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Sbk
Sulla BMW SBK ci sarà Ruben Xaus
di Luigi Rivola, foto di Marco Morittu
il 26/06/2008 in Sbk
A Misano Peter Muller, direttore delle attive sportive della BMW Motorrad anticipa il nome del primo pilota. Il secondo si saprà in settembre. Lo spagnolo sogna già il titolo. E Corser tratta ancora
Misano – Giovanile d'aspetto e di fisico, affabile, perfettamente inserito nel ruolo, con la camicia bianco azzurra su cui spicca il marchio dell'elica rotante, Peter Muller, direttore generale di tutte le attività sportive della BMW Motorrad è lì, di fronte a me con signora al seguito. Un'ora prima qualcuno mi ha detto: guarda che oggi la BMW rivela il nome dei suoi piloti. Possibile? Nessuno ha comunicato nulla, non ci sono bigliettini in sala stampa.
Solo questa confidenza. Che magari è già arrivata all'orecchio di tutti...
"Lei ha una camicia molto interessante – dico a Peter Muller additando il marchio BMW ed evitando il solito sistema di approccio tipo "che caldo, vero?" – Mi hanno detto che ha anche cose molto interessanti da dire...".
"Molto interessanti... – replica lui con fare modesto – Non so, forse... Mi dica che cosa vuole sapere".
Così è cominciata questa conferenza stampa improvvisata e decisamente anomala. Eravamo tre giornalisti e due fotografi: un'atmosfera quasi intima.
- Mi hanno detto che oggi sapremo il nome del primo pilota della BMW superbike.
"Esatto – conferma il manager tedesco – è Ruben Xaus. Abbiamo concluso un accordo di due anni e siamo molto lieti di questa scelta".
- Voci molto insistenti davano per certo l'ingaggio di Troy Corser. Come mai non è andato in porto?
"Ci sono stati ripetuti contatti, nell'arco di due mesi, ma alla fine non siamo arrivati a definire le condizioni di piena soddisfazione per entrambi. Avremo comunque un secondo top rider e il suo nome sarà reso pubblico senz'altro entro il mese di settembre".
- Un mese fa, nel corso della conferenza stampa organizzata in Germania per presentare la moto, la BMW annunciò che avrebbe assunto un top rider e una giovane promessa. Adesso lei parla di un secondo top rider...".
"Abbiamo ragionato su questo tema ed abbiamo concluso che nel nostro caso è importante avere comunque piloti esperti e veloci che possano confrontarsi. Quindi ci saranno due top rider".
- Che cosa è per la BMW un pilota come Ruben Xaus? Un top rider, oppure un campione esperto e veloce?
"Noi consideriamo Xaus un pilota molto esperto e un top rider. Ci interessa perché è stato sia pilota privato, sia ufficiale e ha dimostrato di poter vincere in entrambe le condizioni. La nostra convinzione è che la fama di corridore che cade spesso sia dovuta al fatto che in molti casi ha dato il massimo e anche più del massimo senza avere a disposizione materiale di prima scelta. Noi gli daremo materiale eccellente e lui andrà fortissimo senza cadere".
- Correrete anche nel campionato americano e nel mondiale Superstock?
"Al momento tutti i nostri sforzi sono concentrati sulla Superbike, ma certamente siamo interessati anche al mercato americano e quindi non potremo ignorare la SBK AMA. Ma è prematuro. Per quanto riguarda la Superstock, non è prevista una nostra presenza ufficiale, ma se qualche team vorrà correre con la nostra moto di serie, saremo lieti di favorirlo".
- A proposito del motore della BMW superbike, a Monaco sono state annunciate novità tecniche esclusive, in particolare riguardanti la testata. Qualcuno parla di distribuzione piezoelettrica... Peter Muller sorride anticipando una non risposta: "Le novità ci saranno – ammette – ma è presto per parlarne. Posso solo dire che la nostra moto non avrà la distribuzione a valvole pneumatiche e nemmeno desmodromica. Certamente avrà soluzioni tecniche originali, perché questa è la sola via per distinguersi dalla concorrenza giapponese".
- C'è una connessione e uno scambio di esperienze fra il reparto corse BMW auto e F1 e il reparto corse BMW moto?
"Nessuna collaborazione o ingerenza. Ci siamo resi conto che le corse di velocità in auto e in moto hanno esigenze tecniche, strategie operative e obiettivi diversi. Faremo le nostre esperienze e contiamo di essere competitivi in poco tempo".
- Per il secondo top rider avete fatto sondaggi fra i campioni della MotoGP?
"No e non lo faremo. Noi abbiamo bisogno di piloti che conoscano bene la Superbike Non è facile scegliere un pilota che abbia tutti i requisiti che cerchiamo, ma lo sceglieremo qui".
"Lei ha una camicia molto interessante – dico a Peter Muller additando il marchio BMW ed evitando il solito sistema di approccio tipo "che caldo, vero?" – Mi hanno detto che ha anche cose molto interessanti da dire...".
"Molto interessanti... – replica lui con fare modesto – Non so, forse... Mi dica che cosa vuole sapere".
Così è cominciata questa conferenza stampa improvvisata e decisamente anomala. Eravamo tre giornalisti e due fotografi: un'atmosfera quasi intima.
- Mi hanno detto che oggi sapremo il nome del primo pilota della BMW superbike.
"Esatto – conferma il manager tedesco – è Ruben Xaus. Abbiamo concluso un accordo di due anni e siamo molto lieti di questa scelta".
- Voci molto insistenti davano per certo l'ingaggio di Troy Corser. Come mai non è andato in porto?
"Ci sono stati ripetuti contatti, nell'arco di due mesi, ma alla fine non siamo arrivati a definire le condizioni di piena soddisfazione per entrambi. Avremo comunque un secondo top rider e il suo nome sarà reso pubblico senz'altro entro il mese di settembre".
- Un mese fa, nel corso della conferenza stampa organizzata in Germania per presentare la moto, la BMW annunciò che avrebbe assunto un top rider e una giovane promessa. Adesso lei parla di un secondo top rider...".
"Abbiamo ragionato su questo tema ed abbiamo concluso che nel nostro caso è importante avere comunque piloti esperti e veloci che possano confrontarsi. Quindi ci saranno due top rider".
- Che cosa è per la BMW un pilota come Ruben Xaus? Un top rider, oppure un campione esperto e veloce?
"Noi consideriamo Xaus un pilota molto esperto e un top rider. Ci interessa perché è stato sia pilota privato, sia ufficiale e ha dimostrato di poter vincere in entrambe le condizioni. La nostra convinzione è che la fama di corridore che cade spesso sia dovuta al fatto che in molti casi ha dato il massimo e anche più del massimo senza avere a disposizione materiale di prima scelta. Noi gli daremo materiale eccellente e lui andrà fortissimo senza cadere".
- Correrete anche nel campionato americano e nel mondiale Superstock?
"Al momento tutti i nostri sforzi sono concentrati sulla Superbike, ma certamente siamo interessati anche al mercato americano e quindi non potremo ignorare la SBK AMA. Ma è prematuro. Per quanto riguarda la Superstock, non è prevista una nostra presenza ufficiale, ma se qualche team vorrà correre con la nostra moto di serie, saremo lieti di favorirlo".
- A proposito del motore della BMW superbike, a Monaco sono state annunciate novità tecniche esclusive, in particolare riguardanti la testata. Qualcuno parla di distribuzione piezoelettrica... Peter Muller sorride anticipando una non risposta: "Le novità ci saranno – ammette – ma è presto per parlarne. Posso solo dire che la nostra moto non avrà la distribuzione a valvole pneumatiche e nemmeno desmodromica. Certamente avrà soluzioni tecniche originali, perché questa è la sola via per distinguersi dalla concorrenza giapponese".
- C'è una connessione e uno scambio di esperienze fra il reparto corse BMW auto e F1 e il reparto corse BMW moto?
"Nessuna collaborazione o ingerenza. Ci siamo resi conto che le corse di velocità in auto e in moto hanno esigenze tecniche, strategie operative e obiettivi diversi. Faremo le nostre esperienze e contiamo di essere competitivi in poco tempo".
- Per il secondo top rider avete fatto sondaggi fra i campioni della MotoGP?
"No e non lo faremo. Noi abbiamo bisogno di piloti che conoscano bene la Superbike Non è facile scegliere un pilota che abbia tutti i requisiti che cerchiamo, ma lo sceglieremo qui".
Ruben Xaus è sul palco del Paddock Show di Misano. Indossa la divisa del team Sterilgarda e Di Pillo, lo speaker, ha appena annunciato al pubblico degli appassionati che sarà lui il pilota della nuova BMW SBK nel 2009.
- Che cosa commenti in anteprima?
Risponde nel suo eccellente italiano: " Commento? Che sono felice. Mi si apre una nuova importante opportunità e sono convinto di essermela meritata".
- BMW dice che sei un top rider e che tante volte le tue cadute sono state causate da materiale non all'altezza.
"Davvero dicono questo? Meraviglioso! Significa che ho finalmente trovato il team giusto e che loro di moto e di corse se ne intendono davvero".
- Chi hai conosciuto del tuo nuovo team?
"Ho già avuto modo di conoscere tutti quelli con cui avrò a che fare, ho visto come lavorano e ho visto le moto. A fine stagione sarò in sella. Mi aspetto molto da questa nuova esperienza, ho compiuto trent'anni, ho un figlio piccolo e un altro in arrivo. Non potrò correre ancora molti anni, ma prima voglio un titolo mondiale perché sento che è alla mia portata e so che un'industria come la BMW, col suo potenziale tecnico ed economico non si getta in un'impresa di questo genere senza nutrire grandi ambizioni e predisporre i mezzi necessari. Questa è la volta buona".
Lasciato Xaus (raggiante) abbiamo incontrato Troy Corser. Sempre disponibile, l'australiano ha accettato di rispondere alla nostra inevitabile domanda: il mancato accordo con la BMW va inteso come un no definitvo, o invece in settembre scopriremo che il secondo pilota sei tu?
"Tutto è possibile – risponde ridendo Corser – Non c'è stata una chiusura definitiva e la trattativa è aperta".
- Pensi che si concluderà e che ti trasferirai in Germania?
"Che cosa vuoi che risponda? Non lo so. ma, ripeto, tutto è possibile".
- Che cosa commenti in anteprima?
Risponde nel suo eccellente italiano: " Commento? Che sono felice. Mi si apre una nuova importante opportunità e sono convinto di essermela meritata".
- BMW dice che sei un top rider e che tante volte le tue cadute sono state causate da materiale non all'altezza.
"Davvero dicono questo? Meraviglioso! Significa che ho finalmente trovato il team giusto e che loro di moto e di corse se ne intendono davvero".
- Chi hai conosciuto del tuo nuovo team?
"Ho già avuto modo di conoscere tutti quelli con cui avrò a che fare, ho visto come lavorano e ho visto le moto. A fine stagione sarò in sella. Mi aspetto molto da questa nuova esperienza, ho compiuto trent'anni, ho un figlio piccolo e un altro in arrivo. Non potrò correre ancora molti anni, ma prima voglio un titolo mondiale perché sento che è alla mia portata e so che un'industria come la BMW, col suo potenziale tecnico ed economico non si getta in un'impresa di questo genere senza nutrire grandi ambizioni e predisporre i mezzi necessari. Questa è la volta buona".
Lasciato Xaus (raggiante) abbiamo incontrato Troy Corser. Sempre disponibile, l'australiano ha accettato di rispondere alla nostra inevitabile domanda: il mancato accordo con la BMW va inteso come un no definitvo, o invece in settembre scopriremo che il secondo pilota sei tu?
"Tutto è possibile – risponde ridendo Corser – Non c'è stata una chiusura definitiva e la trattativa è aperta".
- Pensi che si concluderà e che ti trasferirai in Germania?
"Che cosa vuoi che risponda? Non lo so. ma, ripeto, tutto è possibile".
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