Motogp
MotoGP: Rossi fa appello contro la penalizzazione di Sepang
A sorpresa, Valentino Rossi parte alla riscossa già prima del weekend di Valencia: oggi i suoi legali hanno presentato ricorso al Tribunale Arbitrale Sportivo contro la penalizzazione di 3 punti ricevuta a Sepang
"Da oggi si lavora per Valencia", aveva annunciato Rossi via Twitter tre giorni fa. Il pensiero era andato subito al lavoro preparatorio - psicologico e in pista - ma Rossi aveva evidentemente in mente anche altro, a partire dalla contestazione della decisione della Direzione Gara (nel frattempo ratificata dalla FIM) di assegnargli 3 punti di penalità sulla patente piloti, che sommati al punto già perso ad Assen determinavano automaticamente la sua retrocessione in ultima posizione sulla griglia del prossimo, e determinante, GP di Valencia.
La retrocessione non è infatti conseguenza della sola penalità ricevuta a Sepang, ma dalla somma delle due collezionate nel 2015. Stando così le cose, una penalità più bassa permetterebbe di evitare la partenza in ultima posizione. Rossi ha per questo chiesto al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport, sito in Svizzera), tramite i suoi avvocati, di ridurre o addirittura annullare la "multa". Il pesarese confida nel fatto che la decisione di una giuria "super partes" come quella del TAS possa essergli favorevole, ma c'è anche il rischio che i giudici rigettino la richiesta e inaspriscano anzi la sanzione, come avviene per i ricorsi contro le multe... dei comuni motociclisti.
La decisione dovrà necessariamente essere presa con procedimento d'urgenza e verrà comunicata entro il 6 novembre. Possiamo solo immaginare come l'abbia presa Jorge Lorenzo, secondo il quale la penalizzazione di 3 punti inflitta a Valentino per i fatti di domenica scorsa è anzi troppo modesta...