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MotoGP, Sachsenring: Marquez pole e nuovo record

di Matt Cape
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Marc torna a dominare in qualifica, precedendo Pedrosa. Prima fila d'orgoglio per Bradl, mentre Aleix Espargaro si piazza davanti agli ufficiali Yamaha, Lorenzo e Rossi (6°). Iannone è 7° con la miglior Ducati in pista

MotoGP, Sachsenring: Marquez pole e nuovo record
MotoGP, Sachsenring: Marquez pole e nuovo record
Quinta pole consecutiva sulla pista tedesca, la numero 7 su 9 in questa stagione, con tanto di nuovo giro record in 1:20.937, buono per demolire il precedente record di Casey Stoner, che resisteva dal 2008 (1:21.067). Numeri che ancora una volta certificano il talento pazzesco di Marc Marquez, per nulla intontito dalla gran botta presa nella brutta caduta delle libere del venerdì. Anzi, attento, concentrato e velocissimo, il 93 non ha sbagliato nulla, lasciando a Pedrosa la seconda piazza ma   con un distacco di quasi 3 decimi. Con Dani costretto a forzare, al punto da inciampare in una scivolata a forte velocità, proprio nel finale di qualifica.
E' invece una vero moto d'orgoglio quello che spinge e carica Bradl nella gara pista di casa. Il tedesco questa volta non ha commesso errori e si è aggiudicato una terza piazza molto importante. Con la promessa di non vanificare tutto in gara... Dietro a Stefan per 36 millesimi c'è però Aleix Espargaro, che con la mescola soft ha dato del gran filo da torcere ai colleghi ufficiali della Yamaha. Al punto che Lorenzo si è fermato al 5° posto, con un gap di oltre mezzo secondo dalla vetta. Jorge, che sulla M1 Open aveva già fatto una riflessione proprio al termine delle libere. Ovvero anticipando che avrebbe avuto un bel vantaggio in termini di gomme e benzina extra...

Chiude invece la seconda linea un Rossi poco efficace, e che in qualifica continua a faticare molto. 7 i decimi di ritardo di Valentino, che per altri 28 millesimi non si è visto passare dalla Ducati di Iannone, che in griglia lo marcherà stretto insieme a Pol Espargaro e Smith schierati in terza fila. Tutti i piloti, però, concordano che poi in gara il 46 dovrebbe una marcia in più...

Chi invece ha sofferto ancora di più la qualifica tedesca è stato Bautista, che chiude sì la top ten, ma in sella alla Honda poteva davvero fare meglio. Lo spagnolo si piazza comunque davanti a Dovizioso ed Hayden. Nonostante il grande impegno di Andrea, che alla fine ha accusato un gap di +1.183. Mentre il capolavoro vero lo ha fatto l'americano: Nicky è infatti riuscito ad entrare di diritto in Q2 con la sua Honda Open, grazie ad un giro praticamente perfetto.

Ha invece deluso Crutchlow che nonostante un buon potenziale, si è ritrovato ancora una volta nella ghiaia, dopo essere stato abbandonato dall'anteriore della Ducati. L'inglese è così finito 15° dietro a Hernandez e Redding.

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