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MotoGP Stiria: Oliveira VINCE, è ancora KTM!
KTM fa la voce grossa in MotoGP e in Austria conquista il secondo successo stagionale (il primo per il rookie portoghese) e sale sul podio con Pol Espargaro (terzo) alle spalle della Ducati di Miller. La Yamaha è in testa al mondiale, ma soffre. Quanta paura per Vinales. Suzuki mastica amaro. Grande Italia in Moto2 e Moto3 con le vittorie di Marco Bezzecchi e Celestino Vietti Ramus
Il Motomondiale ai tempi del Coronavirus regala tante novità, nuovi temi da sviluppare, ma anche un po' troppi brividi ogni fine settimana.
Con il Campione del Mondo fuori dalla prima gara e ancora assente per molto tempo, sono in tanti a voler portare a casa il numero uno e mai come quest’anno stiamo assistendo a gare avvincenti e incerte.
Il giorno di Oliveira, che paura Vinales!
Se una settimana fa in Austria era stata la Ducati di Andrea Dovizioso a passare per prima sotto il traguardo, questo fine settimana, in una corsa ancora divisa in due parti per il tremendo incidente di Maverick Vinales, rimasto senza freni e costretto a saltare dalla sua Yamaha a oltre 200 km/h, è stata la KTM di Miguel Oliveira la vincitrice. Il portoghese, alla sua prima stagione in MotoGP, ha vinto alla grande approfittando della lotta fra Pol Espargaro e Jack Miller. Fra i due litiganti ha avuto la meglio e ha regalato alla Casa Austriaca il secondo successo dopo quello ottenuto da Brad Binder. Un successo che ribadisce il potenziale della KTM che ormai è una costante nei piani alti e che conferma che la moto austriaca è pronta per lottare anche per il Mondiale. Un successo che porta alla ribalta anche nomi nuovi e che ribadisce che la linea verde scelta da KTM porta buoni risultati.Yamaha è in testa ma… i problemi restano
In un Mondiale che vede in testa al campionato la Yamaha con Fabio Quartararo, ma che ha proprio le moto della Casa di Iwata più in difficoltà, come di dimostra Quartararo fuori dalla top ten. Per Maverick Vinales la situazione è più complessa, lo spagnolo per la seconda domenica consecutiva ha rischiato grosso e, fortunatamente illeso, ha di certo subito un altro brutto colpo nell'anima. Un colpo da cui ora dovrà riprendersi per puntare in alto dove ad inizio stagione sognava di essere. In una gara in cui anche Franco Morbidelli fuori dalla top ten, è solo Valentino Rossi, dopo qualifiche difficili, a salvare un po’ il morale di Yamaha con il suo nono posto, ma i problemi restano. Problemi che in Austria ha accusato anche Andrea Dovizioso che seppure sia ampiamente in lotta per il Mondiale e ancora più vicino al leader, in gara non ha mai lottato per la vittoria lasciando a Jack Miller l'onore del podio con la Ducarti che però vede interrompere il suo dominio su questo tracciato. Per Andrea c'è da capire cosa non è andato per tornare all'attacco a Misano.
Chi oggi mastica amaro è però la Suzuki. Al primo via con Joan Mir aveva costruito la vittoria, ma alla seconda partenza è saltato anche il podio... La moto però c'è, i piloti anche quella di oggi sa di occasione mancata, la stessa sensazione che ha anche Takaaki Nakagami che era in odore di podio al primo via e ancora una volta era la migliore Honda in pista. Gara in rimonta, ma nel complesso positiva per Johann Zarco che nella seconda partenza ha mostrato di essere sempre più in sintonia con la Ducati. Il secondo posto nelle qualifiche e la pole della scorsa settimana non erano un caso...