697
12 M.Praia Honda CBR600RR 30.719
13 G.Mccoy Triumph 675 40.033
14 R. Holland Honda CBR600RR 40.839
15 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 44.266
16 D.Salom Yamaha YZF-R6 45.672
17 J. Günther Honda CBR600RR 46.765
18 I. Silva I. Yamaha YZF-R6 51.205
19 B. Nemeth Honda CBR600RR 51.626
20 P. Vostárek Honda CBR600RR 57.092
21 I. Clementi Triumph 675 57.584
22 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 1'04.848
23 S. Barragan Honda CBR600RR 1'26.940
24 C. Martin Kawasaki ZX-6R 1'27.010
25 T. Dias Yamaha YZF-R6 1 Lap
26 H. Silva H. Honda CBR600RR 1 Lap
STK 1000: Roberts, vittoria e titolo
Portimao – Scatta in testa Roberts, ma dopo poche curve è superato da un indiavolato Seaton, poi anche da Simeon, mentre alla coda della Ducati si incollano Pirro con la Yamaha e Berger con la Honda. Seaton ha un altro ritmo, è l'unico a girare sotto 1'52", e si allontana senza esitazioni, mentre i suoi immediati inseguitori sono impegnatissimi a sorvegliarsi fra di loro, visto che in palio, fra Roberts, Simeon e Berger, c'è un titolo mondiale. In realtà della partita iridata è anche Polita, ma una partenza in posizione molto arretrata lo costringe a farsi largo di forza, ma perdendo anche molto tempo. Al quarto giro è staccato di 13" da Seaton e di 10" da Simeon.
Il ritmo aumenta e Roberts riesce a liberarsi di Simeon tornando secondo, mentre Polita si è liberato di tutti gli avversari più lenti ed ora, sesto, può puntare sul quartetto che lotta per la seconda posizione, che però è lontano 10" e che gira coi suoi stessi tempi.
Al settimo giro Simeon commette uno dei pochissimi errori della sua carriera: scivola in curva e finisce nello spazio di fuga. Si rialza subito, solleva la moto e riparte al tredicesimo posto a 3" da Corti e Colucci in lotta fra loro.
Intanto Roberts ha acceso i post-bruciatori della sua Ducati: segna il nuovo record sul giro in 1'49"482 e schizza in avanti: riprende Seaton e passa al comando con un passo che per gli altri è insostenibile.
A tre giri dal termine Roberts conduce con 1"3 su Seaton, 4"7 su Berger, 5"2 su Pirro e 17"4 su Polita che deve difendere il suo quinto posto dagli attacchi decisi di Smrz. Decimo è Corti e dodicesimo Simeon. Colucci è fuori gara per caduta. Roberts insiste, inquadra il titolo nel mirino, lo vede sempre più chiaro, sempre più vicino e lo afferra al volo quando passa per l'ultima volta sotto il traguardo. Campione del mondo Superstock 2008!
Alle sue spalle sfrecciano nell'ordine Seaton, Berger e Pirro, mentre Polita cede il quinto posto a Smrz e Simeon transita undicesimo.
La classifica del campionato, che prima dell'ultima corsa vedeva Simeon in testa davanti a Polita, Berger e Roberts, si chiude invertendo i primi quattro nomi: primo Roberts, secondo Berger, terzo Polita, quarto Simeon.
Il ritmo aumenta e Roberts riesce a liberarsi di Simeon tornando secondo, mentre Polita si è liberato di tutti gli avversari più lenti ed ora, sesto, può puntare sul quartetto che lotta per la seconda posizione, che però è lontano 10" e che gira coi suoi stessi tempi.
Al settimo giro Simeon commette uno dei pochissimi errori della sua carriera: scivola in curva e finisce nello spazio di fuga. Si rialza subito, solleva la moto e riparte al tredicesimo posto a 3" da Corti e Colucci in lotta fra loro.
Intanto Roberts ha acceso i post-bruciatori della sua Ducati: segna il nuovo record sul giro in 1'49"482 e schizza in avanti: riprende Seaton e passa al comando con un passo che per gli altri è insostenibile.
A tre giri dal termine Roberts conduce con 1"3 su Seaton, 4"7 su Berger, 5"2 su Pirro e 17"4 su Polita che deve difendere il suo quinto posto dagli attacchi decisi di Smrz. Decimo è Corti e dodicesimo Simeon. Colucci è fuori gara per caduta. Roberts insiste, inquadra il titolo nel mirino, lo vede sempre più chiaro, sempre più vicino e lo afferra al volo quando passa per l'ultima volta sotto il traguardo. Campione del mondo Superstock 2008!
Alle sue spalle sfrecciano nell'ordine Seaton, Berger e Pirro, mentre Polita cede il quinto posto a Smrz e Simeon transita undicesimo.
La classifica del campionato, che prima dell'ultima corsa vedeva Simeon in testa davanti a Polita, Berger e Roberts, si chiude invertendo i primi quattro nomi: primo Roberts, secondo Berger, terzo Polita, quarto Simeon.
STK 1000: classifica
1
B. Roberts
Ducati
1098R
2 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 K8 2.995
3 M.Berger Honda CBR1000RR 3.938
4 M.Pirro Yamaha YZF-R1 4.773
5 M.Smrz Honda CBR1000RR 17.166
6 A. Polita Ducati 1098R 17.482
7 S. Barrier Yamaha YZF-R1 19.452
8 C. Corti Yamaha YZF-R1 19.878
9 F. Foray Suzuki GSX-R1000 K8 22.892
10 B. Burrell Honda CBR1000RR 23.050
11 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 31.698
12 S. Saltarelli Suzuki GSX-R1000 K8 32.952
13 J. Millet Yamaha YZF-R1 35.502
14 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 K8 37.798
15 S. Morais Kawasaki ZX-10R 42.098
16 K. Foray Yamaha YZF-R1 45.953
17 R.Mähr KTM 1190 RC8 1'00.432
18 O.Jezek Honda CBR1000RR 1'00.595
19 M.Jerman Honda CBR1000RR 1'02.708
20 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 K8 1'04.134
21 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 1'05.601
22 G.Jones Suzuki GSX-R1000 K8 1'12.642
23 M.Bond Suzuki GSX-R1000 K8 1'12.690
24 M.Savary Suzuki GSX-R1000 K8 1'12.821
25 N.Rosso Honda CBR1000RR 1'18.918
26 L. Van Houwelinngeedn Yamaha YZF-R1 1'23.809
27 M.Drobný Honda CBR1000RR 1'24.144
28 J. Stibilj Honda CBR1000RR 1'26.189
29 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 K8 1'28.272
30 P. Pekkanen KTM 1190 RC8 1'28.903
31 G.Junod Yamaha YZF-R1 1'28.989
32 T. Lorenzetti Suzuki GSX-R1000 K8 1'32.965
33 V. Bortone Kawasaki ZX-10R 1'41.068
2 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 K8 2.995
3 M.Berger Honda CBR1000RR 3.938
4 M.Pirro Yamaha YZF-R1 4.773
5 M.Smrz Honda CBR1000RR 17.166
6 A. Polita Ducati 1098R 17.482
7 S. Barrier Yamaha YZF-R1 19.452
8 C. Corti Yamaha YZF-R1 19.878
9 F. Foray Suzuki GSX-R1000 K8 22.892
10 B. Burrell Honda CBR1000RR 23.050
11 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 31.698
12 S. Saltarelli Suzuki GSX-R1000 K8 32.952
13 J. Millet Yamaha YZF-R1 35.502
14 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 K8 37.798
15 S. Morais Kawasaki ZX-10R 42.098
16 K. Foray Yamaha YZF-R1 45.953
17 R.Mähr KTM 1190 RC8 1'00.432
18 O.Jezek Honda CBR1000RR 1'00.595
19 M.Jerman Honda CBR1000RR 1'02.708
20 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 K8 1'04.134
21 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 1'05.601
22 G.Jones Suzuki GSX-R1000 K8 1'12.642
23 M.Bond Suzuki GSX-R1000 K8 1'12.690
24 M.Savary Suzuki GSX-R1000 K8 1'12.821
25 N.Rosso Honda CBR1000RR 1'18.918
26 L. Van Houwelinngeedn Yamaha YZF-R1 1'23.809
27 M.Drobný Honda CBR1000RR 1'24.144
28 J. Stibilj Honda CBR1000RR 1'26.189
29 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 K8 1'28.272
30 P. Pekkanen KTM 1190 RC8 1'28.903
31 G.Junod Yamaha YZF-R1 1'28.989
32 T. Lorenzetti Suzuki GSX-R1000 K8 1'32.965
33 V. Bortone Kawasaki ZX-10R 1'41.068
STK 600: Rea in volata su Baz
Portimao - Gino Rea, poleman della Superstock 600, ha confermato la sua prestazione in prova con la vittoria in gara. Vittoria sudatissima e contesagli fino all'ultimo dal campioine europeo, Loris Baz, che si è dovuto arrendere solo dopo una tiratissima volata da fotofinish sotto il traguardo finale.
Rea era transitato in testa al termine del primo giro, poi al comando gli era subentrato Linfoot, ma dal terzo giro le redini della corsa erano passate a Baz. A tre giri dal termine Linfoot cadeva, si rialzava e ripartiva, mentre Rea tornava al comando e lo manteneva sino alla fine precedendo Baz, e Bussolotti, che riusciva a prevalere su Lonbois. Dal sesto all'ottavo posto altri tre italiani: Berretta, Petrucci e Massei.
Rea era transitato in testa al termine del primo giro, poi al comando gli era subentrato Linfoot, ma dal terzo giro le redini della corsa erano passate a Baz. A tre giri dal termine Linfoot cadeva, si rialzava e ripartiva, mentre Rea tornava al comando e lo manteneva sino alla fine precedendo Baz, e Bussolotti, che riusciva a prevalere su Lonbois. Dal sesto all'ottavo posto altri tre italiani: Berretta, Petrucci e Massei.
STK 600: classifica
1
G.Rea
Yamaha
YZF-R6
2 L. Baz Yamaha YZF-R6 0.060
3 M.Bussolotti Yamaha YZF-R6 3.161
4 V. Lonbois Suzuki GSX-R600 3.819
5 J. Day Honda CBR600RR 10.038
6 D. Beretta Suzuki GSX-R600 12.283
7 D. Petrucci Yamaha YZF-R6 14.822
8 F. Massei Honda CBR600RR 15.215
9 M.Lussiana Yamaha YZF-R6 16.046
10 J. Guarnoni Yamaha YZF-R6 16.416
11 D. Linfoot Yamaha YZF-R6 24.940
12 J. Litjens Yamaha YZF-R6 25.267
13 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600 26.040
14 M.Gines Yamaha YZF-R6 27.131
15 F. Karlsen Yamaha YZF-R6 30.629
16 L. Biliotti Honda CBR600RR 31.394
17 A. Carvalho Yamaha YZF-R6 32.626
18 B. Toal Honda CBR600RR 32.677
19 Y. Guerra Yamaha YZF-R6 32.969
20 R. Costantini Yamaha YZF-R6 42.691
21 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600 46.860
22 H. Van Den Berg Honda CBR600RR 49.356
23 N. Pouhair Yamaha YZF-R6 50.016
24 E. La Marra Suzuki GSX-R600 50.051
25 H. Johansson Yamaha YZF-R6 51.441
26 G.Black Yamaha YZF-R6 57.821
27 N. Calero Yamaha YZF-R6 1'09.962
28 S. Lowes Honda CBR600RR 1'12.333
29 M.Stoklosa Honda CBR600RR 1'19.413
2 L. Baz Yamaha YZF-R6 0.060
3 M.Bussolotti Yamaha YZF-R6 3.161
4 V. Lonbois Suzuki GSX-R600 3.819
5 J. Day Honda CBR600RR 10.038
6 D. Beretta Suzuki GSX-R600 12.283
7 D. Petrucci Yamaha YZF-R6 14.822
8 F. Massei Honda CBR600RR 15.215
9 M.Lussiana Yamaha YZF-R6 16.046
10 J. Guarnoni Yamaha YZF-R6 16.416
11 D. Linfoot Yamaha YZF-R6 24.940
12 J. Litjens Yamaha YZF-R6 25.267
13 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600 26.040
14 M.Gines Yamaha YZF-R6 27.131
15 F. Karlsen Yamaha YZF-R6 30.629
16 L. Biliotti Honda CBR600RR 31.394
17 A. Carvalho Yamaha YZF-R6 32.626
18 B. Toal Honda CBR600RR 32.677
19 Y. Guerra Yamaha YZF-R6 32.969
20 R. Costantini Yamaha YZF-R6 42.691
21 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600 46.860
22 H. Van Den Berg Honda CBR600RR 49.356
23 N. Pouhair Yamaha YZF-R6 50.016
24 E. La Marra Suzuki GSX-R600 50.051
25 H. Johansson Yamaha YZF-R6 51.441
26 G.Black Yamaha YZF-R6 57.821
27 N. Calero Yamaha YZF-R6 1'09.962
28 S. Lowes Honda CBR600RR 1'12.333
29 M.Stoklosa Honda CBR600RR 1'19.413
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