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Motogp

MotoGP Austin: Marquez senza rivali. Lorenzo e Iannone a podio. Rossi out

di Matt Cape
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Marc assalta la classifica iridata, Jorge è disarmato e l'Andrea di Vasto salva la giornata Ducati. La frizione tradisce Vale, Pedrosa falcia Dovizioso. Le Suzuki ai margini del podio

L'essenza del motorsport: velocità estrema, errori e problemi tecnici. E' questo il mix di ingredienti serviti dalla MotoGP in Texas. E' il successo macroscopico di Marc Marquez, vincente senza mai trovarsi in lotta con un rivale capace di impensierirlo davvero. E' Lorenzo, che si accontenta di un secondo posto con pochissimo feeling, ma che vale una vittoria morale. E' Iannone, che per sfortuna altrui si prende un podio importantissimo, per redimersi  e salvare tutta la trasferta extra-europea della Ducati. Ma è anche una raffica di colpi di scena, sparati da un cecchino invisibile con gusti sadici....
Ecco allora Rossi out, per k.o. tecnico. Il 46 è scivolato al 3.zo giro, dopo una partenza buona nelle intenzioni, ma con una frizione problematica, che si è irrigidita e si è messa a slittare. Risultato: troppe posizioni perse in poche curve e un passo lento oltremisura. Quanto basta per obbligare Valentino a forzare un po', finché l'anteriore non si è chiuso senza appello mandandolo nella ghiaia insieme ogni buon proposito di rimonta. Fuori anche Pedrosa e Dovizioso, artefici di un doppio errore. Uno di quelli che queste Michelin non perdonano... Perché se sbagli la staccata, se esageri, le coperture francesi non ti avvisano e ti mollano secche. Lo sa Andrea, in lotta come un leone per il podio. Largo, ma in piedi, per poco... Perché dietro Dani pasticcia, si punta e rimbalza con un anteriore imbizzarrito, che gli scappa e si chiude secco. Scivolata inevitabile, che innesca lo strike brutale sul Dovi, falciandolo di netto, con tanto di gran botta alla coscia sinistra. Tutti d'accordo nel dire "che fatica frenare qui". Come si è visto anche nella doppia scivolata di Crutchlow e Smith, sdraiati uno dietro l'altro, con tanto di "pelo" della Yamaha che sfiora  le gambe di Cal, evitato di un soffio. Entrambi poi corsi a riprendersi la moto per chiudere 16° e 17°. Più bello invece lo show offerto da casa Suzuki, con Vinales 4° dopo una bagarre tirata col compagno di box, AleixEspargaro, 5° nonostante 20" circa di ritardo dal vincitore. Dietro alle Blu: Redding, Pol Espargaro e Pirro, con le Aprilia di Bradl e Bautista negli 11. Episodi chiave dentro una gara da "roulette russa", che ha visto una partenza da "in piedi sul divano", ma un podio troppo presto consolidato. Quello che ha consegnato a Marquez la quarta vittoria consecutiva ad Austin, nonché la testa della classifica iridata con 66 punti. Esattamente il doppio di Rossi, 3° a 33, e +21 su Lorenzo, 2° a 45. Questo sarà dunque un anno targato 93? In Moto3 gara da protagonista di Romano Fenati, che dopo 18 giri all’attacco, taglia il traguardo in prima posizione con un distacco di oltre 6 secondi da Jorge Navarro, riportando così il tricolore sul gradino più alto del podio!

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