Motogp
MotoGP Austria: Binder MAGO della pioggia!
Ricorderemo questo GP per il coraggio di Binder che con un azzardo, restando in pista e guidando con le slick sotto la pioggia, ha vinto regalando un successo alla KTM, ma anche per la maturità di Quartararo, capace di non rischiare pensando al m Mondiale, per la conferma di Martin e per Bagnaia sempre più veloce e ormai a un passo dalla vittoria
Il secondo GP in Austria passerà alla storia delle corse per il coraggio e l’azzardo di Brad Binder che, rimasto in pista sotto la pioggia con le gomme slick, ha vinto la gara e regalato un altro successo alla KTM.
"Ho colto la mia opportunità, ho dato il mio meglio giocando un po' di azzardo"
A volte una scelta può cambiare la vita. Bisogna aver il coraggio di prenderla e magari di fare anche un azzardo, un azzardo che spesso però paga. Il coraggio di una scelta che ha portato al successo, questo è stato il finale della seconda gara della MotoGP in Austria. Una gara in cui quando a pochi giri dal termine ha iniziato a piovere, le condizioni insidiose dell'asfalto sono diventate l'occasione per alcuni piloti di tentare l'impresa e Brad Binder (e pochi altri) ha voluto rischiare restando in pista con le slick. E così in Austria il pilota sudafricano, già campione della Moto3 e vincitore lo scorso anno a Brno, ha rischiato e, guidando come lui ha ammesso, come se fosse sul ghiaccio, ha colto una vittoria inattesa con la KTM. Un successo che bissa quello ottenuto alla sua terza gara nella Top class lo scorso anno, il primo della KTM in MotoGP.
"Anche quest’oggi ci è mancato davvero pochissimo per vincere, ma sono comunque contento!"
La pioggia ha invece rimescolato le carte dei piloti che erano in testa a una gara che fino a quel momento era stata avvincente e hanno scelto di rientrare a cambiare le gomme. E così quelli che erano davanti a lottare, Marquez, Bagnaia, Quartararo, Martin, Mir si sono ritrovati a ricominciare da capo… dalla pit-lane dopo il cambio moto.
Al rientro, erano ovviamente staccati rispetto ai pochi che erano rimasti in pista con le slick, ma se Marquez nel tentativo di spingere è caduto (per poi rialzarsi chiudendo quindicesimo), Bagnaia e Martin come treni sono riusciti a risalire fino a prendere gli altri due gradini del podio. Per Pecco una vittoria che era nel mirino è sfumata, ma resta la soddisfazione di aver mostrato tutta la sua velocità e di aver lottato alla grande con un ritrovato Marquez, riportando alla mente i duelli di Marc con Dovizioso. “Anche quest’oggi ci è mancato davvero pochissimo per vincere, ha commentato Bagnaia, ma sono comunque contento! Abbiamo fatto il massimo e abbiamo davvero lavorato bene. Sia quando ero al comando sull’asciutto che sul bagnato siamo riusciti a gestire bene la situazione. Ho lasciato passare Márquez quando ho visto le prime gocce di pioggia, per capire ciò che avrebbe fatto, perché non sapevo se rientrare a cambiare moto. Ho visto che molti piloti non si sono fermati e pensavo di aver fatto un errore ad effettuare il flag-to-flag. Dopo il primo giro con le rain, ho poi trovato il mio ritmo e sono riuscito a superare molti avversari raggiugendo il secondo posto. Ci riproveremo! La prossima gara si disputerà a Silverstone e sono sicuro che anche lì potremo lottare per un buon risultato!” Marquez al Sachsenring aveva già assaporato la vittoria e su questo tracciato ha fatto ancora una volta vedere di cosa è capace anche se... forse il "vecchio" Marquez, quello prima del grave infortunio che lo ha tenuto fuori per una stagione, forse avrebbe rischiato restando in pista con le slick. Un rischio che ha preso Valentino Rossi che, di fronte a un intero circuito che gli ha reso omaggio, è rimasto in pista fino alla fine con le slick sfiorando il podio. Ma al di là del risultato di Rossi (ottavo alle spalle di Alex Marquez), colpisce ancora oggi la voglia di non tirarsi indietro, di mettersi in gioco anche di fronte a questi rischi. Chi invece un anno fa forse avrebbe rischiato, ma oggi ha cambiato strategia è stato Fabio Quartararo (settimo). Per il francese svanito il podio e una vittoria che era anche alla portata, resta la grande consolazione della classifica dove comanda sempre più saldamente grazie alla consapevolezza nei suoi mezzi.
Al rientro, erano ovviamente staccati rispetto ai pochi che erano rimasti in pista con le slick, ma se Marquez nel tentativo di spingere è caduto (per poi rialzarsi chiudendo quindicesimo), Bagnaia e Martin come treni sono riusciti a risalire fino a prendere gli altri due gradini del podio. Per Pecco una vittoria che era nel mirino è sfumata, ma resta la soddisfazione di aver mostrato tutta la sua velocità e di aver lottato alla grande con un ritrovato Marquez, riportando alla mente i duelli di Marc con Dovizioso. “Anche quest’oggi ci è mancato davvero pochissimo per vincere, ha commentato Bagnaia, ma sono comunque contento! Abbiamo fatto il massimo e abbiamo davvero lavorato bene. Sia quando ero al comando sull’asciutto che sul bagnato siamo riusciti a gestire bene la situazione. Ho lasciato passare Márquez quando ho visto le prime gocce di pioggia, per capire ciò che avrebbe fatto, perché non sapevo se rientrare a cambiare moto. Ho visto che molti piloti non si sono fermati e pensavo di aver fatto un errore ad effettuare il flag-to-flag. Dopo il primo giro con le rain, ho poi trovato il mio ritmo e sono riuscito a superare molti avversari raggiugendo il secondo posto. Ci riproveremo! La prossima gara si disputerà a Silverstone e sono sicuro che anche lì potremo lottare per un buon risultato!” Marquez al Sachsenring aveva già assaporato la vittoria e su questo tracciato ha fatto ancora una volta vedere di cosa è capace anche se... forse il "vecchio" Marquez, quello prima del grave infortunio che lo ha tenuto fuori per una stagione, forse avrebbe rischiato restando in pista con le slick. Un rischio che ha preso Valentino Rossi che, di fronte a un intero circuito che gli ha reso omaggio, è rimasto in pista fino alla fine con le slick sfiorando il podio. Ma al di là del risultato di Rossi (ottavo alle spalle di Alex Marquez), colpisce ancora oggi la voglia di non tirarsi indietro, di mettersi in gioco anche di fronte a questi rischi. Chi invece un anno fa forse avrebbe rischiato, ma oggi ha cambiato strategia è stato Fabio Quartararo (settimo). Per il francese svanito il podio e una vittoria che era anche alla portata, resta la grande consolazione della classifica dove comanda sempre più saldamente grazie alla consapevolezza nei suoi mezzi.
"Dopo il cambio moto non pensavo di potercela fare a raggiungere il podio, poi ho iniziato a fare grandi sorpassi e quando ho tagliato il traguardo ero terzo. Sono molto orgoglioso di quello che stiamo raggiungendo"
Occhi puntati su Jorge Martin
Ricorderemo questi due GP in Austria anche per i risultati di Jorge Martin che, dopo la vittoria della scorsa settimana si conferma protagonista, capace dopo la seconda pole consecutiva di chiudere terzo. Mentre perde punti e l'occasione di consolidare la sua posizione in classifica il compagno Johann Zarco.Restando in Ducati azzecca la strategia di cambiare gomme, ma non raccoglie Jack Miller. Mentre risale in classifica Joan Mir, quarto, che resta l'arma più affilata della Suzuki. Classifica che ora vede in seconda posizione Joan Mir e Francesco Bagnaia a pari punti. Se Binder rischiando ha vinto, oltre a Rossi, meritano un plauso anche Aleix Espargaro che conferma la crescita di Aprilia, Luca Marini e Iker Lecuona che anche loro rimasti in pista con le slick hanno portato a casa un risultato importante per il loro mondiale. Gara da dimenticare invece per Enea Bastianini che dopo un buon avvio è stato costretto al ritiro, un pezzo della carena della sua Ducati si è staccato mentre era in corsa. Ora una breve pausa la MotoGP torna in pista a Silverstone fra due settimane.