Motogp
MotoGP, Aragon: Marquez in pole, Yamaha in difficoltà
Marc firma il nuovo giro record, trovando in Pedrosa l'unico rivale davvero pericoloso. Iannone centra la quarta prima fila stagionale, Rossi 6° davanti a Lorenzo
Realisticamente parlando, la qualifica di Aragon è stata semplicemente una questione tra le Honda ufficiali. Un botta-risposta tra Pedrosa e Marquez, che di fatto hanno lasciato solo le briciole a tutti gli altri. E ci ha prova Dani a fare il Marc, determinato e bravo a spingere a fondo, fino all'ultimo. Ma non è bastato. E' stato infatti ancora Marquez a portarsi a casa il "solito" bottino pieno.
Marc non ha tradito le attese dei tanti fans spagnoli sulle tribune, firmando una pole da record in 1:47.187. Il 93 si è esibito in un "giro matto", che ha lasciato il compagno di box a +0.362. Ma la sorpresa di giornata è stato senza dubbio il 3° tempo di Iannone, che dopo aver litigato con i freni, ha sfruttato al meglio l'agilità della nuova GP14, conquistando ancora la prima fila (+0.498).
Alle loro spalle si piazza invece un inedito Pol Espargaro, 4° con la miglior Yamaha in pista e staccato di +0.678. Un gap davvero un po' troppo elevato per i vertici di una classifica di MotoGP... Ma la seconda fila delle sorprese è stata completata da uno strabiliante Crutchlow, che sembra aver riscoperto all'improvviso la Ducati e si prende con orgoglio la quinta piazza! Tornando, per la prima volta in stagione, nelle zone più ambite della griglia di partenza.
E' invece un 6° tempo quasi incredibile quello di Rossi. Voluto, cercato e arrivato non certo con facilità. Dopo che il 46 ha dovuto prendere parte anche alla Q1, a causa dei problemi incontranti nelle libere. Alla fine un bel colpo per il rider di Tavullia, dato ceh sembra proprio che la M1 ufficiale paghi un ritardo importante dalla Honda in pole. Quantificabile nell'ordine di ben +1.039. Una "batosta" vera, accusata anche da Lorenzo, 7° e in apertura di terza linea, per soli 20 millesimi rispetto al compagno di box.
Completano infine lo schieramento della Q2: Bradl (8°, +1.181), Dovizioso (9°, +1.355) ed Espargaro Aleix (10°, +1.381). Detto che per Andrea è arrivata anche una caduta che non ci voleva e lo priva dell'opportunità per fare meglio. Tradito forse da un'eccesso di fiducia sull'anteriore, che intanto lo mette in guardia per la gara... Anche se il passo della Rossa non è affatto male e, anche il Dovi, promette battaglia.
Alle loro spalle si piazza invece un inedito Pol Espargaro, 4° con la miglior Yamaha in pista e staccato di +0.678. Un gap davvero un po' troppo elevato per i vertici di una classifica di MotoGP... Ma la seconda fila delle sorprese è stata completata da uno strabiliante Crutchlow, che sembra aver riscoperto all'improvviso la Ducati e si prende con orgoglio la quinta piazza! Tornando, per la prima volta in stagione, nelle zone più ambite della griglia di partenza.
E' invece un 6° tempo quasi incredibile quello di Rossi. Voluto, cercato e arrivato non certo con facilità. Dopo che il 46 ha dovuto prendere parte anche alla Q1, a causa dei problemi incontranti nelle libere. Alla fine un bel colpo per il rider di Tavullia, dato ceh sembra proprio che la M1 ufficiale paghi un ritardo importante dalla Honda in pole. Quantificabile nell'ordine di ben +1.039. Una "batosta" vera, accusata anche da Lorenzo, 7° e in apertura di terza linea, per soli 20 millesimi rispetto al compagno di box.
Completano infine lo schieramento della Q2: Bradl (8°, +1.181), Dovizioso (9°, +1.355) ed Espargaro Aleix (10°, +1.381). Detto che per Andrea è arrivata anche una caduta che non ci voleva e lo priva dell'opportunità per fare meglio. Tradito forse da un'eccesso di fiducia sull'anteriore, che intanto lo mette in guardia per la gara... Anche se il passo della Rossa non è affatto male e, anche il Dovi, promette battaglia.