È già tempo di trasferta per i piloti della MotoGP, che questo weekend approdano negli Stati Uniti, sul circuito di Austin. Una delle tappe più attese del calendario, in particolar modo da Marc Marquez, che qui ha vinto ben 7 volte su 10 edizioni disputate.

Insomma, per lo spagnolo è come tornare a casa. Se a questo aggiungiamo il pacchetto vincente di cui dispone ora, non ci sono dubbi sul fatto che sia il favorito assoluto.

Di sicuro non sarà da solo, ma non bisogna dare per scontato che i suoi rivali saranno gli stessi di sempre… se guardiamo le statistiche vediamo per esempio che Pecco Bagnaia ha vinto solo la gara sprint dello scorso anno, mentre sulla lunga distanza non è mai riuscito a guadagnarsi il primo posto, se non quando correva nelle categorie minori (nel 2018, quando correva in Moto2). Anzi, c'è da dire che storicamente Austin non gli porta benissimo: nono nel 2019, quinto nel 2022, ritirato lo scorso anno.

Situazione analoga anche per Jorge Martin, che è riuscito a vincere su questo circuito solo ai tempi della Moto3 (guarda caso, lo stesso anno di Pecco). Da allora per lui un quindicesimo posto, un ottavo e un ritiro.

BASTIANINI E RINS: EFFETTO SORPRESA

Rimanendo in casa Ducati, c’è però un pilota che potrebbe ribaltare le carte in tavola: Enea Bastianini. Ricordiamo infatti che nel 2022 è stato lui ad arrivare davanti a tutti e, avendoci già dimostrato il suo potenziale ritrovato quest’anno, potrebbe replicare il risultato.

Per chiudere il nostro pronostico, non possiamo non considerare le case giapponesi… sembra assurdo dirlo, ma questa volta potremmo ricevere delle sorprese. Nel caso di Honda bisogna dire che per molti anni ha raggiunto il successo su questo tracciato con Marc Marquez e, anche in un momento di difficoltà come quello dello scorso anno, è riuscita a portare a casa una vittoria con Alex Rins. Non è quindi da escludere che possa riuscirci anche quest’anno. Il pilota spagnolo ha vinto qui anche nel 2019 in sella alla Suzuki, dimostrando di trovare un layout a lui favorevole.

Ora però ha tra le mani una moto ancora diversa, la Yamaha, chissà se riuscirà a replicare il miracolo compiuto in casa HRC, regalando alla sua squadra un successo che manca da diverso tempo.