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MotoGP: Marini domina i Test di Misano, ma tutti gli sguardi sono per Marquez
Lunedì cruciale sulla pista a due passi dall'Adriatico per i protagonisti della classe regina. Marc Marquez sale per la prima volta sul prototipo della RC213V 2024, ma sembra tutt'altro che entusiasta. E anche Quartararo non fa i salti di gioia...
Lunedì di test per la MotoGP al Misano World Circuit Marco Simoncelli, con Luca Marini che ha firmato il miglior crono in 1'30.602 precedendo Maverick Viñales e Brad Binder. Quarto tempo per Jorge Martín davanti a Jack Miller e Fabio Quartararo che oggi ha percorso 50 giri, provando il nuovo motore e varie soluzioni aerodinamiche. Miguel Oliveira termina settimo precedendo Franco Morbidelli, Alex Márquez e Raúl Fernández che completa la top ten. Per questi test la Michelin ha fornito ai piloti due nuove specifiche di pneumatici per il posteriore e una per l'anteriore.
Aprilia
Miguel Oliveira e Aleix Espargaró hanno girato con il telaio 2024. Il portoghese nel box aveva sia la RS-GP versione 2022 che quella del 2023. Due moto versione 2022 per Raúl Fernández.
Ducati
Francesco Bagnaia, Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini non hanno preso parte al Test, così Jorge Martín è stato l'unico pilota Ducati a provare delle parti nuove, visto che anche Johann Zarco, non ha girato.
Honda
Il grande interesse in questo lunedì di test era rivolto al box Honda e specialmente a Marc Marquez e Joan Mir. I due piloti ufficiali hanno girato con la moto utilizzata nel weekend di gara da Stefan Bradl dotata di un nuovo telaio. Marc Marquez comunque non è rimasto troppo soddisfatto del nuovo prototipo. Stefan Bradl ha girato con un motore che probabilmente presentava delle leggere modifiche. Il tedesco ha girato con una moto simile a quella del 2023 di Joan Mir.
Le dichiarazioni di Marquez dopo aver provato per la prima volta la Honda RC213V 2024: "Lo stile di guida è abbastanza diverso ma alla fine i problemi sono gli stessi e quindi dobbiamo continuare a lavorare. Ovviamente ci si attende sempre di più. Se questa è la base, se questa è la moto, allora siamo lontani. Dobbiamo lavorare e cambiare tante cose. Le decisioni da prendere le ho chiare. Dopo questo test, a casa, tranquillamente, penseremo a tutto. In un test ci si aspetta sempre tanto, ti aspetti sempre di fare un passo avanti in termini di tempo sul giro. In passato a volte mi è capitato che le sensazioni forse non fossero le migliori dato che si tratta di una moto nuova, diversa ma poi a quella moto ti ci abitui. Sicuramente in questo caso le sensazioni sono diverse ma il tempo sul giro è molto simile. Meglio avere ora queste sensazioni per avere margini di miglioramento in ottica futura. Dobbiamo vedere i fatti. Il tempo passa e quello di cui hai bisogno sono i fatti, non le promesse. Vedremo se poco a poco sarà possibile fare i fatti per continuare motivati e impegnati, come ho fatto finora e come farò fino a quando resterò in Honda. È venuto un ingegnere, credo di aerodinamica, che lavorava soprattutto in F1, e abbiamo provato anche una nuova aerodinamica. Nel box parlo con una faccia diversa e ancora non me lo hanno presentato ma credo sia il nuovo Project Leader, ma ancora non sono stati chiari. Ci sono tanti ingegneri. Vedremo se riusciremo a migliorare in ottica futura".
Simile il commento di Joan Mir: “Bene, in alcune aree siamo migliorati, ma icuramente non abbiamo fatto un grande passo, siamo lontani da questo. Ma sono riuscito a migliorare un po’ le mie sensazioni. Sono riuscito a essere un po’ più costante, soprattutto con le gomme usate. Ma questa è solo la prima prova. Abbiamo visto alcune cose positive, ma non posso ancora dire se sarà questa la strada che prenderemo il prossimo anno. Dobbiamo ancora sistemare un po' le cose. Ma sì, se vogliamo arrivare dove vogliamo, abbiamo bisogno di un po’ più di aiuto”.
KTM
Jack Miller ha testato il telaio in carbonio che nello stesso weekend romagnolo ha aiutato Dani Pedrosa ad arrivare per due volte quarto, mentre Brad Binder ha girato con un telaio a prima vista simile a quello di quest'anno.
GASGAS
Pol Espargaró e Augusto Fernández hanno lavorato con la moto versione 2023.
Yamaha
Test molto importanti anche pin casa Yamaha con Fabio Quartararo che aveva ribadito l'importanza dei risultati di questa giornata in vista del futuro. In mattinata il francese ha lavorato su un nuovo pacchetto aerodinamico per poi tornare alla versione standard 2023, come anche il suo compagno di box Franco Morbidelli. Il nuovo pacchetto aerodinamico è una via di mezzo tra quello base del 2023 e quello provato a inizio anno a Portimao da Franco Morbidelli. Due moto con il nuovo pacchetto aerodinamico anche per Morbidelli. Presente nel box Yamaha anche una moto dotata del nuovo motore che dovrebbe portare finalmente un po' più di potenza sulla M1. Il propulsore, sviluppato in collaborazione con l'ing. Luca Marmorini non ha però completamente soddisfatto Quartararo, che evidentemente si aspettava un passo in avanti più deciso.
Questi sono i primi 10 alla fine del Test:
1. Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) – 1:30.602
2. Maverick Viñales (Aprilia Racing) - +0.234
3. Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) - +0.552
4. Jorge Martín (Prima Pramac Racing) - +0.566
5. Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) - +0.573
6. Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) - +0.575
7. Miguel Oliveira (CryptoDATA RNF MotoGP Team) - +0.630
8. Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP™) - +0.699
9. Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™) - +0.735
10. Raul Fernandez (CryptoDATA RNF MotoGP Team) - +0.760
2. Maverick Viñales (Aprilia Racing) - +0.234
3. Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) - +0.552
4. Jorge Martín (Prima Pramac Racing) - +0.566
5. Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) - +0.573
6. Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) - +0.575
7. Miguel Oliveira (CryptoDATA RNF MotoGP Team) - +0.630
8. Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP™) - +0.699
9. Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™) - +0.735
10. Raul Fernandez (CryptoDATA RNF MotoGP Team) - +0.760