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Neukirchner e Xaus vincono a Misano
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Due corse da ricordare, cariche di agonismo, ricche di colpi di scena. In Gara-1 si impone il tedesco della Suzuki, in Gara-2 è vincente l'eccezionale grinta dello spagnolo, che precede un Biaggi dei tempi migliori
Misano – Ancora una volta gli assenti hanno avuto torto. Il mondiale Superbike ha mantenuto le promesse ed ha offerto agli spettatori, ma anche agli addetti ai lavori che sono abituati al grande spettacolo di questo campionato, emozioni intensissime, brividi e adrenalina. Una giornata di sport come non se ne vivono spesso nemmeno in quel grande show che sono le competizioni di velocità in moto.
In Gara-1, come leggerete nella cronaca, si sono alternati al comando Bayliss, Xaus e Corser, ma alla fine a prevalere è stato Max Neukirchner, risalito dalle posizioni di secondo piano quasi senza farsi notare, per poi attaccare con la massima determinazione una volta raggiunti i primi. Non è mancato un motivo di polemica offerto dalla doppia caduta di Biaggi e Fabrizio mentre duellavano fra loro. I due romani si sono incolpati a vicenda, ma sembra giusto attribuire almeno la percentuale più alta di colpa a Fabrizio che, cadendo nel tentativo di sorpasso, ha trascinato con sé Max. In Gara-2 corsa sospesa poco dopo il via, ripartenza e vittoria di forza di Xaus, non senza una lotta durissima con Bayliss, Biaggi e Corser.
Bella gara dei privati Lanzi e Smrz, giornata no invece per Haga e Checa, che non solo non hanno trovato il ritmo giusto a Misano, ma hanno dovuto restituire a Bayliss una parte dei punti di vantaggio in classifica generale che con tanta fatica erano riusciti a togliergli.
Tragico invece il bilancio della Kawasaki nel GP di casa PSG-1: nessuna moto in classifica, tra cadute e guai tecnici di Laconi e Tamada. Le prove avevano lasciato scorgere un potenziale decisamente migliore.
Passando alle altre corse della giornata, la Supersport ha rovinato la media con una gara incolore, insapore, inodore. Ha vinto Pitt, ma non se n'è quasi accorto nessuno. Bellissima invece – come spesso accade – la Superstock 1000, che ha celebrato un campione che stava ricercando se stesso: Alex Polita in sella alla Ducati di Borciani. Il Team Sterilgarda, una settimana fa in crisi esistenziale, lascia Misano con un bottino eccezionale: due vittorie e un secondo posto.
SBK Gara-1: Neukirchner beffa tutti
Misano – Quattro Ducati affrontano assieme la prima curva: esce in testa Bayliss seguito da Xaus, Biaggi e Fabrizio. Xaus attacca subito Bayliss e lo supera conquistando il comando; Biaggi è attaccato da Fabrizio e al quinto posto si fa largo Corser che supera Nieto. Cade Laconi ed è fuori.
Al secondo giro anche Biaggi supera Bayliss e si getta alla caccia del compagno di squadra che ha già accumulato sei decimi di vantaggio.
Che cosa sucede a Bayliss? Al terzo giro l'australiano della Ducati cede anche al compagno di squadra, Michel Fabrizio, e all'arrembante Corser, mentre, alle loro spalle, i tre piloti della Suzuki Alstare lottano fra loro, seguiti da Lanzi, Checa e Tamada. Smrz è solo quindicesimo e precede Haga.
Avanza Fabrizio, che passa Biaggi e punta su Xaus. Biaggi, a ruota di Fabrizio lo attacca con determinazione, lo supera, viene risuperato e della bagarre fra i due beneficia Corser, che riesce a passare Max sistemandosi a ruota di Fabrizio. La Kawasaki perde anche Tamada. Al settimo giro Corse comincia da lontano, sceglie per tempo la linea interna, allunga la staccata e infila Fabrizio, poi, con una progressione efficacissima, in pochi istanti è già a ruota di Xaus.
Sono passati solo otto giri dal via, ma sembra che ogni giro sia l'ultimo. Xaus e Corse lottano col coltello fra i denti, mentre alle loro spalle, staccati di pochi metri, Fabrizio, Biaggi e Bayliss si "massacrano" rischiando di eliminarsi a vicenda. Il fattaccio succede all'undicesimo giro, quando Michel tenta il sorpasso all'interno di Biaggi, lo spazio è strettissimo, Max non cede, i due si toccano e finiscono entrambi a terra.
A questo punto la classifica vede Xaus e Corser incollati al comando, poi Neukirchner che, quatto quatto è risalito al terzo posto, Bayliss quarto a 2"7 dal leader e Lanzi quinto a 3"4 davanti a Checa e ad un arrembante (come sempre) Smrz, protagonista di una grande rimonta. Haga è decimo a 12" e precede Muggeridge, Kagayama e Nieto.
Intanto Corser ha rotto gli indugi ed ha preso il comando. Xaus inizialmente resiste, poi deve guardarsi le spalle da Neukirchner, che con una condotta di gara apparentemente da ragioniere, in realtà tutta all'attacco, prima ha ragione dello spagnolo, poi insiste, prende anhe Corser e quasi con facilità infila anche lui e si insedia al comando. Una prima manche davvero incredibile!
A cinque giri dalla fine la lotta per la vittoria sembra circoscritta a Neukirchner e Corser, separati da tre decimi di secondo, ma è in corso una lotta furente per il terzo posto fra Xaus e Bayliss, che alla fine ha ragione dello spagnolo, e per il quinto posto fra Checa, Lanzi e Smrz.
La corsa però finisce senza ulteriori colpi di scena: Neukirchner vince con mezzo secondo su Corser e 2" su Bayliss. Quarto è Xaus, certamente in crisi di gomme, e quinto Checa che vince la volata con Lanzi.
Che cosa sucede a Bayliss? Al terzo giro l'australiano della Ducati cede anche al compagno di squadra, Michel Fabrizio, e all'arrembante Corser, mentre, alle loro spalle, i tre piloti della Suzuki Alstare lottano fra loro, seguiti da Lanzi, Checa e Tamada. Smrz è solo quindicesimo e precede Haga.
Avanza Fabrizio, che passa Biaggi e punta su Xaus. Biaggi, a ruota di Fabrizio lo attacca con determinazione, lo supera, viene risuperato e della bagarre fra i due beneficia Corser, che riesce a passare Max sistemandosi a ruota di Fabrizio. La Kawasaki perde anche Tamada. Al settimo giro Corse comincia da lontano, sceglie per tempo la linea interna, allunga la staccata e infila Fabrizio, poi, con una progressione efficacissima, in pochi istanti è già a ruota di Xaus.
Sono passati solo otto giri dal via, ma sembra che ogni giro sia l'ultimo. Xaus e Corse lottano col coltello fra i denti, mentre alle loro spalle, staccati di pochi metri, Fabrizio, Biaggi e Bayliss si "massacrano" rischiando di eliminarsi a vicenda. Il fattaccio succede all'undicesimo giro, quando Michel tenta il sorpasso all'interno di Biaggi, lo spazio è strettissimo, Max non cede, i due si toccano e finiscono entrambi a terra.
A questo punto la classifica vede Xaus e Corser incollati al comando, poi Neukirchner che, quatto quatto è risalito al terzo posto, Bayliss quarto a 2"7 dal leader e Lanzi quinto a 3"4 davanti a Checa e ad un arrembante (come sempre) Smrz, protagonista di una grande rimonta. Haga è decimo a 12" e precede Muggeridge, Kagayama e Nieto.
Intanto Corser ha rotto gli indugi ed ha preso il comando. Xaus inizialmente resiste, poi deve guardarsi le spalle da Neukirchner, che con una condotta di gara apparentemente da ragioniere, in realtà tutta all'attacco, prima ha ragione dello spagnolo, poi insiste, prende anhe Corser e quasi con facilità infila anche lui e si insedia al comando. Una prima manche davvero incredibile!
A cinque giri dalla fine la lotta per la vittoria sembra circoscritta a Neukirchner e Corser, separati da tre decimi di secondo, ma è in corso una lotta furente per il terzo posto fra Xaus e Bayliss, che alla fine ha ragione dello spagnolo, e per il quinto posto fra Checa, Lanzi e Smrz.
La corsa però finisce senza ulteriori colpi di scena: Neukirchner vince con mezzo secondo su Corser e 2" su Bayliss. Quarto è Xaus, certamente in crisi di gomme, e quinto Checa che vince la volata con Lanzi.
SBK Gara-1: classifica
1
M.
Neukirchner
Suzuki
GSX-R1000
2 T. Corser Yamaha YZF-R1 0.542
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 2.249
4 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 3.028
5 C. Checa Honda CBR1000RR 5.408
6 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 5.518
7 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 6.202
8 G. Lavilla Honda CBR1000RR 18.279
9 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 19.072
10 N. Haga Yamaha YZF-R1 19.132
11 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 28.098
12 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 34.385
13 S. Aoyama Honda CBR1000RR 34.572
14 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 34.902
15 D. Checa Yamaha YZF-R1 39.979
16 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 44.669
17 R. Rolfo Honda CBR1000RR 49.290
18 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 59.304
2 T. Corser Yamaha YZF-R1 0.542
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 2.249
4 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 3.028
5 C. Checa Honda CBR1000RR 5.408
6 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 5.518
7 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 6.202
8 G. Lavilla Honda CBR1000RR 18.279
9 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 19.072
10 N. Haga Yamaha YZF-R1 19.132
11 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 28.098
12 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 34.385
13 S. Aoyama Honda CBR1000RR 34.572
14 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 34.902
15 D. Checa Yamaha YZF-R1 39.979
16 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 44.669
17 R. Rolfo Honda CBR1000RR 49.290
18 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 59.304
SBK Gara-2: Xaus il più duro dei duri
Misano – Xaus è il più veloce al via, come nella prima manche, e gli si accodano Corser, Biaggi, Fabrizio, Bayliss, Kagayama, Laconi, Nieto, Haga e Lanzi. Sul rettilineo, all'inizio del secondo giro, Fabrizio, uscito forte dalla curva, rallenta improvvisamente e vistosamente, alza il braccio e si ferma sulla destra. Gara finita.
In testa, Corser è stretto fra i due piloti del Team Sterilgarda: Xaus, che resiste al comando, e Biaggi che lo segue a ruota. Fabrizio non è ancora arrivato al box, che la corsa viene sospesa con l'esposizione della bandiera rossa: la Honda di Muggeridge ha appena inondato di vapori d'olio la pista.
Si riparte da zero e Fabrizio, che si era ritirato per un principio d'incendio nella zona della carenatura sottostante la manopola destra, può schierarsi nuovamente al via. Dopo mezz'ora di sosta, un altro semaforo e questa volta il più lesto è Bayliss, seguito dal formidabile Corser e da Xaus e Biaggi. Xaus passa Corser e guadagna il secondo posto, ma il pilota della Yamaha gli restituisce presto il favore e torna in scia a Bayliss, mentre Sofuoglu drizza una curva e cade nello spazio di fuga.
I primi due sembrano avere un passo superiore: Corser al secondo passaggio ha fatto registrare il giro più veloce in 1'37"5, ma Bayliss è più lento solo di un decimo. Con loro, l'unico sotto 1'38" è Lanzi, che occupa il quinto posto alle spalle di Xaus e Biaggi, mentre sesto è Nieto che precede Haga, Fabrizio e Neukirchner. Ricominciano i guai per la Kawasaki con la caduta di Tamada. Al quinto giro il ritmo è aumentato: anche Biaggi e Xaus sono scesi sotto 1'38" per raggiungere i fuggitivi Corser – passato nel frattempo a condurre – e Bayliss. La Kawasaki registra il secondo ritiro: Laconi si ferma per problemi tecnici. Due giri più tardi il gruppo si è nuovamente sgranato: i primi due filano di concerto, mentre la coppia Xaus-Biaggi, impegnata in un duro duello in famiglia, si è fatta staccare di 2"6. Il più veloce in pista in questo momento è Haga, che ha raggiunto Lanzi e all'ottavo passaggio gli strappa il quinto posto. Haga insiste con tempi da primato e presto inquadra nel mirino la ruota posteriore di Biaggi; in quattro tornate recupera oltre 2" , è largamente il più veloce in pista, tanto che con quel ritmo non gli è precluso nessun obiettivo, però deve prima liberarsi della tostissima coppia della Sterilgarda.
A quattordicesimo giro Bayliss torna in testa, mentre Haga, persa la concentrazione dell'inseguimento, ha calato il ritmo e si è fatto nuovamente staccare da Xaus e Biaggi che invece hanno accelerato riportandosi su Corser e Bayliss. Ora il più veloce è Xaus, che gira in 1'37"7. Lo spagnolo riagguanta Corser e la coppia di testa diventa un tris, mentre Biaggi è quarto a 2"2 e Haga quinto a 3"6 davanti a Lanzi, Fabrizio, Neukirchner, Checa e Smrz.
In testa il clima si arroventa: Xaus scavalca Corser, poi attacca anche Bayliss e gli strappa il comando. La battaglia spesso è disordinata, con traiettorie che si incrociano, e i tempi sul giro ne soffrono. Così ne approfitta Biaggi che invece accelera e si riaggancia ai primi. A quattro giri dal termine Corser, dopo aver superato Bayliss, allarga una curva, finisce ai bordi dello spazio di fuga, sullo sporco, è costretto a rallentare, ma rientra alle spalle di Haga. Lo stesso fa poco dopo Bayliss, che deve cedere strada a Xaus e Biaggi.
A tre giri dalla fine Xaus comanda con 1" su Biaggi, 2"3 su Bayliss, 5" su Haga e 5"6 su Corser. Nei giri che mancano alla bandiera a scacchi lo spagnolo aumenta ancora il suo margine e lo conserva fino alla fine, cogliendo la sua prima vittoria del 2008 nel GP che ha siglato ufficialmente il suo passaggio, a fine stagione, alla BMW. Secondo è Biaggi che regola Bayliss, Haga, Corser e Lanzi. Neukirchner, vincitore di Gara-1, è settimo con un ritardo di 15" e Checa lo segue di una posizione.
In testa, Corser è stretto fra i due piloti del Team Sterilgarda: Xaus, che resiste al comando, e Biaggi che lo segue a ruota. Fabrizio non è ancora arrivato al box, che la corsa viene sospesa con l'esposizione della bandiera rossa: la Honda di Muggeridge ha appena inondato di vapori d'olio la pista.
Si riparte da zero e Fabrizio, che si era ritirato per un principio d'incendio nella zona della carenatura sottostante la manopola destra, può schierarsi nuovamente al via. Dopo mezz'ora di sosta, un altro semaforo e questa volta il più lesto è Bayliss, seguito dal formidabile Corser e da Xaus e Biaggi. Xaus passa Corser e guadagna il secondo posto, ma il pilota della Yamaha gli restituisce presto il favore e torna in scia a Bayliss, mentre Sofuoglu drizza una curva e cade nello spazio di fuga.
I primi due sembrano avere un passo superiore: Corser al secondo passaggio ha fatto registrare il giro più veloce in 1'37"5, ma Bayliss è più lento solo di un decimo. Con loro, l'unico sotto 1'38" è Lanzi, che occupa il quinto posto alle spalle di Xaus e Biaggi, mentre sesto è Nieto che precede Haga, Fabrizio e Neukirchner. Ricominciano i guai per la Kawasaki con la caduta di Tamada. Al quinto giro il ritmo è aumentato: anche Biaggi e Xaus sono scesi sotto 1'38" per raggiungere i fuggitivi Corser – passato nel frattempo a condurre – e Bayliss. La Kawasaki registra il secondo ritiro: Laconi si ferma per problemi tecnici. Due giri più tardi il gruppo si è nuovamente sgranato: i primi due filano di concerto, mentre la coppia Xaus-Biaggi, impegnata in un duro duello in famiglia, si è fatta staccare di 2"6. Il più veloce in pista in questo momento è Haga, che ha raggiunto Lanzi e all'ottavo passaggio gli strappa il quinto posto. Haga insiste con tempi da primato e presto inquadra nel mirino la ruota posteriore di Biaggi; in quattro tornate recupera oltre 2" , è largamente il più veloce in pista, tanto che con quel ritmo non gli è precluso nessun obiettivo, però deve prima liberarsi della tostissima coppia della Sterilgarda.
A quattordicesimo giro Bayliss torna in testa, mentre Haga, persa la concentrazione dell'inseguimento, ha calato il ritmo e si è fatto nuovamente staccare da Xaus e Biaggi che invece hanno accelerato riportandosi su Corser e Bayliss. Ora il più veloce è Xaus, che gira in 1'37"7. Lo spagnolo riagguanta Corser e la coppia di testa diventa un tris, mentre Biaggi è quarto a 2"2 e Haga quinto a 3"6 davanti a Lanzi, Fabrizio, Neukirchner, Checa e Smrz.
In testa il clima si arroventa: Xaus scavalca Corser, poi attacca anche Bayliss e gli strappa il comando. La battaglia spesso è disordinata, con traiettorie che si incrociano, e i tempi sul giro ne soffrono. Così ne approfitta Biaggi che invece accelera e si riaggancia ai primi. A quattro giri dal termine Corser, dopo aver superato Bayliss, allarga una curva, finisce ai bordi dello spazio di fuga, sullo sporco, è costretto a rallentare, ma rientra alle spalle di Haga. Lo stesso fa poco dopo Bayliss, che deve cedere strada a Xaus e Biaggi.
A tre giri dalla fine Xaus comanda con 1" su Biaggi, 2"3 su Bayliss, 5" su Haga e 5"6 su Corser. Nei giri che mancano alla bandiera a scacchi lo spagnolo aumenta ancora il suo margine e lo conserva fino alla fine, cogliendo la sua prima vittoria del 2008 nel GP che ha siglato ufficialmente il suo passaggio, a fine stagione, alla BMW. Secondo è Biaggi che regola Bayliss, Haga, Corser e Lanzi. Neukirchner, vincitore di Gara-1, è settimo con un ritardo di 15" e Checa lo segue di una posizione.
SBK Gara-2: classifica
1
R.
Xaus
Ducati
1098 RS 08
2 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1.035
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 4.158
4 N. Haga Yamaha YZF-R1 5.466
5 T. Corser Yamaha YZF-R1 6.759
6 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 13.468
7 M. Neukirchner Suzuki GSX-R1000 15.221
8 C. Checa Honda CBR1000RR 16.687
9 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 17.030
10 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 17.681
11 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 21.356
12 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 28.676
13 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 31.304
14 G. Lavilla Honda CBR1000RR 32.339
15 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 33.716
16 D. Checa Yamaha YZF-R1 34.171
17 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 40.638
18 R. Rolfo Honda CBR1000RR 41.136
19 S. Aoyama Honda CBR1000RR 49.699
2 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1.035
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 4.158
4 N. Haga Yamaha YZF-R1 5.466
5 T. Corser Yamaha YZF-R1 6.759
6 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 13.468
7 M. Neukirchner Suzuki GSX-R1000 15.221
8 C. Checa Honda CBR1000RR 16.687
9 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 17.030
10 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 17.681
11 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 21.356
12 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 28.676
13 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 31.304
14 G. Lavilla Honda CBR1000RR 32.339
15 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 33.716
16 D. Checa Yamaha YZF-R1 34.171
17 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 40.638
18 R. Rolfo Honda CBR1000RR 41.136
19 S. Aoyama Honda CBR1000RR 49.699
SS: vince Pitt, ma che sonno...
Misano – Una corsa predestinata: Parkes in fuga e Pitt all'inseguimento. Inizia così e promette di durare sino alla fine. In quattro giri l'australiano della Yamaha accumula mezzo secondo sull'australiano della Honda, che dimostra però di poter controllare il distacco e l'avversario. Dietro di loro Jones in totale solitudine, quindi Rea e Aitchison. La lotta è per il sesto posto fra un gruppo composto da Foret, Harms, Veneman, Clementi e Roccoli.
All'ottavo giro Pitt passa a condurre, tanto per rompere la monotonia, e Parkes si accoda. Ma qui il pronostico del duello fra i due australiani va a farsi benedire: Parkes commette un errore, scivola, rialza la moto, ritorna in pista, ma intanto gli altri si sono involati. L'ennesima gara buttata.
Jones, che sino a quel momento appariva in recupero sui primi due ed effettivamente girava più forte di qualche decimo, vede Pitt aumentare il ritmo e si arrende, pago del secondo posto, considerando che Rea, terzo, è troppo distante per pensare ad attaccarlo.
Al quindicesimo giro la situazione è la seguente: Pitt in testa con 3"6 su Jones e 9"6 su Rea. Per il quarto posto lottano Foret, Aitchison e Harms racchiusi in 1"3; settimo è Roccoli in duello con Veneman, seguiti da Clementi, Vizziello e da Parkes, in lento recupero, che mantiene almeno la soddisfazione del primato sul giro.
La corsa procede mentre sul prato gli spettatori ronfano della grossa. I numeri chiariscono meglio di ogni altra cosa la monotonia della gara: tra primo e secondo 6"; tra secondo e terzo 4"; tra terzo e quarto 5", e così via... Fortunatamente arriva l'ultimo giro: Pitt, fresco come una rosa nonostante il caldo torrido, si alza in piedi, assume pose da imperatore sulla moto, e taglia il traguardo di una corsa vinta con una mano sola. Jones è secondo e mette in fila Rea, Foret, Harms, Aitchison e Roccoli, primo degli italiani. All'uscita dall'ultima curva del suo ultimo giro Scambia vivacizza per un attimo l'atmosfera producendosi in una caduta paurosa che lo vede uscire in barella.
All'ottavo giro Pitt passa a condurre, tanto per rompere la monotonia, e Parkes si accoda. Ma qui il pronostico del duello fra i due australiani va a farsi benedire: Parkes commette un errore, scivola, rialza la moto, ritorna in pista, ma intanto gli altri si sono involati. L'ennesima gara buttata.
Jones, che sino a quel momento appariva in recupero sui primi due ed effettivamente girava più forte di qualche decimo, vede Pitt aumentare il ritmo e si arrende, pago del secondo posto, considerando che Rea, terzo, è troppo distante per pensare ad attaccarlo.
Al quindicesimo giro la situazione è la seguente: Pitt in testa con 3"6 su Jones e 9"6 su Rea. Per il quarto posto lottano Foret, Aitchison e Harms racchiusi in 1"3; settimo è Roccoli in duello con Veneman, seguiti da Clementi, Vizziello e da Parkes, in lento recupero, che mantiene almeno la soddisfazione del primato sul giro.
La corsa procede mentre sul prato gli spettatori ronfano della grossa. I numeri chiariscono meglio di ogni altra cosa la monotonia della gara: tra primo e secondo 6"; tra secondo e terzo 4"; tra terzo e quarto 5", e così via... Fortunatamente arriva l'ultimo giro: Pitt, fresco come una rosa nonostante il caldo torrido, si alza in piedi, assume pose da imperatore sulla moto, e taglia il traguardo di una corsa vinta con una mano sola. Jones è secondo e mette in fila Rea, Foret, Harms, Aitchison e Roccoli, primo degli italiani. All'uscita dall'ultima curva del suo ultimo giro Scambia vivacizza per un attimo l'atmosfera producendosi in una caduta paurosa che lo vede uscire in barella.
SS Gara: classifica
1
A.
Pitt
Honda
CBR600RR
2 C. Jones Honda CBR600RR 5.347
3 J. Rea Honda CBR600RR 9.183
4 F. Foret Yamaha YZF-R6 13.784
5 R. Harms Honda CBR600RR 15.863
6 M. Aitchison Triumph 675 15.967
7 M. Roccoli Yamaha YZF-R6 21.689
8 B. Veneman Suzuki GSX-R600 24.070
9 I. Clementi Triumph 675 26.075
10 B. Parkes Yamaha YZF-R6 30.387
11 G. Vizziello Honda CBR600RR 32.578
12 C. Walker Kawasaki ZX-6R 34.648
13 G. Nannelli Honda CBR600RR 36.040
14 J. Brookes Honda CBR600RR 37.896
15 D. Marrancone Yamaha YZF-R6 40.167
16 R. Lunadei Honda CBR600RR 40.841
17 W. De Angelis Honda CBR600RR 40.960
18 D. Van Keymeulebnel Suzuki GSX-R600 43.302
19 J. Günther Honda CBR600RR 45.275
20 D. Dell'omo Honda CBR600RR 47.944
21 L. Alfonsi Honda CBR600RR 49.173
22 G. Leblanc Honda CBR600RR 49.431
23 A. Brannetti Yamaha YZF-R6 51.984
24 G. Gowland Honda CBR600RR 52.547
25 J. Hidalgo Yamaha YZF-R6 1'06.850
26 B. Nemeth Honda CBR600RR 1'10.227
27 S. Barragan Honda CBR600RR 1'13.881
28 A. Magda Honda CBR600RR 1'29.572
2 C. Jones Honda CBR600RR 5.347
3 J. Rea Honda CBR600RR 9.183
4 F. Foret Yamaha YZF-R6 13.784
5 R. Harms Honda CBR600RR 15.863
6 M. Aitchison Triumph 675 15.967
7 M. Roccoli Yamaha YZF-R6 21.689
8 B. Veneman Suzuki GSX-R600 24.070
9 I. Clementi Triumph 675 26.075
10 B. Parkes Yamaha YZF-R6 30.387
11 G. Vizziello Honda CBR600RR 32.578
12 C. Walker Kawasaki ZX-6R 34.648
13 G. Nannelli Honda CBR600RR 36.040
14 J. Brookes Honda CBR600RR 37.896
15 D. Marrancone Yamaha YZF-R6 40.167
16 R. Lunadei Honda CBR600RR 40.841
17 W. De Angelis Honda CBR600RR 40.960
18 D. Van Keymeulebnel Suzuki GSX-R600 43.302
19 J. Günther Honda CBR600RR 45.275
20 D. Dell'omo Honda CBR600RR 47.944
21 L. Alfonsi Honda CBR600RR 49.173
22 G. Leblanc Honda CBR600RR 49.431
23 A. Brannetti Yamaha YZF-R6 51.984
24 G. Gowland Honda CBR600RR 52.547
25 J. Hidalgo Yamaha YZF-R6 1'06.850
26 B. Nemeth Honda CBR600RR 1'10.227
27 S. Barragan Honda CBR600RR 1'13.881
28 A. Magda Honda CBR600RR 1'29.572
STK 1000: il ritorno di Polita
Misano – Pirro, Giugliano, Berger: il risultato delle prove trova immediato riscontro nei primi metri della corsa delle Superstock 1000. Sul traguardo del primo giro Pirro comanda, mentre Berger ha superato Giugliano; i primi tre hanno già un paio di lunghezze sul gruppone degli inseguitori, capitanati da Perotti, seguito da Polita, Antonelli, Roberts, Seaton e dall'infotunato (clavicola rotta) Simeon.
Nel corse della seconda tornata Berger assume con decisione il comando, mentre cade Smrz ed è evitato per un soffio dai colleghi. Giugliano vede Berger allungare e si getta alla caccia dell'inglese superando Pirro. Polita, con la Ducati Sterilgarda stabilisce il giro più veloce scendendo per primo sotto 1'40" e si ritrova all'improvviso terzo davanti a Berger che ha sbagliato una curva e perso terreno a vantaggio di Giugliano che è passato a condurre con quattro decimi su Pirro.
Al sesto giro Polita, il Polita dei giorni migliori, dopo aver vinto il duello con Pirro è a ruota di Giugliano e si prepara ad attaccarlo. Intanto Berger ha completato la sua rimonta ed è a contatto della ruota posteriore di Pirro. Due giri ancora e Polita è al comando, ma Giugliano non lo molla e anche gli altri due non si staccano. Al quinto posto è Roberts, evidentemente limitato dalla ferita riportata nella caduta di venerdì; seguono Simeon, Antonelli e Colucci che ha guadagnato alcune posizioni.
A due giri dalla fine il duello fra Giugliano e Polita sta raggiungendo punte di altissima spettacolarità, con continui sorpassi e numeri di alta scuola acrobatica e di guida, ma tutto si interrompe quando Giugliano, chiudendo troppo la traiettoria in una curva lenta, perde il davanti e scivola lasciando via libera a Polita, che non ha più problemi ad aggiudicarsi una meritata vittoria.
Alle sue spalle – staccato di 1"4 – Pirro conclude tranquillamente al secondo posto, mentre Berger, che ha quasi 1" da Pirro e quindi nessun motivo di rischiare, si distrae nell'ultimo curvone, finisce sulla terra, solleva un gran polverone, controlla a stento la sua Honda e conclude terzo col cuore in gola. Roberts e Simeon, pur in condizioni fisiche piuttosto precarie, limitano i danni in classifica portando a casa un quarto e un quinto posto davanti ad Antonelli e Colucci.
Nel corse della seconda tornata Berger assume con decisione il comando, mentre cade Smrz ed è evitato per un soffio dai colleghi. Giugliano vede Berger allungare e si getta alla caccia dell'inglese superando Pirro. Polita, con la Ducati Sterilgarda stabilisce il giro più veloce scendendo per primo sotto 1'40" e si ritrova all'improvviso terzo davanti a Berger che ha sbagliato una curva e perso terreno a vantaggio di Giugliano che è passato a condurre con quattro decimi su Pirro.
Al sesto giro Polita, il Polita dei giorni migliori, dopo aver vinto il duello con Pirro è a ruota di Giugliano e si prepara ad attaccarlo. Intanto Berger ha completato la sua rimonta ed è a contatto della ruota posteriore di Pirro. Due giri ancora e Polita è al comando, ma Giugliano non lo molla e anche gli altri due non si staccano. Al quinto posto è Roberts, evidentemente limitato dalla ferita riportata nella caduta di venerdì; seguono Simeon, Antonelli e Colucci che ha guadagnato alcune posizioni.
A due giri dalla fine il duello fra Giugliano e Polita sta raggiungendo punte di altissima spettacolarità, con continui sorpassi e numeri di alta scuola acrobatica e di guida, ma tutto si interrompe quando Giugliano, chiudendo troppo la traiettoria in una curva lenta, perde il davanti e scivola lasciando via libera a Polita, che non ha più problemi ad aggiudicarsi una meritata vittoria.
Alle sue spalle – staccato di 1"4 – Pirro conclude tranquillamente al secondo posto, mentre Berger, che ha quasi 1" da Pirro e quindi nessun motivo di rischiare, si distrae nell'ultimo curvone, finisce sulla terra, solleva un gran polverone, controlla a stento la sua Honda e conclude terzo col cuore in gola. Roberts e Simeon, pur in condizioni fisiche piuttosto precarie, limitano i danni in classifica portando a casa un quarto e un quinto posto davanti ad Antonelli e Colucci.
STK 1000 Gara: classifica
1
A.
Polita
Ducati
1098R
2 M. Pirro Yamaha YZF-R1 1.471
3 M. Berger Honda CBR1000RR 2.382
4 B. Roberts Ducati 1098R 5.234
5 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 6.999
6 A. Antonelli Honda CBR1000RR 7.826
7 D. Colucci Ducati 1098R 11.349
8 F. Foray Suzuki GSX-R1000 13.493
9 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 14.110
10 K. Foray Yamaha YZF-R1 15.238
11 L. Verdini Yamaha YZF-R1 17.081
12 C. Corti Yamaha YZF-R1 17.546
13 B. Burrell Honda CBR1000RR 18.799
14 S. Barrier Yamaha YZF-R1 23.705
15 M. Baiocco Kawasaki ZX-10R 23.818
16 G. Jones Suzuki GSX-R1000 25.024
17 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R 29.595
18 R. Schouten Yamaha YZF-R1 30.075
19 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 31.504
20 D. Giugliano Suzuki GSX-R1000 38.389
21 D. Sacchetti Ducati 1098R 38.575
22 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 39.211
23 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 40.034
24 M. Bond Suzuki GSX-R1000 49.273
25 R. Mähr KTM 1190 RC8 49.442
26 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 50.200
27 M. Jerman Honda CBR1000RR 51.785
28 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 52.191
29 M. Drobný Honda CBR1000RR 59.213
30 J. Stibilj Honda CBR1000RR 1'12.140
31 L. Baroni KTM 1190 RC8 1'18.718
2 M. Pirro Yamaha YZF-R1 1.471
3 M. Berger Honda CBR1000RR 2.382
4 B. Roberts Ducati 1098R 5.234
5 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 6.999
6 A. Antonelli Honda CBR1000RR 7.826
7 D. Colucci Ducati 1098R 11.349
8 F. Foray Suzuki GSX-R1000 13.493
9 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 14.110
10 K. Foray Yamaha YZF-R1 15.238
11 L. Verdini Yamaha YZF-R1 17.081
12 C. Corti Yamaha YZF-R1 17.546
13 B. Burrell Honda CBR1000RR 18.799
14 S. Barrier Yamaha YZF-R1 23.705
15 M. Baiocco Kawasaki ZX-10R 23.818
16 G. Jones Suzuki GSX-R1000 25.024
17 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R 29.595
18 R. Schouten Yamaha YZF-R1 30.075
19 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 31.504
20 D. Giugliano Suzuki GSX-R1000 38.389
21 D. Sacchetti Ducati 1098R 38.575
22 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 39.211
23 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 40.034
24 M. Bond Suzuki GSX-R1000 49.273
25 R. Mähr KTM 1190 RC8 49.442
26 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 50.200
27 M. Jerman Honda CBR1000RR 51.785
28 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 52.191
29 M. Drobný Honda CBR1000RR 59.213
30 J. Stibilj Honda CBR1000RR 1'12.140
31 L. Baroni KTM 1190 RC8 1'18.718
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