canonical: https://www.dueruote.it/sport/sbk/2008/05/28/la-riscoperta-dell-america.html
info: https://www.dueruote.it/sport/sbk/2008/05/28/la-riscoperta-dell-america.html
Sbk

La riscoperta dell'America

di Luigi Rivola
Condividi

Il sesto GP iridato del 2008 riporta negli Stati Uniti il massimo campionato delle derivate di serie. Lo ospita un autodromo nuovissimo non distante dal Lago Salato di Bonneville, il tempio dei record

Il circuito di Miller Park
Dopo tre anni di assenza, il mondiale Superbike ritorna negli Stati Uniti. Sotto certi aspetti è un evento storico che sigla la totale ripresa di questo campionato, visto che l'addio a Laguna Seca, tradizionale sede della prova americana, passata alla MotoGP, dal 2005, fu visto da molti come un colpo durissimo inflitto ad un'organizzazione ormai al collasso.
Bene, acqua passata.
Si torna quindi in America, ma non in California, bensì nell'Utah, non lontano da quel lago salato di Bonneville che ha scritto e scrive un capitolo importante della storia del motociclismo, quello dei record assoluti di velocità. L'autodromo, nuovo di trinca, si chiama Miller Motorsports Park, è stato inaugurato nel 2006, è considerato il più avanzato degli Stati Uniti e si trova a circa mezz'ora dalla città di Salt Lake City.
È frutto di un progetto modulare che prevede la configurabilità di quattro tracciati diversi; quello scelto per il mondiale SBK è lungo complessivamente 4,9 km, con un rettilineo di 1200 metri in cui le moto potranno superare agevolmente i 320 km/h. Non sarà possibile il confronto (già improponibile per la differenza di regole sulle gomme) con le SBK del campionato AMA, che correranno in questo stesso week-end, ma utilizzando il tracciato più lungo, di 7,2 km.
Troy Bayliss arriva al Miller con 78 punti di vantaggio su Checa, 82 su Haga e 83 su Neukirchner. Nella lettura della classifica iridata potremmo già fermarci qui. A meno di una forte ripresa nella seconda parte del campionato, sembra infatti ormai esaurita la spinta di Nieto, attualmente quinto a 87 punti da Bayliss, mentre Corser, sesto a –93 non ha ancora ingranato la marcia giusta dall'inizio del mondiale 2008.
Potremmo fermarci – ho scritto, ma non me la sento di escludere da una possibile rimonta, come accadde lo scorso anno, Max Biaggi, uscito dai cancelli di Monza con il pesante passivo di 129 punti, preceduto di 25 punti anche dal compagno di squadra, Ruben Xaus.
Bayliss potrebbe amministrare il suo notevole patrimonio con oculatezza e ben sapendo che comunque il podio è sempre alla portata sua e della sua Ducati, avvicinarsi alla fine del campionato portandosi a casa, senza troppi rischi, il terzo e ultimo titolo mondiale, dopodiché salutare tutti e mettersi a fare, come Michael Schumacher, i comodi propri, magari correndo in auto e in bicicletta. Ci credete voi? Io no. Troy cercherà sì di sbagliare il meno possibile, di non doversi amputare per scelta un altro dito prima di finire quest'ultima fatica, ma che nessuno provi a dirgli di fare il ragioniere: semplicemente non è capace, e magari rischierebbe di farsi male...
Dovrà guardarsi molto da Haga. Il giapponese è in grande recupero, la Yamaha è estremamente competitiva e sul lungo rettilineo del Miller saprà farsi valere sulla Ducati, in più abbiamo visto come Noriyuki a Monza abbia vinto con una mossa sul filo del rasoio nei confronti di Kiyonari, rischiando un incidente bruttissimo in volata. Sarà un cliente ostico per tutti, ma soprattutto per Bayliss, che ad accettare il duello duro è quello che più ha da perdere.
Le caratteristiche del tracciato sembrano abbastanza favorevoli alle strapotenti quattro cilindri, quindi a Miller, come già a Monza, anche la Suzuki e la Honda saranno della partita e le scie giocheranno un ruolo importante, agevolando la formazione di gruppi compatti e il continuo scambio di posizioni. Neukirchner e Checa sono attesi nel gruppo di testa, dove si sgomiterà parecchio, una condizione di gara che sembra molto gradita anche a Xaus, mentre lo è meno per Biaggi, uno dei massimi interpreti della guida pulita e redditizia, che spesso non è applicabile quando gli altri si agitano a pochi centimetri di distanza.
C'è un'ultima variabile al Miller Park, ed è l'assoluta mancanza di dati di messa a punto della moto per tutte le squadre. L'esperienza delle moto Formula AMA non serve, o almeno assai poco per le SBK del mondiale, quindi tutti si troveranno a partire da zero. Chi imparerà meglio e prima sarà certamente avvantaggiato, quindi c'è spazio, più del solito, anche per piloti e team di buon calibro, come l'RG di Lanzi, il DFX di Muggeridge, e il Guandalini di Smrz, oltre, naturalmente a tutte le "seconde guide" dei team ufficiali, Da Kyionari, a Fabrizio, a Nieto e Kagayama.
Potrebbe essere infine – qualche segnale positivo si è già manifestato a Monza – un ulteriore passo avanti per la Kawasaki, ormai vicinissima al gruppo di testa. Tutti i tifosi della verdona cominciano a sognare.
TAGS
SBK 2008

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908