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Paolo Flammini: nel 2009 una Sbk mai vista

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 05/10/2008 in Sbk

L'amministratore delegato della FGSport ribadisce il grande successo del campionato delle derivate di serie e annuncia: dal 2009 proibite le sospensioni a controllo elettronico

Paolo Flammini: nel 2009 una Sbk mai vista
Paolo Flammini, amministratore delegato della FGSport
"Gli ultimi quattro anni sono stati estremamente positivi per il mondiale Superbike – dichiara Paolo Flammini, amministratore delegato della FGSport, la società romana che gestisce il massimo campionato delle derivate di serie – sia per quanto riguarda il contenimento dei costi, sia per l'equilibrio delle prestazioni raggiunto col nuovo regolamento tecnico".
Come in passato, Paolo Flammini ha riunito qui a Magny Cours in una sala dell'autodromo i giornalisti più vicini alla Superbike per una breve conferenza stampa in cui fare il punto della situazione e parlare anche degli sviluppi futuri.

"Il problema più impellente al momento – continua – è l'elettronica. Negli ultimi tempi i costi dell'elettronica di base sono calati notevolmente e oggi si può dire che un sistema evoluto di gestione del motore e di controllo della trazione è alla portata di tutti i team. Ciò su cui si ragiona è dunque la nuova frontiera, quella dell'elettronica applicata alle sospensioni. Permetterla avrebbe significato un sensibile aumento dei costi per i team, visto che quantomeno avrebbe comportato l'assunzione di un altro ingegnere per questo specifico ruolo. Così, in accordo con la FIM, abbiamo deciso di bandire le sospensioni a controllo elettronico a partire dal 2009".
E' noto comunque che il controllo elettronico delle sospensioni entro breve tempo sarà disponibile su alcuni modelli di serie, ma questo non preoccupa la FGSport. "Le moto che corrono nella Superbike – spiega Paolo Flammini – sono derivate di serie e le sospensioni non sono quelle standard, quindi non c'è problema: le sospensioni speciali che monteranno per correre non avranno controlli elettronici. Tutto qui".
Il problema però si pone per le Superstock, alle quali sono concesse modifiche molto limitate al comparto sospensioni. Quando queste avranno di serie il controllo elettronico, come ci si regolerà? "Fortunatamente abbiamo ancora del tempo a disposizione per decidere – interviene Paolo Ciabatti, direttore generale della FGSport – ci sono al momento due correnti di pensiero: una favorevole a lasciar correre le Superstock con le sospensioni di serie anche se a controllo elettronico, l'altra favorevole alla concessione di modifiche, ma a patto di eliminare l'elettronica. Vedremo".
Paolo Flammini: nel 2009 una Sbk mai vista
La conferenza a Magny Cours
Il discorso è poi scivolato sul calendario, in cui si nota soprattutto l'incertezza a proposito di Brands Hatch, la corsa che raccoglie tradizionalmente il pubblico più numeroso del campionato Superbike.
"Confermo che il primo evento della stagione sarà a Phillip Island il 1° marzo. Stiamo ancora discutendo a proposito di Brands Hatch – ammette Paolo Flammini – ma contiamo di sciogliere ogni riserva entro la fine di ottobre. In ogni caso avremo un calendario fantastico e l'aggiunta del Sud Africa ci porta in un altro continente. In futuro avremo un altro GP in Asia, così che ci siano cinque eventi extraeuropei in un totale che non deve superare, a nostro avviso, i quindici gran premi".
"L'anno prossimo sarà una stagione eccezionale per la Superbike, forse la più bella della sua storia, anche se io spero ovviamente che ce ne possano essere di ancor più belle nel 2010 e oltre. Avremo sette Case ufficiali e a queste si aggiungerà nel 2010 la KTM e forse anche la MV Agusta. Al momento con la MV non ci sono ancora stati contatti che mi autorizzino a fare questa supposizione, però ho sentito che la Harley Davidson è interessata a far partecipare la MV al nostro campionato".
Nel corso della conferenza stampa non è stato trascurato l'argomento di scontro fra Superbike e MotoGP, fra FGSport e Dorna: l'eventuale istituzione della classe 600 MotoGP, magari con motori derivati di serie, come è stato ventilato.
"Noi continuiamo ad avere la massima fiducia nella Federazione Motociclistica Internazionale – ha affermato Paolo Flammini – Siamo certi che manterrà la netta distinzione fra prototipi e derivate di serie, che ha già ribadito in occasione della vertenza WCM. Se questa distinzione non venisse rispettata, ci sarebbe lavoro per i nostri uffici legali. La MotoGP deve essere sotto ogni aspetto una categoria di prototipi".

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