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Mondiale SS: assolti i piloti Honda
La Federazione Internazionale accoglie il ricorso della Honda che dimostra la regolarità delle moto in gara a Oschersleben, annulla le squalifiche ai piloti e infligge una pesante sanzione alla Casa giapponese per aver commesso un errore sulla fiche di om
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
Il terzetto della Honda che si era imposto a Oschersleben è tornato sul podio...
La Honda ha sbagliato, la Honda pagherà. Ma ai piloti che si sono fidati della correttezza della Casa giapponese e che hanno corso ignari dell’irregolarità della fiche di omologazione della loro moto, sono stati restituiti i punti sottratti al termine della corsa del Mondiale Supersport del GP di Germania.
Questo ha sancito la Federazione Motociclistica Internazionale a proposito della squalifica dei piloti Karl Muggeridge, Broc Parkes, Alessio Corradi, Sebastien Charpentier, Denis Sacchetti e Max Neukirchner, colpevoli di aver corso a Oschersleben con moto Honda CBR600RR su cui era montato un perno ruota più leggero di 40 gr rispetto a quanto dichiarato dalla Casa sulla fiche di omologazione della moto.
A nulla erano valse sul momento le proteste di innocenza da parte dei piloti e dei rispettivi team; nemmeno era servito far smontare seduta stante, dalla moto rigorosamente di serie di uno spettatore, il perno incriminato, risultato dello stesso peso di quello delle CBR600RR da corsa. Tutte le moto irregolari erano state tolte dalla classifica, e la vittoria era andata a tavolino alla Suzuki di Chambon, che in gara era arrivato quarto alle spalle del vincitore Muggeridge, di Parkes e di Charpentier.
La Honda ha ammesso il proprio errore, ribadito da controlli effettuati in pochi giorni dalla Federazione Internazionale in tre diversi Paesi europei, e la Federazione lo ha accettato come tale, decidendo, sensatamente, di restituire i punti ai piloti, ma di multare di 35.000 franchi svizzeri la Honda, che non si vedrà nemmeno assegnati i punti del GP di Germania per la classifica del Mondiale Costruttori.
La graduatoria del Mondiale SS cambia quindi radicalmente: dopo Oschersleben Muggeridge è al comando con cinque punti di vantaggio su Vd Goorbergh. La Yamaha per ora ha perso la leadership.
Il terzetto della Honda che si era imposto a Oschersleben è tornato sul podio...
La Honda ha sbagliato, la Honda pagherà. Ma ai piloti che si sono fidati della correttezza della Casa giapponese e che hanno corso ignari dell’irregolarità della fiche di omologazione della loro moto, sono stati restituiti i punti sottratti al termine della corsa del Mondiale Supersport del GP di Germania.
Questo ha sancito la Federazione Motociclistica Internazionale a proposito della squalifica dei piloti Karl Muggeridge, Broc Parkes, Alessio Corradi, Sebastien Charpentier, Denis Sacchetti e Max Neukirchner, colpevoli di aver corso a Oschersleben con moto Honda CBR600RR su cui era montato un perno ruota più leggero di 40 gr rispetto a quanto dichiarato dalla Casa sulla fiche di omologazione della moto.
A nulla erano valse sul momento le proteste di innocenza da parte dei piloti e dei rispettivi team; nemmeno era servito far smontare seduta stante, dalla moto rigorosamente di serie di uno spettatore, il perno incriminato, risultato dello stesso peso di quello delle CBR600RR da corsa. Tutte le moto irregolari erano state tolte dalla classifica, e la vittoria era andata a tavolino alla Suzuki di Chambon, che in gara era arrivato quarto alle spalle del vincitore Muggeridge, di Parkes e di Charpentier.
La Honda ha ammesso il proprio errore, ribadito da controlli effettuati in pochi giorni dalla Federazione Internazionale in tre diversi Paesi europei, e la Federazione lo ha accettato come tale, decidendo, sensatamente, di restituire i punti ai piloti, ma di multare di 35.000 franchi svizzeri la Honda, che non si vedrà nemmeno assegnati i punti del GP di Germania per la classifica del Mondiale Costruttori.
La graduatoria del Mondiale SS cambia quindi radicalmente: dopo Oschersleben Muggeridge è al comando con cinque punti di vantaggio su Vd Goorbergh. La Yamaha per ora ha perso la leadership.