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Come sarà il Motomondiale 2025? Lo abbiamo chiesto a Mattia Pasini

Mattia Pasini sul Motomondiale 2025: "Sono convinto che Pecco sia l’unico pilota abbastanza intelligente per poter battere Marquez oggi. In generale lo considero il più forte. E se dovesse vincere si confermerebbe la mia teoria dato che quest’anno corrono alla pari"
Mattia Pasini è uno che ha vissuto da protgonista quasi 20 anni di Motomondiale, dalla 125 alla MotoGP, con tanto di ritorno alla Moto2. Da qualche anno è uno dei talent di Sky, per cui è commentatore tecnico. A lui - a pochi giorni dall'inizio della stagione - abbiamo chiesto un pronostico sulla MotoGP 2025.
Mattia, facciamo un passo indietro. Lo scorso anno ha sorpreso la vittoria di Martin su Bagnaia, non tanto per il pilota quanto per il fatto che fosse di un Team indipendente.
"Secondo me Pecco ha ma pagato molto cari gli errori che ha fatto durante la stagione, ma c’è da sottolineare che Martin dal Mugello ha fatto un balzo mentale in avanti e non ha sbagliato niente. Sono stati comunque entrambi due fenomeni. Il fattore Team indipendente è sì da considerare, ma questo mostra la correttezza di Ducati anche nei suoi Team clienti in quanto a fornitura di materiali. E in generale Pramac per tutta la sua storia la considero molto più factory di tanti veri team factory".
Quest’anno cambiano le carte in tavola con Martin in Aprilia e Marquez sulla Ducati ufficiale. Credi che con la nuova griglia Martin possa competere ancora?
"Credo che Martin si sarebbe meritato la Ducati ufficiale, alla luce del rendimento delle ultime due stagioni. Io avrei preso Martin per il percorso che ha fatto con Ducati, ovvero perfetto. Poi capisco ovviamente le scelte di Ducati. Riguardo questa stagione, per Martin sarà una nuova sfida. È stato sfortunato nei test e si ritroverà alla prima gara senza essersi abituato ai box. Ma mi aspetto delle sorprese da Aprilia stessa: sarà molto competitiva per i due piloti. E a fianco del neo campione del mondo c’è Bezzecchi, un pilota molto forte che si trova di fronte alla sua prima gara da Factory. Bez ha fatto un ottimo lavoro durante i test".
E tornando al tema Ducati ufficiale, cosa pensi che accadrà?
"Più che Dream Team, io lo considero un team azzardatissimo. Negli ultimi anni Pecco, le volte che non ha vinto, è sempre stato vicino al primo posto e di pochi punti. L’arrivo di Marquez potrebbe rovinare gli equilibri nei box, oppure creare una situazione che li stimoli a vicenda. Io sono convinto che Pecco sia l’unico pilota abbastanza intelligente per poter battere Marquez oggi. In generale lo considero il più forte. E se dovesse vincere si confermerebbe la mia teoria, dato che quest’anno corrono alla pari".
Chi credi sia avvantaggiato quest’anno?
"Sicuramente lo scontro sarà tra Bagnaia e Marquez, ma la situazione è diversa quest’anno, visto che in fin dei conti tutte le 6 Ducati in gara sono uguali. E non bisogna sottovalutare Morbidelli e Alex Marquez, che nei test è andato più forte di tutti".
È vero che i test non sono gare, ma abbiamo visto le giapponesi andare meglio degli anni precedenti, in particolare Yamaha. Dici che stanno tornando ad essere competitive?
"Honda non credo, non ha fatto un passo enorme rispetto all’anno scorso. I piloti si lamentano sempre delle stesse cose, credo che Honda non abbia ancora capito dove deve lavorare per migliorare i suoi risultati. Yamaha invece ha fatto un balzo in avanti. Quello che abbiamo visto ai test è merito di Bartolini che sta “europeizzando” il metodo di lavoro dei giapponesi. Era tanti anni che non vedevo una Yamaha così ai test. Si parla anche del loro V4 in cantiere e ci sarà da vedere come cambiano le cose al suo debutto. Intanto vedremo come andranno le gare".
Chi sarà il rookie dell'anno tra Ogura, Aldeguer e Chantra? Acosta lo vedi bene quest’anno con un anno di esperienza sulle spalle?
"Tra i nuovi arrivati il più forte è Ogura, ma è anche vero che guida un’Aprilia tosta, sulla quale anche gli altri piloti si sono trovati in difficoltà. Anche Aldeguer è molto valido. Acosta potrebbe fare molto, soprattutto adesso con Albert Valera come Team manager è un innesto importante perché si conoscono bene e hanno vinto due mondiali insieme. Poi ha un anno di esperienza. Sono solo titubante per KTM per la sua situazione interna e visti i test, dove le moto hanno fatto fatica. Acosta oggi su una Ducati sarebbe in lista per vincere la prima gara".
Chiudo facendoti una domanda più personale riguardo alle moto. Come valuti le MotoGP di oggi? Preferiresti che venisse fuori di più la componente del pilota, o credi che la direzione che hanno preso sia corretta?
"La MotoGP di oggi è arrivata a un livello stratosferico. La Moto2 gira come la MotoGP di 10 anni fa, anche la tecnica di guida è cambiata. Oggi conta molto di più la frenata e l’accelerazione in uscita di curva, il centro curva non è quasi più calcolato perché non fa più tanto la differenza. Naturalmente l’elettronica è fondamentale, permette di gestire a dovere e in sicurezza questi motoroni. Io però credo che proprio questi non servano. Mi piacerebbe, non che si tornasse indietro, ma che si facesse un altro passo avanti cercando di capire come si possa migliorare il format dando spettacolo. Non sono certo che le novità 2027 possano cambiare radicalmente la situazione, ma staremo a vedere".
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