Motogp
Morbidelli: "Sono insicuro e pauroso. E questo mi rende forte"
A tu per tu con il rookie italiano Franco Morbidelli. Che dopo il positivo debutto in MotoGP in Qatar ci parla della stagione 2018 e delle sue debolezze. Ci credete che un pilota di MotoGP ha paura di cadere?
Si può vincere con un 12° posto? La risposta è sì, se ti chiami Franco Morbidelli, hai 24 anni e al tuo debutto in MotoGP ti metti dietro un bel mucchio di piloti ufficiali, sulla tua Honda clienti. L'abbiamo incontrato a Milano, a margine della presentazione di Lumberjack, nuovo sponsor del team Estrella Galicia-Marc Vds che compare sulle livree delle moto da MotoGP e sulle Moto2.
“Molto positivo. Sono arrivato 12° alle spalle dei piloti ufficiali. Certo, sono a 16 secondi da Dovizioso che ha vinto, ma la distanza è relativa, se si pensa che la gara del Qatar mal si concilia con le caratteristiche della nostra moto”.
Cosa ci dobbiamo aspettare in Argentina?
“Il tracciato è decisamente più favorevole alle nostre caratteristiche. So bene che ho molto da imparare ma è anche vero che se miglioriamo e riduciamo quei 16 secondi di gap dal primo, possiamo tranquillamente lottare per le posizioni che vanno dal sesto al decimo. E per noi sarebbe un ottimo traguardo”.
“Mi sono ritrovato per la prima volta a dover correre alla fine della giornata e ho visto da spettatore le gare di Moto3 e Moto2. L’attesa è stata estenuante e ho dovuto reggere una tensione che finora non avevo mai provato. Ma poi, una volta che sei in griglia di partenza, tutto si scioglie e passa in secondo piano”.
“Vedi, il fatto è che io sono terribilmente insicuro e timoroso. Penso sempre che gli altri siano più forti di me, ho una paura matta di cadere che mi fa affrontare le gare con una maturità e un atteggiamento tutto speciale. Credo che l’insicurezza e la paura siano la mia forza. E il segreto della costanza di rendimento”.
Il debutto di Franco Morbidelli
Franco, come giudichi il tuo debutto in MotoGP?“Molto positivo. Sono arrivato 12° alle spalle dei piloti ufficiali. Certo, sono a 16 secondi da Dovizioso che ha vinto, ma la distanza è relativa, se si pensa che la gara del Qatar mal si concilia con le caratteristiche della nostra moto”.
Cosa ci dobbiamo aspettare in Argentina?
“Il tracciato è decisamente più favorevole alle nostre caratteristiche. So bene che ho molto da imparare ma è anche vero che se miglioriamo e riduciamo quei 16 secondi di gap dal primo, possiamo tranquillamente lottare per le posizioni che vanno dal sesto al decimo. E per noi sarebbe un ottimo traguardo”.
Dalla Moto2 alla MotoGP, le prime impressioni
Com’è stata la “prima”?“Mi sono ritrovato per la prima volta a dover correre alla fine della giornata e ho visto da spettatore le gare di Moto3 e Moto2. L’attesa è stata estenuante e ho dovuto reggere una tensione che finora non avevo mai provato. Ma poi, una volta che sei in griglia di partenza, tutto si scioglie e passa in secondo piano”.
Il segreto di Franco Morbidelli
Resti sempre molto umile nell’approccio. Qual è il tuo segreto?“Vedi, il fatto è che io sono terribilmente insicuro e timoroso. Penso sempre che gli altri siano più forti di me, ho una paura matta di cadere che mi fa affrontare le gare con una maturità e un atteggiamento tutto speciale. Credo che l’insicurezza e la paura siano la mia forza. E il segreto della costanza di rendimento”.