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Motogp
Chi fermerà Marc Marquez?
di Riccardo Matesic
il 18/04/2016 in Motogp
Chi fermerà Marc Marquez? L'interrogativo è già questo. Perché, dopo l'inaspettato terzo posto di Doha, lo spagnolo ha centrato due vittorie consecutive, mettendo in mostra una superiorità crescente del pacchetto pilota-moto-gomme. E prendendo il largo nella classifica del Mondiale. Domenica la MotoGP sbarca in Europa, a Jerez: si rimescoleranno un po' di carte?
Chi fermerà Marc Marquez?
Marc Marquez è l'unico dei big ad aver finito sul podio i primi tre gran premi. E oggi guarda dall'alto il primo inseguitore, Jorge Lorenzo, staccato di 21 punti. L'unico, secondo la matematica, che domenica a Jerez potrebbe teoricamente scalzarlo dalla vetta della classifica.
Il problema è che il Marquez di oggi è un vero schiacciasassi. In formissima dal punto di vista del pilota e del mezzo, lo spagnolo sembra ancora più strutturato sotto il profilo psicologico; e non è che prima lo si potesse considerare debole...
Il problema è che il Marquez di oggi è un vero schiacciasassi. In formissima dal punto di vista del pilota e del mezzo, lo spagnolo sembra ancora più strutturato sotto il profilo psicologico; e non è che prima lo si potesse considerare debole...
Un affare fra Marquez e la coppia Yamaha?
Domenica si corre a Jerez, una pista tempio per il Motomondiale. Da quando ha debuttato, nel 1987, il tracciato andaluso è stato teatro di molte pagine storiche, sia della 500 che della MotoGP. Tantissimi duelli leggendari. E quella curva 13, l'ultima, dove spesso si sono decise le gare all'ultimo giro.
Nel 2005 fu Rossi che infilò Gibernau, mandandolo nella sabbia. Nel 2013 toccò a Marquez approfittare della porta aperta lasciata da Jorge Lorenzo, e infilarsi con una staccata ritardatissima e andare a vincere. Non mancarono le polemiche per il comportamento troppo aggressivo di Marquez. Vi ricorda Iannone? Anche a noi!
Intanto però a Jerez la certezza è che ritroveremo assieme Marquez e Lorenzo. Perché sono entrambi in palla. E perché Jerez è una pista amica per il maiorchino, che dal 2008 vi ha vinto 3 volte, e in altrettanti casi è finito sul podio.
Lo scorso anno arrivò qui con un distacco di 29 punti dal leader di classifica (allora era Valentino Rossi, che ne aveva 66, come il Marquez di oggi). E da qui iniziò la sua rimonta in campionato, con una serie di 4 vittorie consecutive. Oggi i punti che lo dividono dalle vetta sono meno, 21, ma in testa c'è un Marquez particolarmente in forma.
Lorenzo potrebbe avere anche qualche elemento di deconcentrazione. Sembra infatti che giovedì verrà annunciato il suo passaggio alla Ducati*. Di certo avrà i riflettori molto puntati addosso. E non sarà facile rilasciare interviste parlando del futuro in Ducati e poi entrare nel box Yamaha, vestirsi di blu e andare a vincere. Dite che la Yamaha potrebbe sfavorirlo volutamente? Non ci crediamo! Di certo non gli farà provare le novità 2017, ma sfavorire Lorenzo oggi significherebbe regalare maggiori chance agli avversarsi. E alla Yamaha, come a tutte le altre case, interessa vincere.
Detto di Lorenzo, nel box della casa di Iwata c'è comunque Rossi. Che va fortissimo, ma che paga lo zero di Austin, il primo da Aragon 2014! Lo scorso anno era in testa, oggi ha 33 punti di distacco dal leader.
Domenica si corre a Jerez, una pista tempio per il Motomondiale. Da quando ha debuttato, nel 1987, il tracciato andaluso è stato teatro di molte pagine storiche, sia della 500 che della MotoGP. Tantissimi duelli leggendari. E quella curva 13, l'ultima, dove spesso si sono decise le gare all'ultimo giro.
Nel 2005 fu Rossi che infilò Gibernau, mandandolo nella sabbia. Nel 2013 toccò a Marquez approfittare della porta aperta lasciata da Jorge Lorenzo, e infilarsi con una staccata ritardatissima e andare a vincere. Non mancarono le polemiche per il comportamento troppo aggressivo di Marquez. Vi ricorda Iannone? Anche a noi!
Intanto però a Jerez la certezza è che ritroveremo assieme Marquez e Lorenzo. Perché sono entrambi in palla. E perché Jerez è una pista amica per il maiorchino, che dal 2008 vi ha vinto 3 volte, e in altrettanti casi è finito sul podio.
Lo scorso anno arrivò qui con un distacco di 29 punti dal leader di classifica (allora era Valentino Rossi, che ne aveva 66, come il Marquez di oggi). E da qui iniziò la sua rimonta in campionato, con una serie di 4 vittorie consecutive. Oggi i punti che lo dividono dalle vetta sono meno, 21, ma in testa c'è un Marquez particolarmente in forma.
Lorenzo potrebbe avere anche qualche elemento di deconcentrazione. Sembra infatti che giovedì verrà annunciato il suo passaggio alla Ducati*. Di certo avrà i riflettori molto puntati addosso. E non sarà facile rilasciare interviste parlando del futuro in Ducati e poi entrare nel box Yamaha, vestirsi di blu e andare a vincere. Dite che la Yamaha potrebbe sfavorirlo volutamente? Non ci crediamo! Di certo non gli farà provare le novità 2017, ma sfavorire Lorenzo oggi significherebbe regalare maggiori chance agli avversarsi. E alla Yamaha, come a tutte le altre case, interessa vincere.
Detto di Lorenzo, nel box della casa di Iwata c'è comunque Rossi. Che va fortissimo, ma che paga lo zero di Austin, il primo da Aragon 2014! Lo scorso anno era in testa, oggi ha 33 punti di distacco dal leader.
Gli inseguitori
Chi fermerà Marquez? Avevamo aperto così. Purtroppo non sembra in grado di farlo il suo compagno di squadra, Daniel Pedrosa, che con la Honda 2016 non ha proprio feeling.
Ci proveranno allora i due della Ducati. A Borgo Panigale hanno una moto competitiva, un pilota esperto e un altro un po' troppo irruente. Fino a oggi anche poca fortuna. Perché non fosse stato per i due tamponamenti consecutivi subiti, ora probabilmente Andrea Dovizioso sarebbe secondo con 56 punti: 10 meno di Marquez.
Meglio guardare avanti: si riparte da Jerez, anche con un recuperato Andrea Iannone (3° ad Austin), ma con l'esigenza pesantissima di scegliere quale dei due attuali piloti tenere al fianco della probabile futura “prima guida”.
A un riscatto nelle posizioni alte della classifica aspettiamo anche i due della Suzuki. Si è favoleggiato molto di Maverick Viñales, ma dopo le scintille dei test si è un po' perso in gara. E poi il suo compagno, Aleix Espargaro.
Anche in questo caso, sarà mica l'aria dei cambiamenti di casacca a inficiare le prestazioni? Perché, lo sapete tutti, Viñales ormai è dato per partente in direzione della Yamaha ufficiale. E ora il suo compagno di squadra, Aleix Espargaro sembra venire fuori da un periodo un po' buio.
Espargarò, Espargarò... il 4° in classifica si chiama così, ma è il fratello minore, Pol, che con la Yamaha Tech3 sta andando veramente forte. Effetto della “consistenza”: con due settimi e un sesto posto, è uno dei pochi a essere andato sempre a punti nelle prime tre gare. E oggi è lassù in classifica, con il sogno del primo podio. Che potrebbe anche arrivare, perché no?
I primi punti li sogna invece Cal Crutchlow, l'unico ancora a zero. Lo scorso anno a Jerez chiuse quarto. Chissà che non riparta anche lui?
Intanto una segnalazione per le Aprilia. Nell'anno del debutto (in ritardo), la moto veneta si segnala per una inaspettata robustezza. E per essere riuscita a portare i suoi piloti in classifica, senza rotture. Alvaro Bautista è andato sempre a punti, in tutti i gran premi, ed è 15° in classifica con 14 punti. Meglio ancora Stefan Bradl, 14° con in più il 7° posto finale dell'Argentina. Piazzamenti anche un po' fortunosi, viste le tante cadute degli altri, ma conta chi passa sotto la bandiera a scacchi. E ora arriva anche qualche aggiornamento, in attesa di novità più importanti per la gara del Mugello. Bravi!
*Poco dopo aver pubblicato questo articolo, sono arrivati i comunicati della Yamaha e della Ducati che annunciavano il passaggio di Lorenzo in Ducati dal 2017. Come trovate in altro articolo linkato a questo
Chi fermerà Marquez? Avevamo aperto così. Purtroppo non sembra in grado di farlo il suo compagno di squadra, Daniel Pedrosa, che con la Honda 2016 non ha proprio feeling.
Ci proveranno allora i due della Ducati. A Borgo Panigale hanno una moto competitiva, un pilota esperto e un altro un po' troppo irruente. Fino a oggi anche poca fortuna. Perché non fosse stato per i due tamponamenti consecutivi subiti, ora probabilmente Andrea Dovizioso sarebbe secondo con 56 punti: 10 meno di Marquez.
Meglio guardare avanti: si riparte da Jerez, anche con un recuperato Andrea Iannone (3° ad Austin), ma con l'esigenza pesantissima di scegliere quale dei due attuali piloti tenere al fianco della probabile futura “prima guida”.
A un riscatto nelle posizioni alte della classifica aspettiamo anche i due della Suzuki. Si è favoleggiato molto di Maverick Viñales, ma dopo le scintille dei test si è un po' perso in gara. E poi il suo compagno, Aleix Espargaro.
Anche in questo caso, sarà mica l'aria dei cambiamenti di casacca a inficiare le prestazioni? Perché, lo sapete tutti, Viñales ormai è dato per partente in direzione della Yamaha ufficiale. E ora il suo compagno di squadra, Aleix Espargaro sembra venire fuori da un periodo un po' buio.
Espargarò, Espargarò... il 4° in classifica si chiama così, ma è il fratello minore, Pol, che con la Yamaha Tech3 sta andando veramente forte. Effetto della “consistenza”: con due settimi e un sesto posto, è uno dei pochi a essere andato sempre a punti nelle prime tre gare. E oggi è lassù in classifica, con il sogno del primo podio. Che potrebbe anche arrivare, perché no?
I primi punti li sogna invece Cal Crutchlow, l'unico ancora a zero. Lo scorso anno a Jerez chiuse quarto. Chissà che non riparta anche lui?
Intanto una segnalazione per le Aprilia. Nell'anno del debutto (in ritardo), la moto veneta si segnala per una inaspettata robustezza. E per essere riuscita a portare i suoi piloti in classifica, senza rotture. Alvaro Bautista è andato sempre a punti, in tutti i gran premi, ed è 15° in classifica con 14 punti. Meglio ancora Stefan Bradl, 14° con in più il 7° posto finale dell'Argentina. Piazzamenti anche un po' fortunosi, viste le tante cadute degli altri, ma conta chi passa sotto la bandiera a scacchi. E ora arriva anche qualche aggiornamento, in attesa di novità più importanti per la gara del Mugello. Bravi!
*Poco dopo aver pubblicato questo articolo, sono arrivati i comunicati della Yamaha e della Ducati che annunciavano il passaggio di Lorenzo in Ducati dal 2017. Come trovate in altro articolo linkato a questo
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