Motogp
MotoGP, Valencia: Rossi rimonta, Lorenzo gli ruba il mondiale, complice Marquez
Jorge fa gara al comando, scortato dal "servo" Marc, che tiene dietro di forza anche Pedrosa. Iannone cade subito. Rossi: "E' imbarazzante per il nostro sport..."
Lorenzo è campione, senza rivali. Le Honda lo scortano, Marquez lo protegge, addirittura da Pedrosa. Perché l'onesto Dani, al penultimo giro, è l'unico a provarci, a regalare una micro-speranza a Rossi. Ma trova un Marc pronto a difendere con le unghie e con i denti il connazionale col 99. Tre spagnoli sul podio, quindi, per un finale di stagione amaro e falsato comunque lo si guardi. Una MotoGP che qui sembra un campionato nazionale, dove ci si interroga sul valore dello sport. Ovvero ciò che diversi main sponsor hanno già comunicato nei giorni scorsi. Dove le interviste di Jorge e Marc, al parco chiuso, suonano come un sacco di balle per convincere il mondo di essersi dati battaglia davvero. Il "ciao" stizzito del manager Suppo potrebbe avvalorare questa tesi, dato che è noto che tra Honda e il Dottore non corra buon sangue da anni. Dunque, che sia stato difficile per i due di testa, ci sta. Che di lotta vera si sia trattato, per favore, non raccontatecelo...
Finta e antisportiva. Questa è l'ultima pagina di una stagione fantastica, mandata in fumo per l'arroganza del pupillo della Dorna, per la mal gestione della Race Direction, impantanata quando i giochi si sono fatti seri. Attenzione, tutto questo non perché Rossi non abbia vinto, non perché Lorenzo non sia stato più veloce e feroce in pista, ma perché la gara dei primi tre sul podio di Valencia non è stata credibile. Dove l'intento di Marquez, far perdere il mondiale a Valentino, si è così compiuto. Proposito maturato dopo la caduta in Argentina, senza mai avere il coraggio di dichiararlo apertamente. La vendetta, signori, non è sport.
Rossi invece c'è. E' il vincitore morale, leggenda più che mai, ha dimostrato ancora una volta un talento e un coraggio straordinario. Partito lontano 75 metri da Jorge, Valentino ha fatto tutto il possibile. Ha spinto, ha fatto lo slalom tra le moto, si è fatto vedere deciso, determinato, affamato, anche nei sorpassi più tosti e rischiosi dei primi giri. Ringraziando anche chi senza dubbio gli ha aperto la porta... Tanti gli applausi, tanti gli amici pronti a consolare il Dottore, che in Australia come in Malesia ha perso la pazienza. Sbagliando. Detto che Rossi nelle ultime gare non aveva brillato, non era forse veloce al punto di vincerelo questo mondiale, di conquistarlo in un duello in pista. Ma sarebbe stato bello se fosse finita diversamente. Sarebbe stato bello vederlo questo "46TheGrandFinale99". Invece, per dirla social: il "Mi Piace" su questa MotoGP oggi non lo mettiamo.
Sottoscrive chiaramente lo stesso Valentino Rossi: "Una stagione veramente bella costruita lottando per il mondiale fin della da prima gara. Jorge è stato piu forte nella seconda parte del campionato. Da Phillip Island ho lottato contro due piloti... i più forti. Ma quello che ha fatto Marquez è imbarazzante per il nostro sport. Ha fatto da guardia spalle a Lorenzo. Tutti hanno visto anche oggi quale era il loro piano. Per il notro sport è una brutta figura! Non capisco nemmeno Honda, non capisco come permettano ad un loro pilota di far vincere una Yamaha?! Honda spero che capisca ciò che ha fatto almeno tra qualche mese... Lorenzo comunque è stato bravo, ma cosi è brutto anche per lui. Non deve essere troppo contento... In Malesia poteva stare zitto e fare più bella figura. Mi sembra triste che Marquez faccia da guardia spalle a Jorge... Al contrario Lorenzo non avrebbe mai fatto lo stesso! Ero convinto che avrebbero fatto il "biscottone". È stato brutto. Il bivio è stato a Phillip Island... E' una grande occasione sfumata, non me lo meritavo".
Il colpo finale arriva grazie al clamoroso il fuorionda Sky, in cui il Dottore dice all'imbarazzato Patron di Dorna, Carmelo Ezpeleta: "Cosa ti avevo detto? Hai visto? Così non va...".
Rossi invece c'è. E' il vincitore morale, leggenda più che mai, ha dimostrato ancora una volta un talento e un coraggio straordinario. Partito lontano 75 metri da Jorge, Valentino ha fatto tutto il possibile. Ha spinto, ha fatto lo slalom tra le moto, si è fatto vedere deciso, determinato, affamato, anche nei sorpassi più tosti e rischiosi dei primi giri. Ringraziando anche chi senza dubbio gli ha aperto la porta... Tanti gli applausi, tanti gli amici pronti a consolare il Dottore, che in Australia come in Malesia ha perso la pazienza. Sbagliando. Detto che Rossi nelle ultime gare non aveva brillato, non era forse veloce al punto di vincerelo questo mondiale, di conquistarlo in un duello in pista. Ma sarebbe stato bello se fosse finita diversamente. Sarebbe stato bello vederlo questo "46TheGrandFinale99". Invece, per dirla social: il "Mi Piace" su questa MotoGP oggi non lo mettiamo.
Sottoscrive chiaramente lo stesso Valentino Rossi: "Una stagione veramente bella costruita lottando per il mondiale fin della da prima gara. Jorge è stato piu forte nella seconda parte del campionato. Da Phillip Island ho lottato contro due piloti... i più forti. Ma quello che ha fatto Marquez è imbarazzante per il nostro sport. Ha fatto da guardia spalle a Lorenzo. Tutti hanno visto anche oggi quale era il loro piano. Per il notro sport è una brutta figura! Non capisco nemmeno Honda, non capisco come permettano ad un loro pilota di far vincere una Yamaha?! Honda spero che capisca ciò che ha fatto almeno tra qualche mese... Lorenzo comunque è stato bravo, ma cosi è brutto anche per lui. Non deve essere troppo contento... In Malesia poteva stare zitto e fare più bella figura. Mi sembra triste che Marquez faccia da guardia spalle a Jorge... Al contrario Lorenzo non avrebbe mai fatto lo stesso! Ero convinto che avrebbero fatto il "biscottone". È stato brutto. Il bivio è stato a Phillip Island... E' una grande occasione sfumata, non me lo meritavo".
Il colpo finale arriva grazie al clamoroso il fuorionda Sky, in cui il Dottore dice all'imbarazzato Patron di Dorna, Carmelo Ezpeleta: "Cosa ti avevo detto? Hai visto? Così non va...".