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MotoGP, Losail: Lorenzo detta legge. Dovi frega Marc e Vale

di Matt Cape
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Jorge vince e mostra di avere una marcia in più. Arrivo in volata per la Ducati che resiste all'assalto della Honda col 93. Rossi c'è, ma non basta: solo 4°. Iannone scivola nei primi giri

Bocche cucite e tutti in silenzio. Il campione in carica, Jorge Lorenzo, non le manda a dire e nel giro di rienrtro guarda Rossi, Marquez e Dovizionso con occhi di sfida. Pugno alzato e atteggiamento da duro. Se lo può permettere il 99, che si prende la prima vittoria 2016 con +1.9 di vantaggio sugli inseguitori. Mica poco, mica male! Impeccabile il maiorchino, ha gestito con intelligenza una corsa tesa e tirata. Nervi saldi anche quando le Ducati lo hanno stuzzicato nei primi giri. La scelta della gomma morbida si è sposata perfettamente col suo stile, ma solo lui è riuscito a farla fruttare davvero al meglio. Così Lorenzo ha iniziato questo mondiale da leader, con tutta l'intenzione di fare la parte del leone anche nelle prossime gare... Ci riuscirà?
Il podio è stato invece un affare a tre, ma con solo due posti liberi. Un gioco della sedia, da cui è rimasto fuori il nome grosso. Rossi 4°, mai davvero in partita dopo una gara corsa come ultimo vagone del trenino più veloce. Qualche guizzo nei riferimenti cronometrici sì, ma nel complesso un Dottore sotto tono. Meno Valentino del solito Valentino, quando negli ultimi giri soprattutto è mancato il morso, l'intenzione del cannibale . Anche se andare 7" (circa) più veloce della corsa 2015 è segno che nessuno qui si è risparmiato. Ma la sfida del 46 in questa stagione parte in salita: che la "botta psicologica" di Valencia sia ancora in fase di smaltimento?

Storia che forse anche alcuni tecnici e tifosi devono metabolizzare visti i "buuu" sotto il podio... A chi erano indirizzati? A Lorenzo, oppure a Marquez? Questo Marc che si è presentato meno efficace, meno pronto, meno combattutivo, e pure meno spettacolare nella guida. Non che il 93 non abbia provato ad intraversare ancora la sua Honda, è che gomme ed elettronica pare che non gli consentano più manovre da super funambolo. O forse gli servirà solo più tempo per prenderci la mano. Detto che intanto arriva un 3° posto che salva la giornata della HRC e parzialmente una preparazione invernale tutt'altro che eccellente.

E' invece tutto orgoglio e determinazione il 2°, stupendo, posto di Dovizioso! Il motorone della Rossa ha aiutato, ma Andrea ha guidato da grandissimo talento. Testa e polso destro da esperto, con una serie di sassolini nello stivale tolti con un risultato che parla da solo. Certo, servirà ripetersi ancora, gara dopo gara, lungo un calendario molto impegnativo... Ma c'è sostanza tecnica nel box di Borgo Panigale ed è dunque un peccato l'out di Iannone. Giù tra le scintille, troppo presto, tradito dalla sfortuna, da un dislivellino, una svista, chi lo sa se c'era pure dello sporco. Una scivolata che ha tolto The Maniac dai giochi troppo presto. Da rivedere più incattivito che mai alla prossima.

Tutto ciò ha oscurato un po' la bella lotta nelle retrovie, dove Pedrosa ha fatto il record di minori inquadrature TV della sua carriera in MotoGP. Comunque 5°, con +14" di ritardo da Lorenzo. Un'eternità dentro una serie di difficoltà da risolvere al più presto per tornare a lottare coi primi. Mentre si è un po' perso Vinales, 6°, forse un filo in debito d'esperienza... ma stare coi big non è mai cosa facile. Di certo ci riproverà presto! Qualche, breve, inquadratura se la sono invece meritata Pol Espargaro, Smith, Barberà (con la vecchia Ducati) e Redding, che hanno chiuso una combattuta top ten. Inizia così il Motomondiale: con un livello esagerato, ma con pochi fuochi d'artificio... rispetto al recente passato sicuramente. Ci sta, era ovvio. Ma scommetteteci, le bagarre, lo sgomitate e le lotte dirette, arriveranno presto! Giusto il tempo di far sciogliere i nervi ancora tesi dei ragazzi...

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