Motogp
MotoGP Aragon FP2 - Pedrosa ci ha preso gusto
Due settimane dopo la vittoria di Misano Dani Pedrosa è di nuovo il più veloce. Girando vicino al record della pista, ha staccato di un soffio Marquez e Crutchlow, con un'ipotetica prima fila tutta Honda. Rossi ha il 4° tempo, davanti a Espargaro. In casa Ducati, Iannone non corre e Dovizioso per ora è 10°
Si fa presto a dire bollito! Dani Pedrosa ha chiuso con il miglior tempo la prima giornata di prove libere ad Aragon, in Spagna, precedendo di 65 millesimi un indiavolato Marc Marquez; che a sua volta era stato primo nel turno del mattino.
Due settimane fa Pedrosa aveva inaspettatamente vinto a Misano, dopo un'intera stagione di sofferenza. Nei giorni scorsi però aveva messo le mani avanti, dicendo che non tutti i problemi erano risolti.
Non è uno sbruffone Dani, la misura anche nelle dichiarazioni è un suo tratto distintivo. Fatto sta che quello visto oggi ad Aragon è il Pedrosa buono. Quello che lascia scorrere la moto pulita, come se fosse semplice, e stampa tempi inarrivabili per tutti.
Due settimane fa Pedrosa aveva inaspettatamente vinto a Misano, dopo un'intera stagione di sofferenza. Nei giorni scorsi però aveva messo le mani avanti, dicendo che non tutti i problemi erano risolti.
Non è uno sbruffone Dani, la misura anche nelle dichiarazioni è un suo tratto distintivo. Fatto sta che quello visto oggi ad Aragon è il Pedrosa buono. Quello che lascia scorrere la moto pulita, come se fosse semplice, e stampa tempi inarrivabili per tutti.
Il primo ad accorgersene è stato il compagno di squadra, Marc Marquez. Autore del miglior tempo al mattino, unico a scendere sotto l'1'49”, nel pomeriggio ha tentato la zampata, con i consueti due giri “a vita persa”.
Dopo aver lasciato sfogare gli altri, eccolo cercare il tempo. Fa paura Marc alla prima staccata, con la ruota posteriore alzata e la moto completamente di traverso. Guida forte e fa il miglior tempo. Poi però è entrato Pedrosa e già sapete com'è andata a finire.
1'48”429 per Dani, 1'48”494 per Marquez. Le due Honda Repsol sono prima e seconda. Anche il terzo tempo è di una Honda, con Cal Crutchlow staccato di soli 81 millesimi da Pedrosa. E si sta già girando vicini al record della pista (1'48”120, Jorge Lorenzo in gara nel 2015). Il tempo in prova però lo scorso anno fu sensibilmente più basso: 1'46”635 (Marquez). Per dire che domani sicuramente i migliori scenderanno parecchio. Ma sul passo abbiamo capito che sono vicini alla prestazione del 2015.
Le Yamaha inseguono
Quarto tempo, staccato di 240 millesimi dal primo, per Valentino Rossi. L'italiano ad Aragon non ha mai vinto, ma oggi è sembrato parecchio a suo agio. Ha lasciato scorrere la moto senza guidare sporco, ed ha sicuramente lavorato sul ritmo. Un po' meno bene è andata a Jorge Lorenzo, 7° a 485 millesimi. Ai box ha mimato la chiusura dello sterzo violenta con i suoi tecnici, fra un'uscita e l'altra in pista. Ma abbiamo la sensazione che oggi non abbia tentato l'affondo: domani salirà a posizioni a lui più consone.
Quinto tempo per Pol Espargaro, che vuole confermarsi il più veloce fra i piloti dei team di secondo livello, e che è andato forte nonostante una nasata in terra a inizio turno, alla curva 2. Una curva, la seconda della Esse dopo il traguardo, dove sono caduti in tanti (entrambi i fratelli Espargaro, Laverty e Alex Lowes). Tutti per chiusura dell'anteriore nel momento in cui si forza in ingresso di curva.
In casa Suzuki, Maverick Viñales ha il sesto tempo. È a 457 millesimi da Pedrosa, ma ha una velocità massima (332,3 km/h) inferiore di un solo chilometro orario. Segno che la Suzuki spinge forte, ma che c'è ancora da lavorare sulla messa a punto della moto, per interpretare al meglio il giro. Aleix Espargaro, invece, è 11°, con un distacco più importante: 748 millesimi.
Dopo aver lasciato sfogare gli altri, eccolo cercare il tempo. Fa paura Marc alla prima staccata, con la ruota posteriore alzata e la moto completamente di traverso. Guida forte e fa il miglior tempo. Poi però è entrato Pedrosa e già sapete com'è andata a finire.
1'48”429 per Dani, 1'48”494 per Marquez. Le due Honda Repsol sono prima e seconda. Anche il terzo tempo è di una Honda, con Cal Crutchlow staccato di soli 81 millesimi da Pedrosa. E si sta già girando vicini al record della pista (1'48”120, Jorge Lorenzo in gara nel 2015). Il tempo in prova però lo scorso anno fu sensibilmente più basso: 1'46”635 (Marquez). Per dire che domani sicuramente i migliori scenderanno parecchio. Ma sul passo abbiamo capito che sono vicini alla prestazione del 2015.
Le Yamaha inseguono
Quarto tempo, staccato di 240 millesimi dal primo, per Valentino Rossi. L'italiano ad Aragon non ha mai vinto, ma oggi è sembrato parecchio a suo agio. Ha lasciato scorrere la moto senza guidare sporco, ed ha sicuramente lavorato sul ritmo. Un po' meno bene è andata a Jorge Lorenzo, 7° a 485 millesimi. Ai box ha mimato la chiusura dello sterzo violenta con i suoi tecnici, fra un'uscita e l'altra in pista. Ma abbiamo la sensazione che oggi non abbia tentato l'affondo: domani salirà a posizioni a lui più consone.
Quinto tempo per Pol Espargaro, che vuole confermarsi il più veloce fra i piloti dei team di secondo livello, e che è andato forte nonostante una nasata in terra a inizio turno, alla curva 2. Una curva, la seconda della Esse dopo il traguardo, dove sono caduti in tanti (entrambi i fratelli Espargaro, Laverty e Alex Lowes). Tutti per chiusura dell'anteriore nel momento in cui si forza in ingresso di curva.
In casa Suzuki, Maverick Viñales ha il sesto tempo. È a 457 millesimi da Pedrosa, ma ha una velocità massima (332,3 km/h) inferiore di un solo chilometro orario. Segno che la Suzuki spinge forte, ma che c'è ancora da lavorare sulla messa a punto della moto, per interpretare al meglio il giro. Aleix Espargaro, invece, è 11°, con un distacco più importante: 748 millesimi.
Iannone non correrà
E le Ducati? Andrea Iannone ha scelto di non correre dopo aver provato al mattino. Aveva anche il 6° tempo, ma il dolore era troppo. Così sulla sua moto per il secondo turno è tornato a salire Michele Pirro, capace di segnare il 15° tempo appena messe le ruote sull'asfalto di Aragon. Bravo!
Andrea Dovizioso è 10° (a 0,699 sec), ma davanti a lui ha due Ducati private: quella Avintia di Hector Barbera e la Pramac di Danilo Petrucci.
Resta da dire del buon 13° e 14° tempo delle Aprilia, rispettivamente Bradl e Bautista. E dell'ultimo tempo (il 21°) di Nicky Hayden, tornato oggi in sella a una MotoGP per sostituire l'infortunato Jack Miller.
Domani ancora prove libere e, nel primo pomeriggio, la Q1 e la Q2, per determinare lo schieramento.
Per i risultati completi delle prove di oggi cliccate QUI!
E le Ducati? Andrea Iannone ha scelto di non correre dopo aver provato al mattino. Aveva anche il 6° tempo, ma il dolore era troppo. Così sulla sua moto per il secondo turno è tornato a salire Michele Pirro, capace di segnare il 15° tempo appena messe le ruote sull'asfalto di Aragon. Bravo!
Andrea Dovizioso è 10° (a 0,699 sec), ma davanti a lui ha due Ducati private: quella Avintia di Hector Barbera e la Pramac di Danilo Petrucci.
Resta da dire del buon 13° e 14° tempo delle Aprilia, rispettivamente Bradl e Bautista. E dell'ultimo tempo (il 21°) di Nicky Hayden, tornato oggi in sella a una MotoGP per sostituire l'infortunato Jack Miller.
Domani ancora prove libere e, nel primo pomeriggio, la Q1 e la Q2, per determinare lo schieramento.
Per i risultati completi delle prove di oggi cliccate QUI!