Motogp
Una MotoGP SENZA REGOLE? Ecco come sarebbe
Come sarebbe una MotoGP senza regole? Avrebbe motori turbo o tornerebbero magari a 2T? Che prestazioni si potrebbero raggiungere? Ne abbiamo parlato coi vertici tecnici di Ducati e Aprilia, Gigi Dall'Igna e Romano Albesiano
Nelle nostre 5 puntate di approfondimento sulla tecnica passata, presente e futura della MotoGP abbiamo toccato temi che scaldano sempre gli animi degli appassionati: i vincoli al motore, l'impatto dell'elettronica, l'importanza relativa di moto e pilota. Si potrebbe anche pensare di dire: fissato il fatto che la moto deve avere 2 ruote, lasciamo libero tutto il resto e vinca il migliore.
Come sarebbe un campionato di questo genere? Abbiamo provato a ragionarne con Gigi Dall'Igna, direttore tecnico di Ducati Corse, e Romano Albesiano che ricopre la stessa posizione in Aprilia Racing: le due squadre ufficiali oggi più competitive in MotoGP. Con loro abbiamo parlato di motori, ciclistica, pneumatici, sospensioni, elettronica ed aerodinamica: più o meno tutto quello di cui si può discutere.
Ne sono venuti fuori spunti interessanti, e anche opinioni diverse, ad esempio sul potenziale ancora inespresso dei motori 2T e sull'impatto dell'elettronica. La conclusione, che per qualcuno può anche essere sorprendente, è che è bene che un regolamento ci sia, perché in questo modo piò essere cambiato di tanto in tanto rimescolando le carte e promuovendo lo spettacolo. Se così non fosse, una volta individuate le soluzioni ottimali le moto finirebbero per essere tutte uguali come - nota Albesiano che è ingegnere aeronautico di formazione - gli aerei di linea.
Vi lasciamo allora alla discussione, senz'altro interessante e ricca di spunti di riflessione!
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