Il Motomondiale si apre con una tripletta italiana. Inizia Migno nella Moto3, segue Vietti nella Moto2 arriva l'apoteosi con il successo di Enea Bastianimi in MotoGP che conquista la sua prima vittoria e regala al team Gresini un sogno in memoria di Fausto
La prima stagione del Motondiale senza Valentino Rossi è iniziata nel migliore dei modi per gli italiani che in Qatar, nella prima delle 21 prove della stagione,che si concluderà il 6 novembre a Valencia, hanno messo a segno una tripletta storica.
Scatta Migno, segue Vietti e poi… il Bestia
Tutto è iniziato con il sigillo nella gara della Moto3 di Andrea Migno, seguito da Celestino Vietti nella Moto2 che ha iniziato la sua stagione cogliendo il suo primo successo nella classe di mezzo e regalato la prima gioia al neo papà Valentino Rossi, triplettata completata dalla memorabile affermazione di Enea Bastianini che sulla Ducati Desmosedici GP 21 conquista la vittoria sulla Ducati del team Gresini. Un'affermazione dedicata alla memoria di Fausto, alla sua famiglia, con la moglie Nadia e i figli che ne hanno raccolto l'eredità e oggi si godono il dolce sapore della vittoria. "Ho spinto fin dala partenza, ha commentato Enea Bastianimi, ma volevo risparmiare le gomme per il finale, quando ho visto Pol vicino ho capito che era il momento per andare ad attaccare. Dedico questo trionfo a Fausto che ha spinto tanto dal cielo per questa vittoria e voglio ringraziare tutta la mia squadra per questo risultato. La 59 vittoria della Ducati nella top class".
Alle parole di Enea seguono quelle di Giribuola, il suo capotecnico "La vittoria è stata merito della guida di Enea ma dettata anche dalla scelta della gomma media che alla fine è stata la soluzione migliore presa al momento giusto. Per quello che ho visto per me Enea sa tirare fuori la bestia in gara mentre nel box è la persona piú calma e pacata".
Un successo, quello di Enea, ottenuto regolando la KTM di Brad Binder, capace di una scelta di gomme azzeccata, che ha fatto venire fuori un protagonista inatteso alla vigilia, e dalla Honda di Pol Espargaro, in fuga nella prima parte della gara e capace di pendere del margine. Ma oggi non era il suo giorno, va però sottolineata la ritrovata competitività della Honda che ha visto anche un Marc Marquez in forma ma mai in grado di affondare la zampata per salire sul podio, anzi ha dovuto difendersi dagli attacchi di Aleix Espargaro che con la nuova Aprilia è arrivato ad un soffio dal podio, relegando lo spagnolo al quinto posto. Le Suzuki che alla vigilia facevano paura, in gara sono state ridimensionate con Mir e Rins rispettivamente sesto e settimo.
Pecco, l'attesa e la delusione
Nella giornata no del team ufficiale Ducati, con Jack Miller fuori dai giochi e Pecco Bagnaia che con un errore è caduto e ha coinvolto Jorge Martin, dopo Bastianini il secondo pilota Ducati al traguardo è Johann Zarco con la Ducati del team Pramac precede la Yamaha di un deluso Fabio Quartarararo, la cui stagione è iniziata con la consapevolezza che l'affermazione in Qatar dello scorso anno in questo momento è solo un ricordo, i problemi di grip e di motore non sono risolti e il campione del mondo, nono all'arrivo porta a casa il peggior risultato dal 2006. Completa la top ten Nakagami che precede un deluso dei piloti Yamaha, Franco Morbidelli. Restano indietro, ma vanno a punti Luca Marini, Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, mentre tra i rookie si era messo in evidenza Marco Bezzecchi che però è incappato in una scivolata quando stava per conquistare i primi punti. Restano nelle retrovie Di Giannantonio e Darryn Binder.
Ora il Motomondiale fa una breve pausa per ritornare in azione in Indonesia sul tracciato di Mandalika che per quello visto nei test potrebbe essere una storia diversa.
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