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Luca Marini: "Il confronto con Valentino non mi pesa per niente"
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Alla vigilia della sua prima stagione nel Motomondiale, classe Moto2, Luca Marini guarda avanti, parla dei test, della nuova moto, del paddock che lo aspetta e di… suo fratello Valentino Rossi
Dopo essersi fatto le ossa in Moto3 e Moto2 fra campionato italiano, spagnolo ed europeo, e aver già assaggiato il Motomondiale come wild card in due occasioni, Luca Marini fra pochi giorni farà il grande salto: correrà la sua prima stagione intera nel Mondiale, classe Moto2.
In sella alla Kalex del team Forward, il fratello di Valentino Rossi, che fa parte della VR46 Riders Academy oltre a frequentare l’ultimo anno del liceo scientifico G. Marconi di Pesaro, ha le idee chiare: a 18 anni è pronto per lottare con i big.
Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del team Forward a Milano, e Luca ha iniziato la nostra chiacchierata con un sorriso dicendo...
“A pochi giorni dall'inizio della stagione mi sento molto bene, sono contento. Certo si iniziano a sentire le emozioni... ma sono tutte sensazioni positive, e non vedo l'ora di iniziare questa bellissima esperienza”.
Avevi già “provato” il Motomondiale, che idea ti sei fatto di quello che ti attende?
“Ho corso come wild card già due volte. Lo scorso anno in Moto2 a Misano ho chiuso 21esimo e sempre sulla stessa pista nel 2013 avevo corso in Moto3 ma senza vedere la bandiera a scacchi perché sono caduto. Diciamo che le esperienze da wild card mi hanno fatto prendere coscienza che il livello è veramente… alto. Oggi però è diverso, mi aspetta l’intera stagione e so che ci sarà tanto da lavorare. Io devo crescere con tutta la squadra e imparare più cose possibili. Il mio obiettivo nelle prime gare sarà stare nei primi 20”.
Quest’anno dovrai imparare tutte le piste?
“Non proprio tutte… (ride). Conosco quelle spagnole, ci ho girato nel CEV l'anno scorso e poi a Misano sono di casa. Le altre le potrò conoscere con la Playstation, che se sei un pilota ti cambia il mondo”.
Cosa ne pensi della Kalex Moto2?
“La Kalex va molto molto bene, non lo dico per dire. Ha un buon telaio e un anteriore che trasmette molta fiducia cercheremo di sfruttarla al massimo. C’è solo un piccolo dettaglio: praticamente tutti hanno questa moto, quindi quello che conta è il pilota e fare tanti piccoli miglioramenti: anche mezzo decimo è importante, e se vai a vedere i distacchi in qualifica in un secondo ci sono 20 piloti. È una categoria molto difficile”.
Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del team Forward a Milano, e Luca ha iniziato la nostra chiacchierata con un sorriso dicendo...
“A pochi giorni dall'inizio della stagione mi sento molto bene, sono contento. Certo si iniziano a sentire le emozioni... ma sono tutte sensazioni positive, e non vedo l'ora di iniziare questa bellissima esperienza”.
Avevi già “provato” il Motomondiale, che idea ti sei fatto di quello che ti attende?
“Ho corso come wild card già due volte. Lo scorso anno in Moto2 a Misano ho chiuso 21esimo e sempre sulla stessa pista nel 2013 avevo corso in Moto3 ma senza vedere la bandiera a scacchi perché sono caduto. Diciamo che le esperienze da wild card mi hanno fatto prendere coscienza che il livello è veramente… alto. Oggi però è diverso, mi aspetta l’intera stagione e so che ci sarà tanto da lavorare. Io devo crescere con tutta la squadra e imparare più cose possibili. Il mio obiettivo nelle prime gare sarà stare nei primi 20”.
Quest’anno dovrai imparare tutte le piste?
“Non proprio tutte… (ride). Conosco quelle spagnole, ci ho girato nel CEV l'anno scorso e poi a Misano sono di casa. Le altre le potrò conoscere con la Playstation, che se sei un pilota ti cambia il mondo”.
Cosa ne pensi della Kalex Moto2?
“La Kalex va molto molto bene, non lo dico per dire. Ha un buon telaio e un anteriore che trasmette molta fiducia cercheremo di sfruttarla al massimo. C’è solo un piccolo dettaglio: praticamente tutti hanno questa moto, quindi quello che conta è il pilota e fare tanti piccoli miglioramenti: anche mezzo decimo è importante, e se vai a vedere i distacchi in qualifica in un secondo ci sono 20 piloti. È una categoria molto difficile”.
Come ti sei trovato con il team Forward durante i test?
“Col team mi sento già molto bene, già dai test abbiamo instaurato un ottimo rapporto e ci siamo divertiti. E non è poco. Col mio capotecnico, in particolare, lavoro benissimo e poi a fianco a me c’è Lorenzo Baldassarri con cui ho un ottimo feeling, ci alleniamo anche insieme”. Come ti trovi nel paddock e con gli altri piloti italiani?
“Ho decisamente un buon rapporto, ma non solo con quelli italiani, anche con gli altri. Coi ragazzi dell'Academy poi ci vediamo tutti i giorni e sono loro quelli a cui son più legato, però ho già un buon rapporto con tutti”.
Speri che Valentino riesca a darti dei consigli durante il weekend?
“Magari! mi piacerebbe molto. Ma so che lui è sempre presissimo, d'altronde corre ancora, quindi è impegnato nel fare le sue di cose (ride). Essere suo fratello e il confronto con lui non mi pesa per niente, anzi, è un aiuto e uno stimolo a spingermi in avanti”.
“Col team mi sento già molto bene, già dai test abbiamo instaurato un ottimo rapporto e ci siamo divertiti. E non è poco. Col mio capotecnico, in particolare, lavoro benissimo e poi a fianco a me c’è Lorenzo Baldassarri con cui ho un ottimo feeling, ci alleniamo anche insieme”. Come ti trovi nel paddock e con gli altri piloti italiani?
“Ho decisamente un buon rapporto, ma non solo con quelli italiani, anche con gli altri. Coi ragazzi dell'Academy poi ci vediamo tutti i giorni e sono loro quelli a cui son più legato, però ho già un buon rapporto con tutti”.
Speri che Valentino riesca a darti dei consigli durante il weekend?
“Magari! mi piacerebbe molto. Ma so che lui è sempre presissimo, d'altronde corre ancora, quindi è impegnato nel fare le sue di cose (ride). Essere suo fratello e il confronto con lui non mi pesa per niente, anzi, è un aiuto e uno stimolo a spingermi in avanti”.
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