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Sbk
Le pagelle di Brands Hatch
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
il 06/08/2007 in Sbk
10 a Toseland, a Canepa e al pubblico. Sufficienza risicata per Bayliss e Kagayama, insufficienza a Lanzi e Rolfo. E un giudizio molto positivo, con annessa riflessione, sul circuito di Brands Hatch. Siete d'accordo? Dite la vostra sul forum
James Toseland – 10
Che fosse velocissimo si sapeva. Che avesse le potenzialità del campione si sapeva anche questo, visto che campione lo è già stato. Oggi però ha dimostrato qualcosa di più: oggi è stato realmente superiore.
Noriyuki Haga – 8
Molti diranno che è un voto troppo alto, ma io replico: una caduta mentre si lotta al limite è un'eventualità, e Haga non è la persona giusta alla quale chiedere di fare il ragioniere.
Che fosse velocissimo si sapeva. Che avesse le potenzialità del campione si sapeva anche questo, visto che campione lo è già stato. Oggi però ha dimostrato qualcosa di più: oggi è stato realmente superiore.
Noriyuki Haga – 8
Molti diranno che è un voto troppo alto, ma io replico: una caduta mentre si lotta al limite è un'eventualità, e Haga non è la persona giusta alla quale chiedere di fare il ragioniere.
In Gara-2 è stato l'ombra, e a volte la guida di Toseland finché le gomme hanno resistito. A quel punto ha capito che non c'era altro da dimostrare e si è accontentato del secondo posto.
Troy Bayliss – 6
Una superpole coi fiocchi, che vale gran parte del voto, poi tutto il resto in arretramento: l'incomprensione in gara-1 non può essere una giustificazione accettabile da parte di un campionissimo come lui per una caduta banale in un momento importantissimo; le gomme lo hanno tradito in gara-2, ma l'impressione è che a quel punto non si sia impegnato al massimo per guidare al di sopra del problema, come ha fatto invece tante altre volte.
Troy Corser – 9
Se ho dato 8 ad Haga come posso non dare 9 a Corser, che ha colto un eccellente secondo posto in gara-1 e si è prodotto in una rimonta formidabile in gara-2 andando a prendere in pochi giri quei due pazzi scatenati di Haga e Toseland? Purtroppo le gomme, che hanno condizionato la Yamaha per tutta la stagione, gli hanno impedito di lottare per la vittoria.
Max Biaggi – 7
Davvero difficile da capire. In prova arranca per due giorni e ciò fa pensare che su questa pista non riesca a trovare il filo conduttore, poi migliora in superpole e nelle due gare del giorno dopo – come se la sua Suzuki avesse trovato da sola il setting giusto durante la notte – diventa un protagonista. Terzo in gara-1 a meno di 3" dal vincitore e subito a lottare coi primi in gara-2, rovinata dalla penalità per partenza anticipata. L'impressione è che il fuoriclasse emerga quando entra in gioco l'orgoglio, ma dal fuoriclasse il pubblico e il team manager hanno diritto di pretendere la differenza comunque, altrimenti che fuoriclasse è?
Yukio Kagayama – 6
E' un pilota esperto e bravo, non un campione, anche se ha giornate e piste in cui è difficile batterlo. A Brands Hatch ha fatto del suo meglio in entrambe le gare meritando la sufficienza piena. La caduta in gara-1? Non gli ho dato 7, ma solo 6. Non possiamo non valutare il ruolo fondamentale che ha svolto in gara-1 sollecitando l'orgoglio di Biaggi...
Lorenzo Lanzi – 4
Non c'è niente da fare: su quella moto è l'ombra del pilota che aveva impressionato tutti, per aggressività ed efficacia appena salitovi in sella due anni fa.
Ruben Xaus – 8 1/2
Grande Ruben e grande la squadra di Borciani, piccolissima in realtà, ma modesta ed evidentemente capace di caricare il suo pilota e di dargli in mano una moto molto competitiva.
Roberto Rolfo – 5
I suoi tifosi mi massacreranno, ma se ho dato 4 a Lanzi, come faccio a dare la sufficienza a Rolfo? Entrambi guidano la stessa moto con cui il compagno di squadra vince e a volte stravince (vogliamo credere che siano differenti? Può essere, ma sino a prova contraria dobbiamo pensare che siano uguali) e Rolfo è un pilota con un curriculum che non ci può lasciare soddisfatti e appagati da un suo sesto posto.
Michel Fabrizio – 8
Finalmente una prestazione complessiva all'altezza delle sue indubbie capacità. Per andare forte non basta essere piloti contrattualizzati Honda: ci vuole di più, quel di più che il suo attuale direttore sportivo, Pierfrancesco Chili, sapeva e voleva metterci ad ogni gara. Capito?
Broc Parkes – 9
Questa volta Broc ha fatto un figurone. Avrebbe meritato dieci, ma non riesco proprio a dimenticare tutto il resto della stagione... In più ha potuto contare su un Sofuoglu che con quel secondo posto e la magra di Foret sapeva di essere campione del mondo con tre gare d'anticipo.
Massimo Roccoli – 8
Si è battuto come un leone, premuto da ogni parte da due fierissimi avversari come Harms e l'indigeno Hill. Ci piacerebbe tanto poterlo apprezzare allo stesso modo e vederlo alla fine sul podio in altre gare...
Niccolò Canepa – 10
Una corsa da manuale con una moto che su questo circuito era perfettamente a suo agio. Sicuro, veloce, efficace, fin dalle prove si era visto che sarebbe stata dura impedirgli di vincere.
Pubblico di Brands Hatch – 10 e lode
Una partecipazione quasi commovente. Mai vista tanta gente, mai visto tanto entusiasmo. Con Toseland hanno vinto un po' anche tutti i suoi tifosi (Honda+Yamaha...).
Pista di Brands Hatch – 9
Non è la più bella pista del mondo, è certamente migliorabile, ma è l'esempio di un impianto che, pur senza investimenti miliardari, senza volere a tutti i costi la Formula 1 per le ambizioni di qualcuno, sa offrire un servizio buono, uno spettacolo di altissimo livello, un accettabile standard di sicurezza e un'accoglienza di prim'ordine al pubblico (aree a bordo pista, prati per parcheggi e camping, divertimenti vari, grande fiera-mercato di moto e accessori).
Troy Bayliss – 6
Una superpole coi fiocchi, che vale gran parte del voto, poi tutto il resto in arretramento: l'incomprensione in gara-1 non può essere una giustificazione accettabile da parte di un campionissimo come lui per una caduta banale in un momento importantissimo; le gomme lo hanno tradito in gara-2, ma l'impressione è che a quel punto non si sia impegnato al massimo per guidare al di sopra del problema, come ha fatto invece tante altre volte.
Troy Corser – 9
Se ho dato 8 ad Haga come posso non dare 9 a Corser, che ha colto un eccellente secondo posto in gara-1 e si è prodotto in una rimonta formidabile in gara-2 andando a prendere in pochi giri quei due pazzi scatenati di Haga e Toseland? Purtroppo le gomme, che hanno condizionato la Yamaha per tutta la stagione, gli hanno impedito di lottare per la vittoria.
Max Biaggi – 7
Davvero difficile da capire. In prova arranca per due giorni e ciò fa pensare che su questa pista non riesca a trovare il filo conduttore, poi migliora in superpole e nelle due gare del giorno dopo – come se la sua Suzuki avesse trovato da sola il setting giusto durante la notte – diventa un protagonista. Terzo in gara-1 a meno di 3" dal vincitore e subito a lottare coi primi in gara-2, rovinata dalla penalità per partenza anticipata. L'impressione è che il fuoriclasse emerga quando entra in gioco l'orgoglio, ma dal fuoriclasse il pubblico e il team manager hanno diritto di pretendere la differenza comunque, altrimenti che fuoriclasse è?
Yukio Kagayama – 6
E' un pilota esperto e bravo, non un campione, anche se ha giornate e piste in cui è difficile batterlo. A Brands Hatch ha fatto del suo meglio in entrambe le gare meritando la sufficienza piena. La caduta in gara-1? Non gli ho dato 7, ma solo 6. Non possiamo non valutare il ruolo fondamentale che ha svolto in gara-1 sollecitando l'orgoglio di Biaggi...
Lorenzo Lanzi – 4
Non c'è niente da fare: su quella moto è l'ombra del pilota che aveva impressionato tutti, per aggressività ed efficacia appena salitovi in sella due anni fa.
Ruben Xaus – 8 1/2
Grande Ruben e grande la squadra di Borciani, piccolissima in realtà, ma modesta ed evidentemente capace di caricare il suo pilota e di dargli in mano una moto molto competitiva.
Roberto Rolfo – 5
I suoi tifosi mi massacreranno, ma se ho dato 4 a Lanzi, come faccio a dare la sufficienza a Rolfo? Entrambi guidano la stessa moto con cui il compagno di squadra vince e a volte stravince (vogliamo credere che siano differenti? Può essere, ma sino a prova contraria dobbiamo pensare che siano uguali) e Rolfo è un pilota con un curriculum che non ci può lasciare soddisfatti e appagati da un suo sesto posto.
Michel Fabrizio – 8
Finalmente una prestazione complessiva all'altezza delle sue indubbie capacità. Per andare forte non basta essere piloti contrattualizzati Honda: ci vuole di più, quel di più che il suo attuale direttore sportivo, Pierfrancesco Chili, sapeva e voleva metterci ad ogni gara. Capito?
Broc Parkes – 9
Questa volta Broc ha fatto un figurone. Avrebbe meritato dieci, ma non riesco proprio a dimenticare tutto il resto della stagione... In più ha potuto contare su un Sofuoglu che con quel secondo posto e la magra di Foret sapeva di essere campione del mondo con tre gare d'anticipo.
Massimo Roccoli – 8
Si è battuto come un leone, premuto da ogni parte da due fierissimi avversari come Harms e l'indigeno Hill. Ci piacerebbe tanto poterlo apprezzare allo stesso modo e vederlo alla fine sul podio in altre gare...
Niccolò Canepa – 10
Una corsa da manuale con una moto che su questo circuito era perfettamente a suo agio. Sicuro, veloce, efficace, fin dalle prove si era visto che sarebbe stata dura impedirgli di vincere.
Pubblico di Brands Hatch – 10 e lode
Una partecipazione quasi commovente. Mai vista tanta gente, mai visto tanto entusiasmo. Con Toseland hanno vinto un po' anche tutti i suoi tifosi (Honda+Yamaha...).
Pista di Brands Hatch – 9
Non è la più bella pista del mondo, è certamente migliorabile, ma è l'esempio di un impianto che, pur senza investimenti miliardari, senza volere a tutti i costi la Formula 1 per le ambizioni di qualcuno, sa offrire un servizio buono, uno spettacolo di altissimo livello, un accettabile standard di sicurezza e un'accoglienza di prim'ordine al pubblico (aree a bordo pista, prati per parcheggi e camping, divertimenti vari, grande fiera-mercato di moto e accessori).
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