Sbk
Toseland in cielo, Biaggi per terra
L’inglese della Honda conquista la pole provvisoria del GP d'Australia SBK davanti a Bayliss e Nieto, mentre Biaggi, sesto, cade nella corsia box mentre rientra a fine turno. Caduta inspiegabile, ma senza conseguenze. Nella Supersport Foret con la Kawasak
Foto Alex Photo
Toseland è già al vertice della classifica dopo il primo turno di prove del GP d'Australia. Una stagione iniziata decisamente bene.
Phillip Island – James Toseland vola in pista e Max Biaggi… nella corsia box! Le prime prove di Phillip Island hanno offerto una incredibile girandola di emozioni iniziata con il grave incidente che ha tolto di scena Yukio Kagayama fino al rocambolesco incidente che ha visto protagonista Max a turno ufficiale già finito: per la Suzuki è stato un pomeriggio di grandissima tensione.
Toseland è già al vertice della classifica dopo il primo turno di prove del GP d'Australia. Una stagione iniziata decisamente bene.
Phillip Island – James Toseland vola in pista e Max Biaggi… nella corsia box! Le prime prove di Phillip Island hanno offerto una incredibile girandola di emozioni iniziata con il grave incidente che ha tolto di scena Yukio Kagayama fino al rocambolesco incidente che ha visto protagonista Max a turno ufficiale già finito: per la Suzuki è stato un pomeriggio di grandissima tensione.
La prima sessione di qualifica aveva appena sancito il miglior tempo di James Toseland, il secondo di Troy Bayliss e a seguire Nieto, Lanzi, Corser e lo stesso Biaggi. Il pilota romano ha imboccato la stretta corsia che porta alla pit line quando ha perso il controllo della K7 che dopo averlo disarcionato, a bassa velocità, è finita dritta contro il muro semidistruggendosi. Max si è rialzato quasi indenne, solo una botta al collo rimessa a posto a tempo di record dal fisioterapista Marino Laghi.
E’ andata molto peggio a Yukio Kagayama caduto alla curva numero due: frattura della clavicola e di alcune costole a sinistra con sospetto interessamento della milza. Il giapponese è stato portato in elicottero all’ospedale di Melbourne per controlli approfonditi: la macchina radiologica del circuito infatti non funziona bene (ma la FIM che omologa le strutture sanitarie che cosa dice?) e la prognosi è da verificare. L’unica certezza è che ci sarà una sola Suzuki ufficiale in pista domenica.
Durante l’ora di prove ufficiale Biaggi non era riuscito a rispondere al tempone di Toseland, autore di un fantastico 1’32”040 che migliora di quattro decimi il primato 2006 siglato da Bayliss in 1’32”402. Max si è fermato a 1’32”998 ma i suoi tifosi non devono preoccuparsi e anzi cominciare a programmare la notte insonne per gustarsi la grande battaglia d’Australia in TV. Perché anche qui Biaggi sta lavorando per stupire: la sua sequenza di giri veloci per adesso non è la migliore ma la differenza tra Toseland e Bayliss, i più incisivi sul passo, si misura in centesimi di secondo.
La Honda che in Qatar aveva messo il becco nella festa d’esordio Superbike di Biaggi continua a fare paura offrendo al sempre più determinato “Pianista” James il potenziale ideale per la grande sfida iridata. Non scordiamo che Toseland ha gli stessi identici punti di Biaggi, 45. Quasi inutile, ormai, ripetere che Max dovrà fare i conti con lui fino al prossimo ottobre.
Phillip Island ha rimesso le ali anche alla Ducati che torna davanti con Bayliss e anche con Lorenzo Lanzi. Troy è stato velocissimo e la gomma posteriore, che qui lo scorso anno aveva mandato in fumo la vittoria in gara 1, pare reggere bene allo sforzo. Convincente anche Lorenzo nonostante una brutta scivolata al mattino che ha mandato in pezzi la F07. Anche Corser precede Biaggi ma dopo qualche giro la Yamaha manda arrosto le gomme e l’asso di Phillip Island (sette vittorie dal ’95 allo scorso anno!) per adesso non sembra avere in mano il potenziale per allungare la serie.
Stupisce invece la Kawasaki che piazza Fonsi Nieto in terza posizione. La ZX-10R sta crescendo in fretta e lo spagnolo si è dato una mossa dopo il bel quinto posto di Losail. Affondato invece il compagno di squadra Règis Laconi solo diciassettesimo: e dire che appena tre anni fa il francese qui ha vinto con la Ducati ufficiale. Altri tempi.
Per adesso sono prove così così per Michel Fabrizio, undicesimo, e soprattutto per Roberto Rolfo che guida la stessa CBR-RR di James Toseland ma è appena quattordicesimo. Alex Polita oggi si è limitato a fare conoscenza con Phillip Island e non gli si poteva chiudere molto: ventesimo.