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Circuiti

Tutti i segreti del circuito di Assen

Redazione
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I piloti adorano Assen, che fa parte del calendario dal 1949 perché è un tracciato tecnico e spettacolare, con una grande tradizione alle spalle

Assen è un tracciato tecnico e spettacolare. Inaugurato nel 1949, da allora ha sempre ospitato un Gran Premio. Per questo motivo, e per il gran numero di spettatori che ogni anno assistono a questo GP, il circuito è noto come la “Cattedrale”. Il circuito olandese si trova accanto a verdi terrapieni che ospitano le tribune. Nel 2002 sono stati ultimati i lavori di modernizzazione, con l'aggiunta di nuove strutture. Nel 2006, la configurazione del circuito ha subito un ampio rimodellamento: la lunghezza della pista è stata ridotta di 1442 metri eliminando la prima sezione dalla prima curva all’attuale curva 4.  

Com'è fatto il tracciato di Assen

Tradizionalmente questo GP si correva di sabato. Si tratta di una consuetudine che è rimasta viva fino al 2016, quando il Dutch TT è stato spostato alla domenica (come le rimanenti gare in calendario).  La lunghezza del tracciato è di 4.542 metri, e conta 18 curve, di cui 6 a sinistra e 12 a destra. La larghezza della pista varia tra i 10 e i 14 metri, permettendo ampi spazi per i sorpassi e linee di traiettoria diverse. Assen è famoso per il suo layout scorrevole e la qualità dell’asfalto, che offre un buon grip. La sezione più iconica è la chicane finale, che spesso decide le sorti delle gare, essendo un punto cruciale per i sorpassi all'ultimo giro. La pista presenta anche un notevole cambio di direzione e un tratto particolarmente veloce chiamato “Ramshoek”, che richiede grande coraggio e precisione. Curva 1 (Haarbocht): Una curva a destra di 90 gradi che arriva subito dopo il rettilineo principale. È fondamentale per impostare bene la gara sin dall'inizio. Curva 2: Una leggera piega a sinistra che serve come preparazione per la sequenza successiva. Curva 3 (Madijk): Un'altra curva a sinistra, che introduce una sezione più tecnica del circuito. Curva 4 (Ossebroeken): Una lunga curva a destra, molto veloce, che richiede precisione e controllo per mantenere la velocità. Curva 5: Una breve piega a destra che porta i piloti verso una delle sezioni più impegnative. Curva 6 (Strubben): Una curva a sinistra molto stretta che richiede una decelerazione significativa. È un punto cruciale per i sorpassi. Curva 7: Una curva a destra che introduce una serie di cambi di direzione rapidi. Curva 8 (Ruskenhoek): Una curva a sinistra che i piloti affrontano ad alta velocità, facendo uso dell’intero tracciato. Curva 9: Un’altra curva a destra, preparatoria per la sezione più veloce del circuito. Curva 10 (Stekkenwal): Una curva a sinistra, seguita rapidamente da un cambio di direzione. Curva 11 (De Bult): Una curva a destra in salita, richiede precisione nel punto di frenata. Curva 12 (Mandeveen): Una curva a sinistra, molto veloce, che introduce i piloti a un tratto fluido del circuito. Curva 13 (Duikersloot): Una curva a destra che richiede una buona impostazione per mantenere la velocità. Curva 14 (Meeuwenmeer): Una curva a sinistra, una delle più tecniche, seguita da un breve rettilineo. Curva 15 (Hoge Heide): Una curva a destra molto veloce, in salita, dove è importante mantenere la traiettoria corretta. Curva 16 (Ramshoek): Una curva a sinistra ad alta velocità, estremamente impegnativa. Curva 17 (Geert Timmer Bocht): Parte della chicane finale, una curva a destra seguita immediatamente dalla curva 18. Curva 18 (Geert Timmer Bocht): La seconda parte della chicane finale, una curva a sinistra che immette sul rettilineo principale. Questa chicane è cruciale per gli ultimi sorpassi e per chiudere la gara con una buona posizione.  

I dati della pista

Lunghezza 4.542 metri Larghezza 14 metri Rettilineo più lungo 487 metri Curve 6 a sinistra, 12 a destra Giro più veloce 1'31.472 (M. Bezzecchi/Ducati-2023) Velocità di punta 319,8 KM/H (A. Iannone/Ducati-2015) Record in gara 1'32.500 (A. Espargaro/Aprilia-2022) Maggior num. vittorie in MotoGP V. Rossi (7)  
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