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DuHamel mattatore a Elkhart Lake
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Il canadese della Honda conquista la Superpole, vince entrambe le gare SBK e anche la Supersport. Quinto e sesto Eric Bostrom con la Ducati 999 ufficiale. La leadership della Suzuki GSX-R 1000 vacilla sotto i colpi delle CBR1000RR
di Luigi Rivola
Miguel DuHamel
La Honda CBR ufficiale sta scalando con sempre maggior vigore il campionato AMA SBK. Il miglior interprete del suo grande potenziale è il canadese Miguel DuHamel, che nella prova svoltasi nel week-end appena trascorso, sul circuito di Elkhart Lake, nello stato del Wisconsin, ha dominato il campo con un’autorità che nessuno è riuscito mai a mettere in discussione.
Miguel DuHamel
La Honda CBR ufficiale sta scalando con sempre maggior vigore il campionato AMA SBK. Il miglior interprete del suo grande potenziale è il canadese Miguel DuHamel, che nella prova svoltasi nel week-end appena trascorso, sul circuito di Elkhart Lake, nello stato del Wisconsin, ha dominato il campo con un’autorità che nessuno è riuscito mai a mettere in discussione.
Superpole, Gara-1 e Gara-2 sono state il suo bottino nella Superbike, condito al meglio dalla vittoria anche nella corsa delle Supersport, dove ha trionfato con la Honda CBR600RR Formula Extreme.
“Solo mio babbo oggi avrebbe avuto da recriminare perché non ho ottenuto la pole anche nella Supersport” – ha detto ridendo il canadese, figlio di quel Yvon DuHamel che negli Anni ’70, con la Kawasaki 750 3 cilindri due tempi, contraddistinta dallo stesso numero 17 che oggi orna la carena della Honda dell’erede, era fra i massimi protagonisti dello sport motociclistico USA.
La seconda manche, svoltasi domenica, ha visto una sfuriata iniziale di Eric Bostrom con la Ducati, ma sono bastate poche curve a Zemke per portarsi al comando con la Honda e per imporre alla corsa un ritmo forsennato che gli regalava mediamente 1” al giro.
La corsa di Zemke veniva però interrotta dalla bandiera rossa, esposta in seguito ad un incidente. La seconda partenza vedeva ancora la Ducati 999 di Bostrom scattare davanti a tutti, presto ripresa e superata da Zemke; DuHamel, partito malissimo, dava inizio ad una forte rimonta che al decimo giro lo riportava a ruota del compagno di squadra in testa alla corsa. A quel punto, Zemke accusava noie ai freni e resisteva malamente agli attacchi di DuHamel, che al 15° giro lo superava e si allontanava in progressione fino a tagliare il traguardo con 4” su Zemke e ben 10” su un rassegnato Mladin. “Il terzo posto mi va anche bene – ha commentato alla fine il ledaer del campionato AMA – ma la realtà è che non avrei potuto far niente di più di quanto la mia Suzuki mi ha concesso”. E questo per il pilota di Yoshimura è un grosso problema, perché ormai il suo vantaggio su DuHamel si è ridotto a soli 10 punti, e ci sono tutte le premesse perché cali ancora.
Eric Bostrom, afflitto da problemi di natura imprecisata (ma qualcuno incolpa le gomme), si è piazzato al sesto posto alle spalle del fratello Ben.
“Solo mio babbo oggi avrebbe avuto da recriminare perché non ho ottenuto la pole anche nella Supersport” – ha detto ridendo il canadese, figlio di quel Yvon DuHamel che negli Anni ’70, con la Kawasaki 750 3 cilindri due tempi, contraddistinta dallo stesso numero 17 che oggi orna la carena della Honda dell’erede, era fra i massimi protagonisti dello sport motociclistico USA.
La seconda manche, svoltasi domenica, ha visto una sfuriata iniziale di Eric Bostrom con la Ducati, ma sono bastate poche curve a Zemke per portarsi al comando con la Honda e per imporre alla corsa un ritmo forsennato che gli regalava mediamente 1” al giro.
La corsa di Zemke veniva però interrotta dalla bandiera rossa, esposta in seguito ad un incidente. La seconda partenza vedeva ancora la Ducati 999 di Bostrom scattare davanti a tutti, presto ripresa e superata da Zemke; DuHamel, partito malissimo, dava inizio ad una forte rimonta che al decimo giro lo riportava a ruota del compagno di squadra in testa alla corsa. A quel punto, Zemke accusava noie ai freni e resisteva malamente agli attacchi di DuHamel, che al 15° giro lo superava e si allontanava in progressione fino a tagliare il traguardo con 4” su Zemke e ben 10” su un rassegnato Mladin. “Il terzo posto mi va anche bene – ha commentato alla fine il ledaer del campionato AMA – ma la realtà è che non avrei potuto far niente di più di quanto la mia Suzuki mi ha concesso”. E questo per il pilota di Yoshimura è un grosso problema, perché ormai il suo vantaggio su DuHamel si è ridotto a soli 10 punti, e ci sono tutte le premesse perché cali ancora.
Eric Bostrom, afflitto da problemi di natura imprecisata (ma qualcuno incolpa le gomme), si è piazzato al sesto posto alle spalle del fratello Ben.
Gara-2: classifica
Gara-1: 6 giri in testa per la Ducati
La prima manche SBK di Elkhart Lake, disputata sabato 5 giugno, era iniziata alla grande per Eric Bostrom e la sua Ducati. La 999 infatti era scattata subito al comando e lo aveva mantenuto per sei giri, trascinandosi in scia una muta di inseguitori capeggiata dalla Honda CBR1000RR ufficiale di suo fratello Ben, a sua volta seguito dalla Suzuki GSX-R 1000 Yoshimura di Mat Mladin.
Partiti male entrambi, i due migliori esponenti della Honda, Jake Zemke e Miguel DuHamel, iniziavano immediatamente la rimonta e riuscivano in breve a riportarsi nel gruppo di testa.
Al settimo passaggio DuHamel coronava la rimonta col sorpasso decisivo ai danni di Eric Bostrom e, una volta al comando, non rallentava il ritmo, ma si allontanava con decisione.
Il gran numero di piloti da doppiare favoriva però il recupero di Mladin, che a due giri dalla fine riusciva a riagganciare il canadese dando l’impressione di potergli insidiare la vittoria. Ma DuHamel aveva ancora del margine: al penultimo giro faceva segnare il miglior tempo della corsa e costringeva alla resa Mladin, che si accontentava del secondo posto davanti a Zemke e ad Eric Bostrom.
Partiti male entrambi, i due migliori esponenti della Honda, Jake Zemke e Miguel DuHamel, iniziavano immediatamente la rimonta e riuscivano in breve a riportarsi nel gruppo di testa.
Al settimo passaggio DuHamel coronava la rimonta col sorpasso decisivo ai danni di Eric Bostrom e, una volta al comando, non rallentava il ritmo, ma si allontanava con decisione.
Il gran numero di piloti da doppiare favoriva però il recupero di Mladin, che a due giri dalla fine riusciva a riagganciare il canadese dando l’impressione di potergli insidiare la vittoria. Ma DuHamel aveva ancora del margine: al penultimo giro faceva segnare il miglior tempo della corsa e costringeva alla resa Mladin, che si accontentava del secondo posto davanti a Zemke e ad Eric Bostrom.
Gara-1: classifica
Classifica campionato AMA-SBK
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