MotoGp: Martin in pole a Le Mans davanti a Bagnaia

Lo spagnolo infrange il record della pista e lo porta sotto il minuto e mezzo: dietro di lui Bagnaia e Vinales

Uno scatenato Jorge Martin centra una magnifica pole position nel Gran Premio di Francia, nonostante una caduta negli ultimi minuti di Q2. Sul tracciato di Le Mans lo spagnolo della Ducati Pramac, attuale leader del Mondiale, fa il record della pista scendendo sotto il piede del minuto e mezzo (1'29''919). Con lui in prima fila scatteranno Francesco Bagnaia (caduto anche lui nel finale con la Ducati Lenovo), distante poco più di un decimo di secondo, e Maverick Vinales (Aprilia). Aprono la seconda fila le due Ducati VR46 degli azzurri Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, sfortunato invece Enea Bastianini con l'altra Ducati Lenovo, penalizzato da una bandiera gialla mentre sembrava potesse avvicinarsi al tempo migliore e rallentato anche da un problemino tecnico alla moto (partirà decimo). Passo indietro per Marc Marquez con la Ducati Gresini, che scatterà 13 dopo non aver superato il Q1.   

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

"«Ho visto subito che avevo fatto un gran tempo, ma non ero sicuro bastasse per la pole. Sono contento, abbiamo un gran passo e costanza e con la moto mi trovo bene - ha detto Jorge Martin - Vedremo cosa verrà fuori in partenza, vogliamo tenerci la posizione e trovare un gran ritmo per provare a vincere". "Purtroppo non sono riuscito a chiudere l'ultimo giro, può succedere quando spingi così forte, stava venendo fuori un giro incredibile, ho toccato un po' la linea bianca e ho perso davanti. In ogni caso siamo contenti, il passo è davvero buono, siamo in prima fila insieme a due piloti che vanno veramente forte, quindi sarà una bella gara", ha detto Pecco Bagnaia. "È veramente un bel risultato, sul passo sono molto più preciso che sul giro veloce, mi sento preparato e proveremo a essere più aggressivi e dare il massimo dalla prima curva. Sono soddisfatto per il lavoro fatto, da ieri a oggi siamo migliorati. Io darò il massimo". Queste le parole di Maverick Vinales.