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MotoGP: KTM investe sul futuro, avrà fatto le scelte giuste?
Quest’anno, in MotoGP più che il mercato piloti, tiene banco quello dei tecnici e dei manager. In quest'ambito la casa austriaca ha optato per un cambiamento radicale
Il mercato MotoGP sta subendo un’evoluzione significativa, ma stavolta non parliamo di piloti, bensì dello staff tecnico.
All’interno di quella che può essere definita una vera e propria “gabbia di leoni”, si distingue in particolar modo KTM. La casa austriaca, guidata ormai da vent’anni da Pit Beirer, sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti da un punto di vista strutturale, che hanno interessato diverse figure cardine del settore tecnico, ma anche di quello manageriale.
Molti membri di spicco all’interno dello staff hanno infatti annunciato l’addio alla squadra, lasciando spazio a nuovi scenari per il futuro di KTM nel motomondiale. Il primo nome coinvolto in questo rimpasto è Christian Pupulin, attualmente impegnato nel ruolo di capotecnico di Jack Miller. Il suo futuro, già a partire dalla stagione 2025, sarà legato al team HRC, come capotecnico di Luca Marini. Un nuovo capitolo per lui, che vanta diversi anni di carriera nel motomondiale, ma che si riconferma pronto ad affrontare una nuova sfida professionale.
Si parla di un cambiamento che va di pari passo con l’uscita di Fabiano Sterlacchini, direttore tecnico all’interno del team, che dalla prossima stagione metterà la sua esperienza al servizio di Aprilia, prendendo così il posto di Romano Albesiano. Per la casa di Noale rappresenta di sicuro un grande acquisto, visto e considerato il suo passato al fianco di Gigi Dall’Igna e della crescita che ha ottenuto fino ad ora insieme alla casa austriaca. A conferma di ciò, le dichiarazioni di Massimo Rivola: “È un cambiamento importante, avere un DT con esperienza in altri marchi può darci quel qualcosa in più per provare a vincere.”
La scelta veramente spiazzante è stata però quella recentemente comunicata dalla casa madre che, in vista del prossimo anno, ha deciso di separarsi dal proprio team manager Francesco Guidotti. Arrivato nel 2022, ha avuto un grande impatto sullo sviluppo del team e sui successi ottenuti da piloti come Oliveira e Binder ma a quanto pare non è bastato. Le loro strade si separeranno e il suo posto verrà occupato da Aki Ajo. Per quest’ultimo l’opportunità rappresenta il coronamento di un sogno, mentre per KTM una vera e propria ventata d'aria fresca. A quanto pare, infatti, le scelte fatte fino ad ora non avrebbero portato alla svolta sperata dopo aver avviato il progetto.
La motivazione di questi cambiamenti appare così chiara: la volontà di risolvere i problemi che ancora non hanno permesso di raggiungere i risultati sperati, attraverso un nuovo modus operandi e, di conseguenza, un nuovo staff a disposizione dei talenti di cui dispone la squadra.
Sarà effettivamente questa la soluzione giusta? Ad oggi è il punto di domanda più grande e non è un segreto che ci sono diverse riserve a riguardo, ma ciò che appare certa è la determinazione del team ad affermarsi tra i migliori.