Sbk
S.Marino SBK: Laconi prenota la pole
Pagina principale
Il numero Uno della Ducati non commette errori sull’asfalto bagnato del Santamonica e conquista la pole provvisoria. La pioggia, Walker e Corser regalano a Fogarty un secondo e terzo insperati. Vermeulen quarto davanti a Chili che sfodera la nuova arma an
di Luigi Rivola
Regis Laconi
Misano – Su un asfalto viscido per la pioggia e ancor più viscido perché all’acqua si mescola sempre, al Santamonica, un po’ di scivolosissimo sale marino portato in giro dalla brezza, Laconi ha raggiunto la concentrazione che altre volte gli era mancata, ha guidato con grande pulizia la sua 999 ufficiale, non ha faticato a trovare il ritmo e quando lo ha trovato ha colto subito il risultato. La pole position provvisoria del GP di San Marino è sua, e nulla ha potuto il caparbio orgoglio di un Corser che sul bagnato sperava di fare il colpaccio e che lo ha tallonato al secondo posto fino ad un soffio dalla chiusura del turno, quando l’irriverente compagno di squadra, Chris Walker, con la seconda Petronas, se lo è messo alle spalle rifilandogli 3 decimi di distacco.
Al quarto posto si è piazzato Vermeulen, che ha sondato così le possibilità della sua Honda CBR1000RR sul bagnato; il campione del mondo della Supersport ha preceduto di 8 decimi Pierfrancesco Chili, che stavolta non è stato all’altezza della sua fama di re della pioggia; Chili è sceso in pista, come aveva annunciato, con la Ducati 998, anzi con due 998, una delle quali dotata del più potente motore con alesaggio di 104 mm, cosa che ha destato molto scalpore nel paddock del Santamonica, ma che non ha potuto dare frutti a causa del maltempo. Martin, sesto, è stato il più veloce dei privati in sella alla 999, e non è certo una novità, visto che, a parte l’exploit di Haga a Valencia, quest’anno lo è sempre stato, in prova come in gara. Questa volta ha regolato un privato di lusso come Haslam e il compagno di squadra, Borciani, che si è fatto precedere anche da Bontempi in sella alla Suzuki del team cinese Zonghshen. I cinesi erano felicissimi, euforici: guardavano il cielo e vedendo le nuvole pesanti, cariche di pioggia e minacciosamente sospese sul circuito, facevano gli scongiuri... per farle restare.
Dal decimo al dodicesimo posto altri tre italiani: Nannelli, Sanchini e Pedercini. Sanchini con la sua Kawasaki aveva fatto miracoli fino a tre minuti dalla fine del turno, rimanendo sempre in ‘zona podio’ o negli immediati dintorni. Poi una caduta lo ha tolto di mezzo e quando gli altri si sono scatenati lui non aveva più l’arma per contrattaccare.
Toseland e McCoy galleggiano al tredicesimo e quattordicesimo posto, ma peggio di tutti i potenziali protagonisti ha fatto Haga, per il momento solo diciottesimo.
Regis Laconi
Misano – Su un asfalto viscido per la pioggia e ancor più viscido perché all’acqua si mescola sempre, al Santamonica, un po’ di scivolosissimo sale marino portato in giro dalla brezza, Laconi ha raggiunto la concentrazione che altre volte gli era mancata, ha guidato con grande pulizia la sua 999 ufficiale, non ha faticato a trovare il ritmo e quando lo ha trovato ha colto subito il risultato. La pole position provvisoria del GP di San Marino è sua, e nulla ha potuto il caparbio orgoglio di un Corser che sul bagnato sperava di fare il colpaccio e che lo ha tallonato al secondo posto fino ad un soffio dalla chiusura del turno, quando l’irriverente compagno di squadra, Chris Walker, con la seconda Petronas, se lo è messo alle spalle rifilandogli 3 decimi di distacco.
Al quarto posto si è piazzato Vermeulen, che ha sondato così le possibilità della sua Honda CBR1000RR sul bagnato; il campione del mondo della Supersport ha preceduto di 8 decimi Pierfrancesco Chili, che stavolta non è stato all’altezza della sua fama di re della pioggia; Chili è sceso in pista, come aveva annunciato, con la Ducati 998, anzi con due 998, una delle quali dotata del più potente motore con alesaggio di 104 mm, cosa che ha destato molto scalpore nel paddock del Santamonica, ma che non ha potuto dare frutti a causa del maltempo. Martin, sesto, è stato il più veloce dei privati in sella alla 999, e non è certo una novità, visto che, a parte l’exploit di Haga a Valencia, quest’anno lo è sempre stato, in prova come in gara. Questa volta ha regolato un privato di lusso come Haslam e il compagno di squadra, Borciani, che si è fatto precedere anche da Bontempi in sella alla Suzuki del team cinese Zonghshen. I cinesi erano felicissimi, euforici: guardavano il cielo e vedendo le nuvole pesanti, cariche di pioggia e minacciosamente sospese sul circuito, facevano gli scongiuri... per farle restare.
Dal decimo al dodicesimo posto altri tre italiani: Nannelli, Sanchini e Pedercini. Sanchini con la sua Kawasaki aveva fatto miracoli fino a tre minuti dalla fine del turno, rimanendo sempre in ‘zona podio’ o negli immediati dintorni. Poi una caduta lo ha tolto di mezzo e quando gli altri si sono scatenati lui non aveva più l’arma per contrattaccare.
Toseland e McCoy galleggiano al tredicesimo e quattordicesimo posto, ma peggio di tutti i potenziali protagonisti ha fatto Haga, per il momento solo diciottesimo.
SBK classifica
Supersport: rush finale di Fujiwara
Cielo coperto da una cappa di nuvoloni grigi e immobili. Asfalto quasi asciutto in certi punti, con preoccupanti e frequenti chiazze di umidità o addirittura bagnato in altri. Clima freddo, quasi invernale. Pubblico, ovviamente zero. In queste condizioni è iniziato il GP di San Marino, terzo evento di un Mondiale Superbike che ha concesso a tutti due gare d’assaggio, ma che da adesso in avanti farà pagare caro ogni errore.
Prime a scendere in campo per fare sul serio, ossia per il primo turno di prove ufficiali, sono state le Supersport, che nella mattinata, durante le prove libere, avevano dato scarse indicazioni a causa dell’asfalto umido, ma avevano concesso un momento di gloria a Matthieu Lagrive, miglior tempo con la Suzuki del Team francese Moto 1, in 1’48”661, davanti a Curtain, Charpentier e Lanzi. Tempi alti, ovviamente, visto che il record ufficiale appartiene a Katsuaki Fujiwara, sempre con la Suzuki, in 1’37”924, mentre il giro più veloce in assoluto, ma non ufficiale, è di Simone Sanna con la Yamaha R6 in 1’36”846.
Le prove ufficiali non hanno incrementato il ritmo, ma hanno portato allo scoperto quelli che saranno i protagonisti della lotta per la prima fila e per il traguardo finale. Fino all’ultimo giro la pole provvisoria sembrava una faccenda in famiglia fra Parkes e Muggeridge, i due alfieri del Team Ten Kate Honda in sella alla CBR600RR. Muggeridge era stato il più veloce per gran parte del turno, ma Parkes aveva infilato il giro giusto nel finale e se lo era messo alle spalle per pochi centesimi. Poi, all’ultimo minuto, le prove si sono colorate di giallo e azzurro, i colori del Team Alstare-Suzuki: Fujiwara ha urlato il suo ‘banzai’ e ha bruciato il Santamonica incurante della nuvola d’acqua sollevata dalla ruota posteriore della sua moto, incurante delle leggi dell’equilibrio e del rischio, fin quando lo hanno fermato dopo il traguardo per portarlo in trionfo. Per il momento, una Suzuki è davanti a tutti.
Non è stato il solo, Fujiwara, a dare il tutto per tutto a turno ormai concluso. Lo stesso hanno fatto Chambon, Corradi e Bussei. Il francese ha conquistato il quinto posto alle spalle del sempre redditizio Curtain, a sua volta primo dei piloti Yamaha, e davanti a Corradi, che ha sentito l’aria, anche se fredda, di casa. Bussei è stato addirittura un fulmine: era indietro in classifica con la sua Ducati 749R, mentre Lanzi con la Ducati ufficiale era stato a lungo terzo. Quando i giochi sembravano ormai fatti, Bussei ha lasciato di colpo le retrovie e in un sol colpo si è piazzato al settimo posto, proprio davanti a Lanzi, che certamente avrebbe replicato se non fosse stato troppo tardi.
Molto bene stava andando, nella prima metà del turno, Stefano Cruciani, a lungo nei piani alti della graduatoria provvisoria, ma poi è incappato in una caduta. L’exploit è solo rimandato.
Prime a scendere in campo per fare sul serio, ossia per il primo turno di prove ufficiali, sono state le Supersport, che nella mattinata, durante le prove libere, avevano dato scarse indicazioni a causa dell’asfalto umido, ma avevano concesso un momento di gloria a Matthieu Lagrive, miglior tempo con la Suzuki del Team francese Moto 1, in 1’48”661, davanti a Curtain, Charpentier e Lanzi. Tempi alti, ovviamente, visto che il record ufficiale appartiene a Katsuaki Fujiwara, sempre con la Suzuki, in 1’37”924, mentre il giro più veloce in assoluto, ma non ufficiale, è di Simone Sanna con la Yamaha R6 in 1’36”846.
Le prove ufficiali non hanno incrementato il ritmo, ma hanno portato allo scoperto quelli che saranno i protagonisti della lotta per la prima fila e per il traguardo finale. Fino all’ultimo giro la pole provvisoria sembrava una faccenda in famiglia fra Parkes e Muggeridge, i due alfieri del Team Ten Kate Honda in sella alla CBR600RR. Muggeridge era stato il più veloce per gran parte del turno, ma Parkes aveva infilato il giro giusto nel finale e se lo era messo alle spalle per pochi centesimi. Poi, all’ultimo minuto, le prove si sono colorate di giallo e azzurro, i colori del Team Alstare-Suzuki: Fujiwara ha urlato il suo ‘banzai’ e ha bruciato il Santamonica incurante della nuvola d’acqua sollevata dalla ruota posteriore della sua moto, incurante delle leggi dell’equilibrio e del rischio, fin quando lo hanno fermato dopo il traguardo per portarlo in trionfo. Per il momento, una Suzuki è davanti a tutti.
Non è stato il solo, Fujiwara, a dare il tutto per tutto a turno ormai concluso. Lo stesso hanno fatto Chambon, Corradi e Bussei. Il francese ha conquistato il quinto posto alle spalle del sempre redditizio Curtain, a sua volta primo dei piloti Yamaha, e davanti a Corradi, che ha sentito l’aria, anche se fredda, di casa. Bussei è stato addirittura un fulmine: era indietro in classifica con la sua Ducati 749R, mentre Lanzi con la Ducati ufficiale era stato a lungo terzo. Quando i giochi sembravano ormai fatti, Bussei ha lasciato di colpo le retrovie e in un sol colpo si è piazzato al settimo posto, proprio davanti a Lanzi, che certamente avrebbe replicato se non fosse stato troppo tardi.
Molto bene stava andando, nella prima metà del turno, Stefano Cruciani, a lungo nei piani alti della graduatoria provvisoria, ma poi è incappato in una caduta. L’exploit è solo rimandato.
SS classifica
Superstock: Vizziello detta legge
Al Santamonica, con l’asfalto quasi asciutto, oppure zuppo d’acqua, Vizziello non sembra avere avversari.
Questa è la sentenza del primo giorno di test della seconda prova del campionato europeo Superstock, dominato dal pilota del Team Lorenzini by Leoni in sella alla Yamaha YZF R1.
Vizziello è stato il più veloce, con quasi 1” di vantaggio sul suo più vicino inseguitore nonché compagno di squadra, Alfonsi, nelle prove libere del mattino, quando le condizioni dell’asfalto erano penalizzanti, ma non tragiche, ed ha ribadito la sua superiorità nel primo turno di prove ufficiali, disputato sotto una fastidiosissima pioggia.
Alfonsi invece non si è confermato: attaccato duramente, ha ceduto il secondo posto a Chiarello, alla guida di una Suzuki GSX-R 1000, quindi è stato superato anche da Badovini con la Ducati 999S, dal belga Fastre con la R1 e da Martinez, il più efficace dei piloti della Honda CBR1000RR.
Questa è la sentenza del primo giorno di test della seconda prova del campionato europeo Superstock, dominato dal pilota del Team Lorenzini by Leoni in sella alla Yamaha YZF R1.
Vizziello è stato il più veloce, con quasi 1” di vantaggio sul suo più vicino inseguitore nonché compagno di squadra, Alfonsi, nelle prove libere del mattino, quando le condizioni dell’asfalto erano penalizzanti, ma non tragiche, ed ha ribadito la sua superiorità nel primo turno di prove ufficiali, disputato sotto una fastidiosissima pioggia.
Alfonsi invece non si è confermato: attaccato duramente, ha ceduto il secondo posto a Chiarello, alla guida di una Suzuki GSX-R 1000, quindi è stato superato anche da Badovini con la Ducati 999S, dal belga Fastre con la R1 e da Martinez, il più efficace dei piloti della Honda CBR1000RR.
STK classifica
Galleria fotografica