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Come funzionerà la Team Radio in MotoGP

Giulia Girardelli
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Come funzionerà la Team Radio in MotoGP

Dal 2025 entrerà in funzione la comunicazione radio coi box. Ma i piloti potranno anche parlare? E con quali modalità verrà introdotta questa innovazione epocale per le due ruote? E i piloti sono d'accordo? Ecco tutte le novità in anteprima

Il primo round del GP di San Marino e della Riviera di Rimini, uno degli appuntamenti più attesi sul calendario, si è da poco concluso e, insieme a lui, anche la tipica sessione di test programmata per il lunedì successivo. Ad attendere i nostri piloti però stavolta non ci sono solo sviluppi tecnici sulla moto, ma anche una nuova tecnologia pensata per favorire la comunicazione diretta con il pilota. Con un sistema analogo a quello dei team radio della Formula 1, sarà possibile parlare al pilota mentre è in sella alla sua moto, in modo da poter trasmettere le informazioni più importanti, senza dover aspettare di transitare sul traguardo per vedere la tabella esposta al muretto box.  

TEAM RADIO: COME VERRA' INTRODOTTA

Ancora non è ben chiaro quali saranno le modalità e chi potrà usufruirne, si vocifera che la comunicazione sarà tra box e pilota, ma dalle ultime indiscrezioni raccolte durante il weekend sembra che ci saranno degli step da affrontare prima di arrivarci: per l’ormai imminente stagione 2025 pare che il collegamento sarà aperto esclusivamente alla race direction, con un sistema “a senso unico”, vale a dire che la direzione potrà comunicare con il pilota, il quale però non avrà la possibilità di rispondere. Diverso invece l’obiettivo del 2026, quando i piloti non si limiteranno più ad ascoltare, ma potranno anche rispondere. Infine, nel 2027 si cercherà di inserire all’interno del sistema anche il box, garantendo così ai tecnici l’opportunità di parlare al proprio pilota.  

VERSO UNA MOTOGP IN STILE FORMULA 1

Stiamo sicuramente parlando di uno step importante, vero, ma è così necessario? La verità è che il tentativo di avvicinarsi sempre di più al modello della Formula 1 prosegue ormai da diversi anni, ma in questo caso parliamo di due realtà agli antipodi: da un lato abbiamo dei piloti seduti in macchina, dall’altra abbiamo dei piloti che, oltre alla concentrazione costante, devono gestire una precisione e uno sforzo fisico notevole… è inevitabile che una voce all’interno del casco distolga, seppur per poco tempo, l’attenzione del pilota dalla pista. Alla luce di queste considerazioni affiorano i primi dubbi, legati soprattutto alla sicurezza, sull’effettivo vantaggio che si potrebbe ottenere, tant’è vero che alcuni piloti si sono già espressi negativamente a riguardo. Il campione del mondo in carica, Pecco Bagnaia, ha pubblicamente affermato: “Penso che prenderò multe ogni gara, perché non metterò niente del genere. È una cosa che non ha senso, quindi prenderò delle multe. Abbiamo tutti i sistemi possibili per essere avvertiti di qualsiasi cosa: c'è il dashboard, la pitboard; quindi, non c'è bisogno di altre comunicazioni che possono anche essere motivo di distrazione. Noi guidiamo dei mezzi che non permettono di essere distratti".  

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