Motogp
MotoGP Qatar, 5 motivi per godersi il primo match point
Martin avrebbe potuto ridurre il gap e giocarsi in Qatar il sorpasso su Bagnaia e invece è stata un'altra tappa interlocutoria che ha aiutato il campione del mondo in carica a mantenere un gap di vantaggio consistente e ridurre le gare a disposizione per ribaltare la classifica. Riuscirà Pecco a chiuderla prima di Valencia?
1. MATCH POINT
Sul circuito di Losail, Pecco Bagnaia ha una chance enorme. Il pilota ufficiale Ducati potrebbe chiudere i conti prima di arrivare a Valencia, terra spagnola, patria di Jorge Martin. Ha bisogno, per farlo, di 37 punti di gap al termine della tappa qatariota e quindi significa conquistare ben 23 punti in un solo weekend. Sono tanti, certo, ma se Bagnaia ha un asso nella manica il momento giusto per tirarlo fuori è proprio questo senza però rischiare troppo. Il margine di errore è alto e basta pochissimo per compromettere ciò che di buono è stato fatto fino ad adesso.
2. ULTIMA CHANCE
Per Jorge Martin è l'ultima chance per mantenere, al contrario di Bagnaiua ovviamente, il mondiale aperto. Serve tentare il tutto per tutto. Martin deve andare forte, fortissimo, sin dal venerdì così da mettere sotto pressione Bagnaia. Lo spagnolo deve augurarsi di conquistare la pole position e vincere la sprint, così da arrivare al gran premio della domenica mentalmente pronto ad affrontare la sfida che potrebbe vederlo accorciare in classifica. Un solo errore potrebbe sancire la fine del sogno. Viceversa, Martin può portare il mondialie fino a casa sua, in Spagna, a Valencia. È ciò che auspica e farà di tutto per provarci.
3. SPAURACCHIO WARNING
Prima Martin poi Bagnaia, entrambi i contendenti al titolo hanno preso un'ammonizione per via della nuova regola del range della pressione degli pneumatici. Sarebbe terribile per questo sport, per questa stagione, per ciò che hanno dato i piloti, vedere questo mondiale aggiudicato in direzione gara per colpa di una pressione controllata dopo la gara. Una regola che non ha senso per via delle variabili in cui incorrono ogni giro, ogni curva, i piloti. Serve attenzione da parte loro, ma forse servirebbe anche rivedere un regolamento che non ha senso e toglie ai piloti il controllo delle gare per darlo alla Michelin e alla direzione di Dorna. Pessima scelta.
4. È TORNATO ENEA
Bastianini è tornato. La sua vittoria in Malesia lo ha ringalluzzito e ha sicuramente mostrato le qualità che possiede e che forse si era dimenticato di avere, vuoi anche per gli infortuni e la pressione del team ufficiale sulle spalle. Bastianini potrebbe essere un alleato importante per Bagnaia e sicuramente un avversario in più di Jorge Martin. Il Qatar è una pista che lui adora e che lo ha visto conquistare la vittoria, la prima in MotoGP, nel 2022 in sella al team Gresini.
5. MASIA VS SASAKI
Se la Moto2 ha il suo campione del mondo, complimenti a Pedro Acosta, la classe minore non ha ancora un laureato. La sfida è sempre più tra Masia e Sasaki. Il giapponese non ha ancora vinto una gara in stagione, ma è lì ancorato alla speranza di abbassare il distacco. Lo spagnolo invece è pronto a conquistare il titolo dopo stagioni faticose, fatte di gioie, ma anche di tanti dolori. Sarà il momento di Masia o sarà il giapponese a prevalere e a portare la discussione fino a Valencia?
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.