Motogp
MotoGP, Bagnaia in Argentina a caccia del bis
Il pilota della Ducati è già l'uomo da battere. L'incognita della pioggia pesa sulla seconda gara del Motomondiale. Dove, dopo la squalifica di Marquez, domina ancora il tema della sicurezza
Sorrisi, battute e Pecco Bagnaia che arriva in conferenza stampa indossando la maglia numero 10 di Leo Messi: c'è un clima generale di festa in Argentina, dove la MotoGp fa tappa domenica per la seconda prova del motomondiale. È sempre l'italiano della Ducati il pilota da battere ma nel circus tutti i piloti appaiono affiatati e si respira un'aria giocosa, come ai tempi di Valentino Rossi. Complice la decisione degli steward della federazione di rinviare alla Corte d'Appello la decisione sulla squalifica a Marc Marquez, si torna finalmente a parlare di gara e di motori.
Bagnaia è il primo a rompere il ghiaccio davanti ai giornalisti che lo indicano già come il favorito del mondiale e gli chiedono come pensi di gestire le risorse nel corso dell'anno: "In questo momento del campionato - spiega il ducatista - non possiamo ancora pensare a strategie. Vinales e Bezzecchi sono molto vicini a me in classifica, devo concentrarmi su questo. È molto facile perdere punti nel Mondiale, devo essere costante"».
Domani, tra l'altro, è prevista pioggia e potrebbe condizionare gli assetti in vista della gara. Sulla pista di Termas Rio Hondo promettono battaglia Maverick Vinales con la sua Aprilia e Marco Bezzecchi, ancora felice per il podio conquistato in Portogallo la scorsa settimana con la Ducati. "Dobbiamo continuare così, non penso di poter lottare per il podio in tutte le gare - afferma l'italiano - Siamo in fase di apprendimento, però proveremo ad essere sempre competitivi, senza smettere di divertici al box". "Le nostre motivazioni sono alte, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra. Dobbiamo restare concentrati e lottare sempre per le prime posizioni", gli fa eco Vinales.
Non intende avere il ruolo di comparsa Jack Miller: "La squadra Ktm ha fatto un lavoro eccezionale per me - sottolinea - Essere qui a lottare per le prime posizioni così presto è molto bello, nonostante i molti cambiamenti". Meno ottimista Fabio Quartararo con una Yamaha apparsa in difficoltà: "Dobbiamo migliorare, bisogna usare queste gare per crescere in particolare nelle qualifiche". La conferenza finisce. L'immagine più accattivante è Bagnaia con la maglia di Messi come Valentino Rossi quando nel 2006 indossò, sempre in Argentina, quella di Maradona.
SICUREZZA E SANZIONI TEMI CALDI
Il contatto tra Marc Marquez e Miguel Olivera a Portimao continua a tenere banco anche alla vigilia del secondo appuntamento stagionale della MotoGP. «Marquez e Olivera? Devo preoccuparmi di chi c'è, che eventualmente può insidiarmi, non di chi è assente. Ad ogni modo chiederei maggior chiarezza sul sistema delle sanzioni e sulla sicurezza. Lo scorso anno, a Misano, ho avuto una penalità che non mi aspettavo perché è molto difficile quello che dobbiamo fare. Devono essere più chiari", dice Pecco Bagnaia. Ci mette il carico Maverick Vinales:"«Le sanzioni sono corrette ma le regole devono essere uguali per tutti. Mai una situazione è identica all'altra. I commissari hanno un lavoro difficile".
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