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MotoGP: Misano 2, la vendetta
A 15 giorni dall'ultimo round, si torna a gareggiare sulla pista romagnola. Ma stavolta le condizioni (non solo di classifica, ma anche ambientali e climatiche) saranno decisamente diverse. Marquez riuscirà a fare il bis?
Ci siamo da poco lasciati alle spalle il GP di Misano, e già si sente la mancanza. Questo weekend però i motori si scaldano sulla stessa pista, pronti a rivivere una sorta di dejavù, ma con nuove emozioni e, perché no, nuovi protagonisti.
Per la prima volta i piloti si trovano ad affrontare due weekend di gara sullo stesso tracciato e, per di più, a distanza di sole due settimane. Un caso eccezionale potremmo definirlo, in quanto sostitutivo della tappa prevista in Kazakistan che, come lo scorso anno, è stata annullata. Una bella notizia, soprattutto per i tifosi italiani, che sperano nel riscatto di Bagnaia.
Il primo round sul circuito della Romagna ha infatti visto il successo di Marc Marquez che, tra fischi e insulti, conquista a testa alta una doppietta: Aragon – Misano back to back. La domanda che tutti si pongono è ovvia: riuscirà a replicare?
Tutto dipenderà dal meteo e dalla preparazione degli avversari. Ci sono infatti due dettagli che non possiamo dimenticare, la capacità di Marquez di gestire situazioni difficili, come in caso di pioggia, e la maggior consapevolezza con cui i suoi avversari si prestano a sfidarlo dopo la giornata di test condotta al termine dello scorso round.
Il campione del mondo in carica ammette che le condizioni saranno molto diverse, con temperature più basse, ma dice anche di aver migliorato le proprie condizioni fisiche, dichiarandosi così pronto allo scontro diretto.
In aggiunta sembrano esserci delle novità in casa Ducati, che Enea Bastianini rivela ai microfoni: “Nei test abbiamo trovato una soluzione che mi ha permesso di essere veloce anche con la media posteriore, che è cioè che mi è mancato a Misano 1 per poter lottare per la vittoria”. Sembra abbastanza chiaro quindi chi saranno i potenziali contendenti al gradino più alto del podio, senza scordarci però di Martin che, dopo l’errore commesso due weekend fa, si trova stavolta costretto a guardarsi le spalle.