Motogp
Giacomo Agostini: "Il motociclismo è anche scontro"
Il giorno dopo il GP di Argentina Giacomo Agostini in un intervento ai microfoni di Radio24 torna sulla gara, sulla condotta del campione del mondo, ma va anche oltre: "Non si può squalificare Marquez, allora non corriamo più e non è vero che Marc punta alle gambe
La seconda prova del Motomondiale disputatasi ieri sul circuito di Termas De Rio Hondo in Argentina continua a far discutere: non tanto per la gara in se, che ricordiamo è stata vinta dal britannico Cal Crutichlow sulla Honda del team LCR, quanto per quello che ha fatto il campione del mondo e per le conseguenze che la sua condotta di gara potrebbero avere per questo sport. Sulla questione è intervenuto anche Giacomo Agostini. Il quindici volte campione del mondo in diretta ai microfoni di Tutti Convocati su Radio24 ha commentato così i fatti di ieri.
A seguire riportiamo le sue dichiarazioni diffuse con una nota dall’emittente. “Possiamo andare una vita avanti a polemizzare però non è giusto perché il nostro sport è questo. In Formula 1 è uguale, si spingono, si buttano fuori, si tamponano. Certo cerchiamo di non esagerare, Marquez ha sbagliato e si è scusato, speriamo non lo faccia più. Squalifica? Perché per Marquez si e non per gli altri che causano degli scontri in gara? Non deve essere squalificato, è stato già punito ieri in gara, una gara ha buttato via con la penalizzazione che ha avuto alla fine. Se squalifichiamo ogni volta, allora non corriamo più, lasciamoli a casa tutti allora. Non riesci a calcolare benissimo il sorpasso, è difficile. Questo vale per tutti: penso a Iannone che ha buttato a terra Dovizioso due anni fa, allora andava squalificato ma così non corre più nessuno”.