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Motogp
MotoGP Mugello: che la festa abbia inizio!
di Riccardo Matesic
il 17/05/2016 in Motogp
I bilici dei team prendono posto nel paddock del Mugello, per il gran premio d'Italia della MotoGP. Si allestiscono i box e le hospitality. I piloti si godono gli ultimi momenti di relax. Giovedì la conferenza stampa d'apertura, da venerdì mattina le prime prove. Sulla carta c'è un pilota favorito, ma... gli altri lo lasceranno andare via?
MotoGP Mugello: che la festa abbia inizio!
Domenica 22 maggio il circo della MotoGP fa tappa in Italia, sul mitico tracciato del Mugello. Con i suoi 5.200 metri di continui saliscendi e con il rettilineo da 1141 metri, il circuito toscano è considerato un'università della moto. Una pista dove si frena poco e si scorre molto.
Caratteristiche che si addicono particolarmente alla Yamaha. Ma anche la Ducati potrebbe fare la differenza, con il suo supermotore, che lo scorso anno con Andrea Iannone ha segnato il record di velocità sul lungo rettilineo in salita: 350,8 km/h. E poi la Honda, per la quale Marc Marquez reclama maggiore accelerazione.
Caratteristiche che si addicono particolarmente alla Yamaha. Ma anche la Ducati potrebbe fare la differenza, con il suo supermotore, che lo scorso anno con Andrea Iannone ha segnato il record di velocità sul lungo rettilineo in salita: 350,8 km/h. E poi la Honda, per la quale Marc Marquez reclama maggiore accelerazione.
Sembrerebbe esserci un favorito, ma...
Sulla carta il pilota da battere sembrerebbe essere Jorge Lorenzo, che negli ultimi cinque anni ha vinto quattro volte. E una volta è arrivato secondo. Anzi, estendendo la statistica agli ultimi sette anni, troviamo altri due secondi posti del maiorchino. Jorge con la sua guida morbida ha spesso fatto la differenza, qui dove bisogna disegnare traiettorie dolci, cercando di frenare il meno possibile.
Però sulla stessa Yamaha M1 c'è anche Valentino Rossi. È vero, non vince al Mugello dal 2008. Ma è pur sempre lui quello che sul circuito toscano ha vinto più di tutti: sette volte. Valentino (che casco sfoggerà questa volta?) ha ancora fame, e se azzeccherà la messa a punto giusta, avrà l'ulteriore spinta delle migliaia di fan vestiti di giallo, che coloreranno i terrapieni intorno alle curve.
Poi c'è la solita Honda. Marc Marquez dice che se i suoi tecnici troveranno maggiore accelerazione, questa potrebbe diventare una pista favorevole. E pure Dani Pedrosa, fresco di riconferma per altri due anni, piano piano sembra venire fuori dai problemi di scarso feeling con la RC213V che lo rallentano da inizio anno.
A un riscatto sicuro sono attesi, dopo i disastri degli ultimi gran premi, i due piloti della Ducati, Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. Il primo è molto regolare, e al Mugello vanta diversi piazzamenti sul podio. Iannone lo scorso anno partì addirittura in pole, la prima della sua carriera, chiudendo terzo. E restando in casa Ducati, un occhio d'attenzione lo meriterà anche Danilo Petrucci.
Poi c'è la Suzuki, con la ormai consueta lotta interna fra Maverick Viñales e Aleix Espargaro. Il primo ormai è dato per partente, ma non per questo arrendevole. Il secondo invece, probabilmente vorrebbe restare a suon di prestazioni.
Ultima segnalazione per Pol Espargaro, del Team Monster Yamaha Tech3, che guida con 8 punti di vantaggio la classifica dei privati, davanti a Hector Barbera.
E le gomme?
Detto dei piloti e delle moto, come di consueto in questo strano 2016, resterà l'incognita delle gomme. Fino a qui la Yamaha e i suoi due piloti hanno dimostrato di essere quelli meglio adattati alle Michelin. Le gare precedenti però ci dicono che al variare dell'asfalto e delle condizioni climatiche i valori in campo possono cambiare molto.
Il Mugello è una pista impegnativa per le gomme, con velocità stratosferiche che sollecitano la slick posteriore: ricordate l'esplosione della gomma posteriore di Nakano nel 2004? E ci sono molti punti dove si deve confidare molto nell'anteriore, per entrare decisi. Chissà se il gommista francese porterà qualche novità dell'ultim'ora?
Sulla carta il pilota da battere sembrerebbe essere Jorge Lorenzo, che negli ultimi cinque anni ha vinto quattro volte. E una volta è arrivato secondo. Anzi, estendendo la statistica agli ultimi sette anni, troviamo altri due secondi posti del maiorchino. Jorge con la sua guida morbida ha spesso fatto la differenza, qui dove bisogna disegnare traiettorie dolci, cercando di frenare il meno possibile.
Però sulla stessa Yamaha M1 c'è anche Valentino Rossi. È vero, non vince al Mugello dal 2008. Ma è pur sempre lui quello che sul circuito toscano ha vinto più di tutti: sette volte. Valentino (che casco sfoggerà questa volta?) ha ancora fame, e se azzeccherà la messa a punto giusta, avrà l'ulteriore spinta delle migliaia di fan vestiti di giallo, che coloreranno i terrapieni intorno alle curve.
Poi c'è la solita Honda. Marc Marquez dice che se i suoi tecnici troveranno maggiore accelerazione, questa potrebbe diventare una pista favorevole. E pure Dani Pedrosa, fresco di riconferma per altri due anni, piano piano sembra venire fuori dai problemi di scarso feeling con la RC213V che lo rallentano da inizio anno.
A un riscatto sicuro sono attesi, dopo i disastri degli ultimi gran premi, i due piloti della Ducati, Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. Il primo è molto regolare, e al Mugello vanta diversi piazzamenti sul podio. Iannone lo scorso anno partì addirittura in pole, la prima della sua carriera, chiudendo terzo. E restando in casa Ducati, un occhio d'attenzione lo meriterà anche Danilo Petrucci.
Poi c'è la Suzuki, con la ormai consueta lotta interna fra Maverick Viñales e Aleix Espargaro. Il primo ormai è dato per partente, ma non per questo arrendevole. Il secondo invece, probabilmente vorrebbe restare a suon di prestazioni.
Ultima segnalazione per Pol Espargaro, del Team Monster Yamaha Tech3, che guida con 8 punti di vantaggio la classifica dei privati, davanti a Hector Barbera.
E le gomme?
Detto dei piloti e delle moto, come di consueto in questo strano 2016, resterà l'incognita delle gomme. Fino a qui la Yamaha e i suoi due piloti hanno dimostrato di essere quelli meglio adattati alle Michelin. Le gare precedenti però ci dicono che al variare dell'asfalto e delle condizioni climatiche i valori in campo possono cambiare molto.
Il Mugello è una pista impegnativa per le gomme, con velocità stratosferiche che sollecitano la slick posteriore: ricordate l'esplosione della gomma posteriore di Nakano nel 2004? E ci sono molti punti dove si deve confidare molto nell'anteriore, per entrare decisi. Chissà se il gommista francese porterà qualche novità dell'ultim'ora?
Mercato quasi chiuso
A metà maggio il mercato piloti è già quasi chiuso. Lo avete letto già in altri nostri articoli, ma riassumiamo.
In casa Honda, Dani Pedrosa ha firmato per altri due anni. Considerando Marquez inamovibile, la squadra Repsol dovrebbe restare invariata.
La Ducati ha appena annunciato la sofferta conferma di Andrea Dovizioso, che per due anni farà coppia con Jorge Lorenzo.
A questo punto si dà per certo che anche Maverick Viñales abbia già firmato con la Yamaha per affiancare Rossi. E in Suzuki dovrebbe andare Iannone. Il pilota di Vasto, però, avrebbe anche almeno un'altra offerta potenzialmente allettante.
Sicuramente manca poco a sciogliere gli ultimi dubbi. E forse sarà un bene. Perché ricominceremo a guardare le gare senza il dubbio che il tal pilota sia deconcentrato perché sta pensando a cosa fare il prossimo anno. Saranno gare e basta.
Qualche numero
Dani Pedrosa al Mugello correrà il suo 250° gran premio. Finora lo spagnolo ha conquistato 101 podi, esattamente come Lorenzo, anche se la qualità dei piazzamenti è differente.
Jorge Lorenzo ha 42 vittorie, 41 secondi posti e 18 terzi. Pedrosa 28 vittorie, 38 secondi posti e 35 terzi. Meno di Lorenzo, ma è pur sempre un gran bel bottino.
Dietro di loro gente come Mick Doohan (95 podi), Giacomo Agostini (88, ma si parla solo della 500cc), Eddie Lawson (78) e Casey Stoner (69).
C'è qualcuno però che ha fatto meglio di Pedrosa e Lorenzo. Si chiama Valentino Rossi, che guida la classifica con 178 podi (87 vittorie, 51 secondi posti e 40 terzi)!
A metà maggio il mercato piloti è già quasi chiuso. Lo avete letto già in altri nostri articoli, ma riassumiamo.
In casa Honda, Dani Pedrosa ha firmato per altri due anni. Considerando Marquez inamovibile, la squadra Repsol dovrebbe restare invariata.
La Ducati ha appena annunciato la sofferta conferma di Andrea Dovizioso, che per due anni farà coppia con Jorge Lorenzo.
A questo punto si dà per certo che anche Maverick Viñales abbia già firmato con la Yamaha per affiancare Rossi. E in Suzuki dovrebbe andare Iannone. Il pilota di Vasto, però, avrebbe anche almeno un'altra offerta potenzialmente allettante.
Sicuramente manca poco a sciogliere gli ultimi dubbi. E forse sarà un bene. Perché ricominceremo a guardare le gare senza il dubbio che il tal pilota sia deconcentrato perché sta pensando a cosa fare il prossimo anno. Saranno gare e basta.
Qualche numero
Dani Pedrosa al Mugello correrà il suo 250° gran premio. Finora lo spagnolo ha conquistato 101 podi, esattamente come Lorenzo, anche se la qualità dei piazzamenti è differente.
Jorge Lorenzo ha 42 vittorie, 41 secondi posti e 18 terzi. Pedrosa 28 vittorie, 38 secondi posti e 35 terzi. Meno di Lorenzo, ma è pur sempre un gran bel bottino.
Dietro di loro gente come Mick Doohan (95 podi), Giacomo Agostini (88, ma si parla solo della 500cc), Eddie Lawson (78) e Casey Stoner (69).
C'è qualcuno però che ha fatto meglio di Pedrosa e Lorenzo. Si chiama Valentino Rossi, che guida la classifica con 178 podi (87 vittorie, 51 secondi posti e 40 terzi)!
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