GP del Portogallo: sarà la gara degli outsider?

Troppo facile puntare su Bagnaia e Martin. Occhio a Binder e a Oliveira, che qui lo scorso anno fece numeri da urlo prima di uscire di scena

Il secondo round della stagione sta per regalarci nuove emozioni e, a fare da scenario, nonché terreno di scontro, c’è il circuito portoghese di Portimao. Un totale di 15 curve che va a dare forma a un layout estremante complicato, soprattutto a livello tecnico. Proprio per questo è una delle piste dove tutto può succedere, facendoci ritrovare dei protagonisti inaspettati.  

BINDER TERZO INCOMODO

Oltre a Pecco Bagnaia e Jorge Martin, che entrano da sempre di diritto nella lista dei favoriti, in quanto principali rivali nella lotta al titolo, non dobbiamo sottovalutare Brad Binder. Il pilota sudafricano ha dimostrato di poter tranquillamente stare al passo delle Ducati: il suo stile di guida, sempre al limite, e una moto molto competitiva formano un pacchetto a dir poco perfetto, che potrebbe rivelarsi vincente su un circuito come questo. E poi conosciamo il detto… tra i due litiganti, il terzo gode.  

OLIVEIRA IN CERCA DI RISCOSSA

Tra i nomi presenti sulla griglia dobbiamo tenere a mente anche quello di Miguel Oliveira. Oltre ad essere un pilota molto tecnico, ricordiamo che questo è per lui il Gran Premio di casa. A maggior ragione quest’anno andrà anche in cerca di riscatto, dopo l’incidente con Marc Marquez che l’anno scorso non gli ha permesso di concludere la gara, proprio quando si trovava in lotta per la posizioni di testa. Anche l’otto volte campione del mondo merita di entrare nella lista dei favoriti: ci ha già dimostrato il suo potenziale in sella alla Ducati del team Gresini e va sottolineato che anche l’anno scorso, nonostante guidasse una moto ingestibile, aveva fatto un’ottima qualifica e una partenza subito tra i primi. In molti si sono quindi chiesti come sarebbe andata senza quell’incidente… chissà se questo weekend avremo la risposta.  

L’INCOGNITA APRILIA

Ultimi, ma non per importanza, i piloti Aprilia, su cui bisogna mantenere il focus. Il circuito del Portogallo è infatti noto per i suoi scollinamenti a ridosso di curve cieche, motivo per il quale una buona stabilità della moto è la chiave vincente. Facendo un bilancio, ad oggi, Aprilia è una delle moto che meglio risponde a questo requisito.  Insomma, possiamo contare almeno sette contendenti per il gradino più alto del podio… a breve scopriremo chi avrà la meglio.