Motogp
MotoGP: Valencia, anno zero
Dopo l'incidente di Sepang è iniziato il conto alla rovescia per l’ultima gara del Motomondiale che rappresenta l’inizio di una nuova era...
L'ultima news è che la Honda ha messo a disposizione la telemetria di Marc Marquez, per dimostrare che "di calcio" si sia trattato. L'indiscrezione invece è che in VR46 starebbero pensando di non produrre più il merchandising firmato 93, stracciando contratti e valutando penali, per lesa maestà verso l'amministratore Rossi. Stamattina anche la Yamaha ha espresso il suo "disaccordo", raffreddando i toni "roventi" targati HRC, respingendo le accuse e replicando: "Il calcio è una cosa non provata dall'inchiesta della Direzione Gara. Andiamo a Valencia con la chiara intenzione di fare del nostro meglio, per vincere quello che speriamo sarà un GP memorabile. Con tutti i piloti e i team impegnati per correre in maniera esemplare una gara della top class". Ogni "clan", insomma, ha i suoi buoni problemi e mastica amaro. Buone ragioni per difendere il proprio fortino, certo, in attesa della resa dei conti finale. Ovvero il GP di Valencia, che di fatto per certi versi rappresenta l'inizio di una nuova era della MotoGP...
È l'ultima corsa di quello che è stato un grande Mondiale. Uno dei più tirati e appassionanti di sempre, che segnerà gioco-forza un cambiamento epocale. Visto che il big-bang malesiano tra Valentino Rossi e Marc Marquez è stato un elemento di rottura potentissimo. Un campionato all'apice dello splendore agonistico, dove però tutti hanno sbagliato. Un tilt generale, in cui tutti hanno una parte di colpa, per un "grippaggio" largamente atteso e fuori misura. Rossi, Marquez e Lorenzo, protagonisti di punta dentro uno show epico. Professionisti a cui sono saltati i nervi, mentre i Team e la Direzione Gara mal gestivano la situazione. Compresa la Dorna, che non è riuscita a prevenire uno scontro evitabile, perché ampiamente annunciato.
Risultato: vedremo un'ultima corsa comunque falsata. Condizionata da pensieri, azioni, decisioni e risultati, provenienti dal pasticcio di Sepang. Per questo Valencia è l'anno zero. Un nuovo inizio. Dove se Valentino sarà campione, oppure no, sarà comunque un discusso scandalo. Una coppa graffiata tra i trofei di una leggenda. Una sfida ugualmente epica, attesissima, dopo due settimane di polemiche mondiali, di tifo social-mente pericoloso, esasperato ed esasperante. Di video in loop per capire se quel calcio poi c'era, oppure no. Roba da moviolone, da ultras da stadio più che da biker, da tutti-esperti, da paladini contro questa o quell'altra ingiustizia. Di castigo per i piloti sotto inchiesta, reclusi, arrabbiati e sfuggenti, già che la ferita resta aperta e dolorosa. Perché a Valencia nessuno potrà sbagliare, proprio nel giorno in cui a tutti converrà rischiare... Alta la posta in palio. Rossi e la sua missione impossibile. Quella del 10° titolo, già perso una volta a Valencia, che chiaramente non gli hai portato mai una grande fortuna. Lorenzo, che dopo la sfuriata di Sepang, salvo colpi di scena, ha già le valigie in macchina per andarsene dalla Yamaha. E vorrebbe portarsi via il numero 1... Marquez, che deve riabilitare l'immagine per non passare alla storia come l'erede antipatico che ha rovinato l'ultima festa del Re.
Mentre tutto il resto della griglia teme di scendere in pista, consapevole di potersi trovare ad ostacolare o agevolare il big sbagliato... Un vero incubo, soprattutto per Andrea Iannone, quasi linciato dai tifosi in Australia, poi diventato colui che dovrebbe "abbattere" Marc per aiutare Valentino. Follia. Come sì può correre sereni con un peso così?
La domanda è sorta anche in Dorna e FIM, che - breaking news - hanno annullato la conferenza pre-gara del giovedì per parlare - finalmente - a tutti i piloti. Troppo tardi, forse. Oppure, appena in tempo! Vertici impegnati e pronti a rilanciare come si deve lo spirito sportivo. Con regole chiare, da rispettare e far rispettare. Dunque non parliamo di pagina buia del motociclismo. Forza, niente facili perbenismi. Bene fare tesoro dell'esempio, del fattaccio anche negativo, per migliorare, per ripartire. Ma poi via, adrenalina e coraggio, in pista, veloci, per un nuovo meraviglioso spettacolo. Per scrivere una nuova bella storia, e che vinca il migliore...
Mentre tutto il resto della griglia teme di scendere in pista, consapevole di potersi trovare ad ostacolare o agevolare il big sbagliato... Un vero incubo, soprattutto per Andrea Iannone, quasi linciato dai tifosi in Australia, poi diventato colui che dovrebbe "abbattere" Marc per aiutare Valentino. Follia. Come sì può correre sereni con un peso così?
La domanda è sorta anche in Dorna e FIM, che - breaking news - hanno annullato la conferenza pre-gara del giovedì per parlare - finalmente - a tutti i piloti. Troppo tardi, forse. Oppure, appena in tempo! Vertici impegnati e pronti a rilanciare come si deve lo spirito sportivo. Con regole chiare, da rispettare e far rispettare. Dunque non parliamo di pagina buia del motociclismo. Forza, niente facili perbenismi. Bene fare tesoro dell'esempio, del fattaccio anche negativo, per migliorare, per ripartire. Ma poi via, adrenalina e coraggio, in pista, veloci, per un nuovo meraviglioso spettacolo. Per scrivere una nuova bella storia, e che vinca il migliore...