Motogp
MotoGP, Sepang: Marquez straccia tutti i record
E' la 13.ma pole stagionale per Marc, che firma anche il nuovo record della pista sotto i 2 minuti! Pedrosa e Lorenzo limitano i danni. Rossi battuto da Dovizioso. Iannone dolorante, torna in Italia
Il livello della MotoGP si alza ancora. Ridefinito da quella macchina straccia-record che risponde al nome di Marc Marquez. Il suo giro in 1:59.791 racchiude tutta la sua superiorità, manifestata con una semplicità quasi imbarazzante. Sentita e sofferta dalla diretta e miglior concorrenza, che deve quindi sudarsi la prima fila. Dice bene, dunque, Pedrosa quando spiega che questi tempi di solito si vedono solo nei test invernali, normalmente fatti registrare alla mattina quando fa più fresco. Riferimenti cronometrici ufficiosi, che qui diventati ufficiali per le Honda, visto che Dani riesce a firmare l'altrettanto valido 1:59.973, a meno di 2 decimi dal poleman.
Nettamente più staccato Lorenzo, che di decimi ne perde 4, ma si dice ugualmente soddisfatto del risultato. Il maiorchino rilancia però anche le sue azioni per la gara, consapevole che restare con la Honda sarà tutt'altro che facile. Ma forte dell'altra certezza. Ovvero delle difficoltà evidenti di Rossi.
Weekend dunque in salita per Valentino, che non va oltre il sesto posto, standard di una prestazione velocistica che qui sembra non trovare la stessa efficacia vista nelle ultime gare. Al punto da accusare quasi 1 secondo di ritardo da Marquez. Ma soprattutto vedendosi passare da Bradl (4°) e Dovizioso (5°). Anche se per la corsa il campione di Tavullia premedita una rimonta, provando a mettere il 99 nel mirino...
Da segnalare anche le tante scivolate, tra cui quella di Pol Espargaro in FP3, che gli è costata la frattura del del secondo metatarso del piede sinistro. Mentre non ha preso parte alle qualifiche e tornerà subito in Italia, Iannone, fermato dai medici per la contusione al gomito, rimediata nelle libere di venerdì, dopo un duro contatto - non sanzionato dalla Direzione Gara - con Marquez.
Weekend dunque in salita per Valentino, che non va oltre il sesto posto, standard di una prestazione velocistica che qui sembra non trovare la stessa efficacia vista nelle ultime gare. Al punto da accusare quasi 1 secondo di ritardo da Marquez. Ma soprattutto vedendosi passare da Bradl (4°) e Dovizioso (5°). Anche se per la corsa il campione di Tavullia premedita una rimonta, provando a mettere il 99 nel mirino...
Da segnalare anche le tante scivolate, tra cui quella di Pol Espargaro in FP3, che gli è costata la frattura del del secondo metatarso del piede sinistro. Mentre non ha preso parte alle qualifiche e tornerà subito in Italia, Iannone, fermato dai medici per la contusione al gomito, rimediata nelle libere di venerdì, dopo un duro contatto - non sanzionato dalla Direzione Gara - con Marquez.