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MotoGP Austria: Iannone pole, poi Rossi e Dovi. L'Italia è davanti

Matt Cape
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Volata sotto la bandiera a scacchi con le Ducati che stringono Valentino nel sandwich della prima fila! Dietro Lorenzo, Marquez e Vinales in seconda fila

La Ducati non tradisce le attese. Le Rosse qui si sono "allenate" per bene e si sono strameritate la prima fila. L'unico "inghippo" è che in pole c'è Iannone. L'Andrea che a fine stagione saluterà la compagnia di Borgo Panigale, ma ha tutta l'intenzione di spingere sempre al massimo per togliersi più di una soddisfazione. Il tempone di 1:23.142 gli regala così una carica importante, enfatizzata dal figurone fatto davanti alla sua "amica speciale" Belen, arrivata a Zeltweg per tifarlo. Il 29 al parco chiuso è quindi tutto entesiasmo: "Non direi che me l'aspettavo... Ho meno male alla costola, grazie alla Clinica Mobile... Questa è una pole fighissima! E' venuto fuori giro incredibile! In quello prima ho detto 'non ci siamo', quindi ho fatto l'ultimo tentativo in cui poteva succedere di tutto". Arriva così la seconda pole di Iannone in Ducati, mentre fa "spallucce" Dovizioso, che apparentemente è soddisfatto del 3° posto, a soli 156 millesimi, ma una frecciatina la lancia comunque al collega e con serenità: "Vedremo in gara chi ha lavorato meglio per fare i 28 giri...". Touché.
Il made in Italy vola quindi fiero dentro una prima fila in cui Rossi s'infila convinto e convincente. Gli ultimi 7 minuti della qualifica sono da cardiopatia e adrenalina a fiumi. Una serie di attacchi al cronometro con settori veloci che si susseguono. Apnea e un gap di +0.147 per Valentino, 2°. Il ragazzo qui è certamente in grande forma e vedere gli spagnoli dietro lo gasa da matti. Ma il 46 non si fa illusioni, sarà una domenica da gomiti larghi e lotta serrata per tutti!

Anche perché Lorenzo è sì 4°, ma a soli 219 millesimi. Incarognito e con una voglia di podio gigante. Lo stesso dicasi per Marquez, che dopo una spalla lussata in FP3 - che secondo Suppo si è rimesso a posto da solo in scooter "perché gli era già successo" - e un giro in ospedale, riesce a piazzarsi 4°, a +0.333. Sfiorando la caduta pure in Q2, salvando l'anteriore "di mestierie" come solo lui sa fare. C'è dunque l'insidioso Vinales che chiude la seconda linea, mentre Pedrosa sprofonda in un problematico 12° posto.
In mezzo ci sono Crutchlow, Redding e Aleix Espargaro. Poi Barbera e un sorprendente Laverty, 11°, che porta a 5 le Ducati presenti nella parte alta della griglia. Segno che qui, sul 'Ring', le due ruote tricolore hanno ambizioni da pesi massimi...

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