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MotoGP: tutti contro Marquez a Indy

di Riccardo Matesic
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I piloti stanno arrivando a Indianapolis per il 10° appuntamento della stagione. Dopo tre settimane di vacanza li attende un tour de force con tre gare di fila. Tutti contro Marquez dunque, ma lo spagnolo sembra avere sempre più il coltello dalla parte del manico

Marquez e Pedrosa. I due compagni di squadra sono primo e secondo in campionato, ma Dani non ha ancora mai vinto
Il mucchio selvaggio è pronto a formarsi di nuovo anche a Indianapolis. Chi ha paura della mischia?
Sul profilo Twitter di Jorge Lorenzo si scherzava oggi su un camion americano, che per un incidente ha rovesciato tonnellate di burro su una strada. Burro, mantequilla, è uno dei soprannomi più congeniali a Jorge, perché è riferito al suo tipo di guida, particolarmente morbida, ma capace di sfruttare ogni centimetro d'asfalto.
Si scherza anche in casa di Valentino Rossi, che ha pubblicato le foto di sabato scorso alla cava, e di qualche giorno prima in kart.
Poi vai sul sito ufficiale della MotoGP e ricordano che Rossi ha vinto a Indianapolis la prima edizione del Gran Premio, nel 2008. E che Lorenzo ha un record di risultati positivi a Indy, avendo chiuso sul podio in 5 delle 6 edizioni disputate.
Quello che tendono a evidenziare un po' meno è che c'è un giovincello che quest'anno ha vinto 9 gare su 9 della MotoGP, mettendo in evidenza una superiorità impressionante. Si chiama Marc Marquez, e oggi guida la classifica provvisoria con 77 punti di vantaggio (ne mancano 225 alla fine del campionato) su Pedrosa e 84 su Rossi.
Ha una faccia da bravo ragazzetto Marquez, ma questo è un ulteriore vantaggio a suo favore. In realtà ha messo i suoi avversari sotto una pressione psicologica incredibile, e oggi tutti sono costretti ad ammettere che stanno cercando senza successo di interrompere la serie di vittorie dello spagnolo. Ci provano, magari ci vanno vicino, ma alla fine il primo è sempre Marquez. E ogni volta è più difficile. Perché, tanto più sei un grande campione –e lì lo sono tutti-, tanto più ti senti addosso gli sguardi delle persone, anche del tuo team, che ti dicono: quello è di un altro pianeta.
E allora proviamo a dissimulare la tensione facendo vedere che ci divertiamo.
Oggi la MotoGP sta diventando interessante per vedere cosa fanno e come se la cavano i tre che tentano di fermare Marquez: Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Ci riusciranno? Prima o poi probabilmente si. Anche se Marquez difficilmente sbaglierà: la sua situazione non fa che rafforzarne la forza psicologica. E a Indianapolis negli ultimi quattro anni, Marc ha sempre vinto!
Rimanendo in tema di piloti, Cal Crutchlow, visto che tutti stanno puntando a sottolineare che d'ora in poi respirerà un'aria pesante nel team per il suo abbandono ormai ufficializzato, ci tiene a sottolineare su Twitter che non vede l'ora di rincontrare il suo team e di dare il massimo, come al solito. Non dubitiamo dell'impegno di Cal, ma è chiaro che oggi la situazione è diversa. Molto. Piuttosto va tenuto d'occhio Dovizioso, che con la rossa sembra essere in crescita.
Sul fronte degli americani, detto di Hayden fuori per un polso operato (lo sostituisce Leon Camier), lucciconi agli occhi perColin Edwards, alla sua ultima gara americana. E forse addirittura alla sua ultima gara in carriera, visto che ha anticipato che a questo punto vorrebbe fermarsi, e il team ha già individuato un sostituto: Alex De Angelis.
Occhi puntati dunque su Indianapolis nelle serate del prossimo week end (a breve pubblicheremo gli orari degli appuntamenti televisivi). E attenzione alla pista, che risulta modificata.
16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, 4,170 km, 48 metri meno dello scorso anno. Sono state modificate le curve 3, 4, 7, 15 e 16, con l'intento di aumentare le possibilità di sorpasso. Ed è stata riasfaltata tutta l'area interna al catino, quella guidata.
Quindi i tempi sul giro non saranno più confrontabili con gli anni scorsi, ma dovremmo averne guadagnato in spettacolarità.
La birra è già in frigo.

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