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MotoGP Barcellona: Rossi piega Marquez. Iannone abbatte Lorenzo

di Matt Cape
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Valentino regala spettacolo battendo gli spagnoli in casa loro. Pedrosa completa il podio. Ingresso maldestro per il ducatista che centra un Jorge già in difficoltà...

Nel dramma di un weekend segnato dal dolore per la tragica scomparsa di Luis Salom, in pista e sul podio tutto è ovattato, surreale. Al punto da creare uno slancio emotivo  buono per superare le barriere nazionali, i rancori personali, le rivalità del tifo, per riscoprirsi piloti umani, ragazzi uniti per far vincere i valori dello sport. Valentino Rossi che guarda dritto negli occhi e tande la mano a Marc Marquez che lo cerca con lo sguardo al parco chiuso. Gesto storico quanto inaspettato, arrivato dopo una gara in cui il Dottore ha corso esattamente come ai tempi della sua ascesa, come se in sella ci fosse quel ventenne un po' gascone,  che ogni domenica ci regalava battaglie, vittorie e siparietti a raffica. A 37 anni, oggi, Rossi c'è, ancora, ma più maturo e capofila di un pensiero lodevole: "Stanotte ho capito che facciamo uno sport in cui è importante stare tranquilli e concentrati... bellissimo ma anche pericoloso, per questo ho pensato che era la cosa giusta da fare".
Karma positivo che sblocca così anche il fatidico "10"! Perché la vittoria odierna è proprio la decima firmata da Rossi al Montmelò. "Il primo dieci...", dice il 46 che qui nel 2009 bastonò Lorenzo nell'epico sorpasso all'ultima curva, e che 7 anni dopo replica piegando Marquez. Numeri buoni per la cabala, dentro una gara perfetta del Dottore, che ammette: "Dopo la cocente delusione del Mugello, dove mi ero apparecchiato tutto per provare a vincere, mi sono detto che dovevamo riprovarci subito, dovevamo farlo qui". Viva la determinazione. Valentino, partito quinto, lottatore nel traffico dei primi giri, mastino nel risalire posizioni, infilando i big uno dopo l'altro per portarsi velocemente in testa. Braccato da Marquez fino alla fine. Esagerato nel tenere in staccata, astuto nel capire che Marc ne aveva meno. Quel Marquez che, però, passa comunque al comando del mondiale con 125 punti, seguito dalle Yamaha di Lorenzo  (-10) e poi Rossi (-22).

Il capitolo Lorenzo: partito come un razzo, poi costretto a perdere posizioni a causa di un passo non certo al top, ma soprattutto silurato dalla Ducati di Iannone. Andrea sbaglia ancora una volta le misure, i tempi e i modi, e combina un pasticcio. La Direzione Gara apre un fascicolo e valuta se sanzionare pesantemente il rider di Vasto: partirà ultimo ad Assen per manovra recidiva. Resta, però, lo zero di Jorge, pesante e per il quale giustamente il maiorchino s'incavola parecchio. Sorride invece Dani Pedrosa, che ne approfitta per mettere il piede sul podio, nonostante il feeling ultimamente altalenante con la sua Honda. Il resto è classifica con i più staccati Vinales (4°) davanti a Pol Espargaro, Crutchlow, Dovizioso, Bautista 8° con l'Aprilia. Infine Petrucci e Barbera per chiudere la top ten. Da non perdere il prossimo round in Olanda.

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