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Vermeulen: addio Superbike
Il giovane asso australiano realizza il suo sogno approdando alla MotoGP con una Suzuki ufficiale. La Honda, che non gli ha potuto garantire una cinque cilindri nemmeno per il 2007, gli aveva fatto un’offerta molto generosa perché rimanesse in SBK, ma Chr
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
Chris Vermeulen lascia la Superbike. La decisione non è frutto di un colpo di testa o di un colpo di fulmine, ma solo del mancato accordo con la Honda, che non è stata in grado di dargli sufficienti garanzie per il suo passaggio alla MotoGP con una moto ufficiale o semiufficiale nel 2007.
“La Suzuki non si è fatta avanti ora – spiega l’ing. Silvio Manicardi della Honda Europa, che col responsabile Carlo Fiorani, al momento irraggiungibile perché bloccato in aeroporto a Istanbul dallo spostamento di un volo, ha condotto negli ultimi mesi la trattativa per il rinnovo dell’accordo col giovane campione australiano – eravamo a conoscenza di questa offerta fin da agosto e abbiamo fatto di tutto per potergli offrire anche noi una sistemazione sicura in MotoGP nel 2007, ma non è stato possibile: la HRC avrà fin dall’anno prossimo due piloti giovani e giovani saranno anche quelli del Team Gresini; puntavamo su una sistemazione provvisoria con Pons, ma il team al momento non ha ancora concluso con gli sponsor, per cui, dovendo prendere una decisione, Vermeulen ha accettato la proposta della Suzuki. Gli avevamo fatto un’offerta strepitosa per rimanere comunque in Superbike nel 2006, e Chris, che con noi comunque si è comportato con la massima correttezza, mi ha detto che per una notte non è riuscito a dormire a causa di quell’offerta, però evidentemente la voglia di andare a correre in MotoGP è stata più forte di altre tentazioni”.
- Chi guiderà la sua Fireblade nel Team Ten Kate?
“Toseland, che è già sotto contratto. Siamo convinti che James abbia un notevole potenziale agonistico e che un cambio di squadra possa aiutarlo ad esprimerlo al meglio. Con lui ci sarà Muggeridge, che con un anno di esperienza di Superbike alle spalle, l’anno prossimo potrà ottenere risultati più soddisfacenti”.
Così la Honda si è fatta scappare uno dei suoi più giovani e promettenti talenti, un vero peccato, visto il legame che negli ultimi anni si era così ben saldato fra la Casa di Tokyo e questo ragazzo australiano, serio, determinato e – almeno in Superbike – vincente.
Probabilmente la mancanza di Vermeulen l’anno prossimo si farà sentire nel Team Ten Kate, ma anche lui alla Suzuki faticherà a trovare ciò che la permanenza con la Honda gli avrebbe prima o poi garantito, ossia una moto competitiva nella MotoGP. A meno che l’orgoglio ferito della Suzuki non riesca finalmente a generare un prototipo all’altezza dei concorrenti Yamaha, Honda e Ducati, le prospettive per la stagione 2006 di Vermeulen in MotoGP non sono poi così entusiasmanti, e non fa affatto bene al morale di un campione emergente imparare ad adattarsi anzitempo a posizioni da comprimari.
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