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MotoGP Insider - Il ritorno della famigerata "mappa 8"
Segnale di attacco o anticipazione di "biscotto"? Domenica Diggia l'ha interpretata nel primo modo. Ma non sempre è così...
Il mondiale MotoGP torna ancora una volta a dare spettacolo sulla pista del Qatar. Fabio Di Giannantonio è riuscito finalmente a dimostrare il suo valore, dopo una stagione difficile e soprattutto dopo esser rimasto senza sella per il 2024.
Ancora una volta la gara di domenica ci ha regalato un protagonista inatteso. Se facciamo un passo indietro e analizziamo la gara, c’è un elemento che non è sfuggito all’attenzione del pubblico: a circa cinque giri dal termine viene data la comunicazione “Mapping 8” a Fabio Di Giannantonio, che si trovava in lotta per la vittoria con Bagnaia.
Un’indicazione che, per chi segue la MotoGP da tempo, non è nuova e ha sempre fatto molto discutere riguardo alla sua interpretazione. A detta del pilota del team Gresini era un segnale di via libera per tentare il sorpasso su Bagnaia. Facciamo pure finta di crederci, ma si tratta comunque di una versione contrastante rispetto a quella data dal team nel momento dell’accaduto.
Insomma, Di Giannantonio ha comunque fatto la sua gara sferrando l’attacco vincente, niente da dire, ma per lo meno mettevi d’accordo.
Detto ciò, è risaputo che negli anni il significato è sempre stato uno e anche molto chiaro: non dare fastidio al pilota che sia davanti o dietro. Ci siamo per caso dimenticati com’era andata nel 2017 quando Jorge Lorenzo aveva dietro il suo compagno Andrea Dovizioso?
Se la memoria non mi inganna Lorenzo aveva ricevuto la stessa segnalazione e, guarda caso, Dovizioso era in lotta per il titolo… casualità?