Motogp
MotoGP Misano: una festa italiana
Bagnaia che vince la sua seconda gara di fila e fa sentire il fiato sul collo al leader della classifica Quartararo, Valentino Rossi che (a modo suo) dà sempre spettacolo, il ritorno di Dovizioso e i primi punti di Vinales con Aprilia: tutte le emozioni del GP di San Marino
Doveva essere una festa per tutti. E così è stato, soprattutto per i 25mila spettatori presenti (vista la capienza dell'impianto ridotta del 50% e il prato chiuso): nel GP di casa è statp un trionfo italiano. Già dal mattino i segnali c'erano tutti, con la tripletta della Moto3 (primo Dennis Foggia, secondo Andrea Migno, terzo Niccolò Antonelli). Ma è stata la gara della top class a rendere questa domenica speciale.
Già, perché da queste parti siamo stati abituati per molti anni a vedere lo show di Valentino Rossi. E col Dottore ormai alle prese con uno scivolo prepensionistico (di lui non contano più le prestazioni in gara, ma ricorderemo sempre il bellissimo casco-omaggio alla sua prima figlia che nascerà nei prossimi mesi), il nuovo eroe di casa (e uno dei nomi più accreditati per portare avanti la bandiera del motociclismo tricolore su pista) si chiama Francesco Bagnaia. il pilota torinese del team ufficiale Ducati, reduce dal successo di Aragon, ha bissato sulla pista romagnola, al termine di una gara in cui ha gestito avversari e gomme da vero campione. E soprattutto ha saputo tenere a bada i bollori di Quartararo, domato solo al termine di un ultimo giro di gara a dir poco perfetto.
La vittoria di Pecco (primo davanti al francese e all'ottimo Bastianini, per un podio quasi tutto italiano) porta comunque il marchio di Valentino Rossi, dato che Bagnaia è cresciuto nell'alveo dell'Academy VR46: "Noi dell'Academy VR46 siamo molto contenti e orgogliosi, ma non la sentiamo una nostra vittoria, la vittoria di Misano è tutta di Bagnaia -sottolinea il Dottore - Siamo orgogliosi di averlo aiutato dall'inizio, da quando lo abbiamo preso dalla Moto3".
A questo punto della stagione Bagnaia ha totalizzato 186 punti ed è secondo in classifica; si candida quindi ad essere l'unico avversario credibile per Quartararo (primo a 235), che ieri ha tenuto la posizione in modo lungimirante, guardandosi bene dal prendersi troppi rischi. La distanza tra i due è tanta e parlare di duello è forse prematuro. Come lo stesso mentore Rossi ha detto nel post gara, "peccato che Pecco abbia abbia perso un sacco di punti all'inizio della stagione, altrimenti sarebbe stata veramente una bella sfida con Quartararo. Quest'anno è andato sempre molto forte ma mi sembra che in particolare la vittoria di Aragon lo abbia sbloccato anche mentalmente. Ha fatto due weekend perfetti, è stato sempre davanti".
IL RITORNO DI DOVI
Su una delle piste solitamente più difficili per le sue caratteristiche, anche l'Aprilia RS-GP trova di che sorridere: Aleix Espargarò ha colto l'ennesimo piazzamento dal top 10, mentre Maverick Vinales ha trovato i primi punti iridati in sella alla sua nuova moto. E di "nuova moto" si parla anche per Andrea Dovizioso, che è tornato a correre quasi 10 mesi dopo la sua ultima gara, con la Yamaha del team Petronas. Dovi (com'era prevedibile) ha scontato l'assenza dalle competizioni e ha tagliato il traguardo per ultimo, ma poco importa: per lui si tratta del primo passo sulla strada per tornare a essere competitivo ad alti livelli.MOTOGP: LA CLASSIFICA
Ecco la classifica della MotoGP dopo il GP di San Marino a Misano:1. Quartararo (Fra – Yamaha) 234 punti
2. Bagnaia (Ita – Ducati) 186
3. Mir (Spa – Suzuki) 167
4. Zarco (Fra – Ducati) 141
5. Miller (Aus – Ducati) 140
6. Binder (Rsa – Ktm), 124
7. A. Espargaro (Spa – Aprilia) 104
8. Vinales (Spa – Aprilia) 98
9. M. Marquez (Spa – Honda) 92
10. Oliveira (Por – Ktm) 87
11. Martin (Spa – Ducati) 71
12. Nakagami (Giap – Honda) 70
13. Rins (Spa – Suzuki) 68
14. P. Espargaro (Spa – Honda) 64
15. Bastianini (Ita – Ducati) 61
16. A. Marquez (Spa – Honda) 50
17. Morbidelli (Ita – Yamaha) 40
18. Lecuona (Spa – Ktm) 38
19. Petrucci (Ita – Ktm) 37
20. Marini (Ita – Ducati) 28
21. Rossi (Ita – Yamaha) 28